L'artista ha sviluppato per la mostra il progetto fotografico Exhibition Rooms, per il quale ha compiuto negli ultimi tre anni una vera e propria ricognizione dei luoghi espositivi dell'Italia e dell'Europa centro orientale. Inoltre in galleria l'installazione R-12 Dvina, che ricostruisce l'ambiente sonoro e visivo di un bunker missilistico della Lettonia.
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a cura di Daniele Capra
Artericambi ha il piacere di presentare al pubblico la prima personale di Michele Spanghero
(Gorizia, 1979) ospitata in galleria.
Il giovane artista, la cui ricerca spazia dalla musica di improvvisazione alle arti visive, ha
sviluppato per la mostra il progetto fotografico Exhibition Rooms, per il quale ha compiuto
negli ultimi tre anni, una vera e propria ricognizione dei luoghi espositivi dell’Italia e dell’Europa
centro orientale. Spanghero presenterà inoltre in galleria l’installazione R-12 Dvina, che
ricostruisce l’ambiente sonoro e visivo di un bunker missilistico della Lettonia, ormai
abbandonato, in cui ha effettuato una performance con il proprio contrabbasso.
Gli scatti di Exhibition Rooms nascono dall’analisi visiva e cromatica degli spazi (musei, gallerie
e stand fieristici) in cui vengono collocate ed esposte le opere d’arte secondo il modello
allestitivo – ed inevitabilmente concettuale – del white cube, in auge sin dalla seconda metà
anni Sessanta. Il bianco garantisce infatti la neutralità del luogo e l’osservatore è messo nella
condizione di fruire l’opera senza condizionamenti, senza alcun rumore di fondo. Spanghero
ha condotto un’indagine alla ricerca tanto degli elementi di omologazione quanto quelli di
discontinuità dei siti espositivi, mostrando i limiti e le difformità dei luoghi reali rispetto al
modello ideale. Pavimenti e pezzi di muro cessano di essere afasici contenitori di vuoto ed
iniziano a bisbigliare, mostrando inaspettatamente crepe, irregolarità e variazioni della gamma dei
bianchi cui non siamo soliti prestare attenzione.
R-12 Dvina nasce da una performance al contrabbasso dell’artista avvenuta in un bunker
dove erano custoditi, nel periodo della Guerra Fredda, alcuni missili dotati di testata nucleare
in dotazione all’esercito sovietico. Lo sconfinato volume architettonico ed il vuoto spinto di
quel luogo ormai lontano dalla nostra contemporaneità vengono ricreati in galleria grazie ad
un’installazione audio multicanale e a dei fari d’auto che hanno illuminato l’oscurità del bunker
mentre Spanghero suonava.
All’inaugurazione della mostra seguirà una perfomance dell’artista.
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curated by Daniele Capra
Artericambi is pleased to present the first solo exhibition of Michele Spanghero
(b.1979) hosted in the gallery.
The young artist, who is both interested in improvised music and visual arts, has
developed a new photographic project, titled Exhibition Rooms, aiming to document
and analyze the show-rooms in Italy and Central–Eastern Europe that he visited in the
last three years. Spanghero will also present the installation R-12 Dvina, that
recreates in a room of the gallery the acoustic space of an abandoned bunker of a
missiles base in the Republic of Latvia, where, in such a reverberating space, he has
performed with his doublebass months ago.
The pictures of Exhibition Rooms come from a visual and chromatic analysis of the
spaces in which artworks are displayed (such as museums, galleries and art fair
stands) according to the white cube model, in vogue since mid Sixties: white walls and
white floors give the site a visual neutrality so that spectators could see the works
without any difficulties or disturbing noises. Spanghero’s work intended to find both
elements of homologation and discontinuity in the room, to point out the limits and
differences between idealistic models and actual places. Exhibition rooms start
therefore to show us an unexpected range of whites and walls’ roughness that we
usually do not pay attention to.
R-12 Dvina comes from the recording of a doublebass performance in a former
bunker where Soviet Army stored nuclear warhead missiles, during the Cold War
period. The huge architectonic volume and the vacuum of that place are recreated in
the gallery through a multichannel audio installation and two car lights that allude to
Spanghero’s car light which had been switched on to lighten the dark space.
At the exhibition’s opening there will be a performance of the artist.
inaugurazione sabato 13 febbraio ore 18
ARTERICAMBI
Via Cesari, 10 - 37131 Verona
Tue-Fri 10-13, 15-19
ingresso libero