Palazzo delle Papesse
Siena
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3 mostre
dal 21/6/2002 al 5/9/2002
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Ufficio stampa Palazzo delle Papesse



 
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21/6/2002

3 mostre

Palazzo delle Papesse, Siena

Barbara Kruger: saranno esposte circa venticinque opere, delle quali alcune ancora inedite, per lo piu' di grande formato e provenienti da collezioni pubbliche e private europee. L'artista inoltre, realizzera' fuori dalle Papesse alcuni interventi specificamente pensati e progettati per la citta' di Siena. Per il 'Caveau' Studio Azzurro ha progettato un originale lavoro che coinvolge il visitatore, interagendo con i suoi sensi e le sue percezioni spaziali. Una visione tecnologica che travisera' questo ambiente chiuso in se stesso in una proiezione espansa del reale e dell'irreale. Leni Hoffmann realizzera' un progetto speciale per il bookshop


comunicato stampa

BARBARA KRUGER
22 giugno - 5 settembre 2002

STUDIO AZZURRO. CAVEAU
22 giugno - 25 agosto 2002

LENI HOFFMANN progetto speciale per il bookshop di Palazzo delle Papesse

Barbara Kruger

Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea ospiterà, a partire dal mese di giugno, per la prima volta in una istituzione pubblica, una mostra personale dedicata all'artista americana. Per l'occasione il primo e secondo piano dello storico palazzo saranno interamente destinati ai lavori di Barbara Kruger. Verranno esposte circa venticinque opere, delle quali alcune ancora inedite, per lo più di grande formato e provenienti da collezioni pubbliche e private europee. Uno dei pezzi più significativi sarà la video-installazione "Power/Pleasure/Desire/Disgust", presentata qui in prima assoluta in Italia, e rielaborata appositamente dall'artista per adattarsi ai difficili spazi del Palazzo delle Papesse. Barbara Kruger, inoltre, realizzerà fuori dalle Papesse alcuni interventi specificamente pensati e progettati per la città di Siena, che coinvolgeranno il sistema dei trasporti pubblici e delle comunicazioni pubblicitarie, in accordo con lo spirito e la natura della sua produzione-provocazione artistica.
Il catalogo, edito da Gli Ori, conterrà un testo di Angela Vettese.

Notizia biografica.
Barbara Kruger nasce nel 1945 a Newark, nel New Jersey (U.S.A.). Dopo aver studiato Arti Visive alla Università di Syracuse e Arte e Design alla Parson's School of Design di New York, inzia a lavorare alla Condè Nast Publications come grafica. Lavora per riviste come "Mademoiselle" e "House and Garden", occupandosi sia della scelta delle immagini per le rubriche d'arte, che di grafica. Intorno alla metà degli anni Settanta, Barbara Kruger intraprende il proprio cammino artistico, che denota sin dall'inizio uno stretto legame con la propria attività di grafica in ambito editoriale. Espone in molte delle più significative gallerie private degli Stati Uniti, oltre a partecipare a importanti eventi promossi da università e istituzioni pubbliche. Durante gli anni '80 la sua fama si consolida a livello internazionale. Nel 1982 partecipa sia alla Biennale di Venezia, che alla Documenta VII di Kassel. Nel 1983 viene organizzata la sua prima importante mostra personale itinerante We Won't Play Nature to Your Culture: Works by Barbara Kruger. Questo evento, promosso dall'ICA di Londra, verrà ospitato dalle città di Bristol, Villeurbanne (Francia) e Basilea (Svizzera). Contemporaneamente l'artista prende parte a innumerevoli mostre collettive, che toccano tutti i paesi, partendo dall'America per arrivare in Europa, attraverso l'Australia, il Giappone e Israele. La sua costante presenza alla Biennale del Whitney Museum di New York (1973-1983-1985-1987) è buon indice della rappresentatività della sua arte nella cultura americana di questi anni. Molti poi sono i progetti e le installazioni realizzati fuori dai contesti più propriamente museali o espositivi. I suoi cartelloni simil-pubblicitari, le insegne luminose e i poster (per i quali l'artista è internazionalmente nota) appaiono a New York, Londra, Wellington, Melbourne e Adelaide, Francoforte, Copenhagen, Berlino e Parigi, così come in molte altre città. La grande retrospettiva organizzata dal Museum of Contemporary Art di Los Angeles nel 1999 (poi ospitata al Whitney di New York l'anno successivo) ha infine consacrato la poliedrica personalità di questa artista, che oggi figura fra le più incisive presenze nella scena artistica e culturale americana degli ultimi decenni. L'impegno sociale e politico di Barbara Kruger traspare non solo dalla sua arte, ma anche dalla sua attività di saggista (basti qui ricordare la raccolta di scritti contenuti in Remote Control). Così come intenso è stato il suo impegno di critica militante (in particolar modo per la rivista "Artforum"). Barbara Kruger, che oggi vive fra New York e Los Angeles, ha inoltre insegnato alla Parson's School di New York, all'Art Institute di Chicago, al California Institute of Arts di Valencia e a Berkely, Università della California. Oggi ha una cattedra al dipartimento di Arti Visive della Università della California di San Diego.

Studio Azzurro. Caveau

Palazzo delle Papesse apre con Studio Azzurro un nuovo importante ciclo espositivo. Il nome del nuovo progetto deriva da uno degli spazi più suggestivi e caratteristici del palazzo, il caveau appunto, costruito dalla Banca d'Italia che, prima del Centro Arte Contemporanea, occupava i locali del prestigioso edificio. Questa sala blindata, che ancora oggi conserva gli arredi e le strutture di protezione originali, ospiterà dal mese di giugno una rassegna di opere espressamente pensate per tale spazio. I più rappresentativi esponenti della scena artistica nazionale e internazionale verranno chiamati a misurarsi con questo inconsueto ambiente, dando vita a un ciclo continuo di trasformazioni e metamorfosi. Gli eventi si alterneranno con cadenza trimestrale e si inaugureranno sempre in concomitanza con le altre mostre.
Il compito di aprire questa rassegna è stato affidato a uno dei gruppi più rappresentativi fra coloro che, da sempre, lavorano sullo spazio e attraverso l'interazione con l'osservatore: Studio Azzurro. Per il Caveau Studio Azzurro ha progettato un originale lavoro che coinvolge il visitatore, interagendo con i suoi sensi e le sue percezioni spaziali. Una visione tecnologica che traviserà questo ambiente chiuso in se stesso (introverso) in una proiezione espansa del reale e dell'irreale.
Il catalogo, edito da Gli Ori, conterrà un testo di Andrea Lissoni.

Notizia biografica.
Nel 1982 Fabio Cirifino (fotografia), Paolo Rosa (cinema e arti visive) e Leonardo Sangiorgi (grafica e animazione) fondano Studio Azzurro, un centro per la sperimentazione artistica e la produzione audio-visiva. Nel 1995 Stefano Roveda, esperto in sistemi interattivi, si aggiunge al gruppo, completando così il già ricco panorama di esperienze umane e professionali che sono il più grande patrimonio e caratteristica precipua di Studio Azzurro.
L'anima di studio Azzurro è una sola, ma si incarna in molti corpi ed è il frutto dell'apporto di molte persone con aspirazioni, indoli e ruoli diversi. L'intento della ricerca di Studio Azzurro è quello di creare degli "ambienti sensibili", dove la tecnologia si sposi con la narrazione e lo spazio, attraverso lo spettatore.
I mezzi espressivi usati da Studio Azzurro, sono molti e spaziano dal cinema, al teatro, alle video-installazioni alla danza.

Sempre il 22 giugno aprirà il bookshop dedicato all'arte contemporanea

Leni Hoffmann, progetto speciale per il bookshop di Palazzo delle Papesse

Una libreria specializzata che sarà utilizzata come luogo espositivo, dove saranno invitati ciclicamente gli artisti a confrontarsi e a interagire con uno spazio "commerciale"

Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea, in concomitanza con l'inaugurazione delle mostre di Barbara Kruger e di Studio Azzurro, il 22 giugno alle 18 aprirà il nuovo bookshop dedicato all'arte contemporanea.
Posta al piano terra del palazzo, questa libreria specializzata, rappresenterà uno spazio immediatamente fruibile e molto importante per la percezione e per la comprensione delle attività del Centro. In virtù di tale caratteristica, e in relazione anche all'ampiezza dell'ambiente, sarà utilizzato come luogo espositivo, invitando ciclicamente gli artisti a confrontarsi e a interagire con uno spazio "commerciale".
Si tratterà quindi di un evento con caratteristiche simili a quelle del progetto Caveau, ma con una rotazione di artisti più lenta (si prevede qui, infatti, un solo intervento all'anno).
La prima artista invitata a operare nel bookshop è Leni Hoffmann, il cui lavoro si configura sempre in stretta relazione con lo spazio: che si tratti di esterni o di interni, di contesti urbani piuttosto che di giardini o di aree verdi, le installazioni della Hoffmann nascono infatti necessariamente dalla sua percezione dell'ambiente destinato ad accogliere l'opera. Per questo intervento site-specific l'artista utilizzerà un materiale di uso comune come la plastilina che, nel tempo, ha imparato a dominare, controllare e calibrare. La reiterata applicazione di questo materiale sulle superfici più disparate induce l'arte della Hoffmann verso sperimentazioni artistiche sorprendenti. Ondate di colore, fittamente lavorate, creano straordinari percorsi emotivi, sempre sospesi fra la plasticità di un bassorilievo e la pienezza cromatica di una pittura murale. Per il Palazzo delle Papesse l'artista tedesca svilupperà anche il frutto delle sue più recenti esperienze, volte a creare punti di osservazione privilegiati che siano essi stessi parte dell'operazione. L'osservatore si sentirà quindi escluso dal contatto fisico con l'intervento, a meno di non assecondarne la parte ludica, espressa da sedute molleggiate dalle quali sia possibile partecipare all'opera, appunto, giocando in bilico fra senso di esclusione e di coinvolgimento.
Il lavoro della Hoffmann a Siena si inserisce in un gruppo di tre installazioni destinate a essere raccolte in un unico catalogo: quella alle Papesse, quella già realizzata per la città di Pulheim (Germania) e, infine, quella in fase di ultimazione per il Museo Sprengel di Hannover. L'opera di Leni Hoffmann alle Papesse costituisce inoltre il primo contatto dell'artista con l'Italia, dove sarà ospite a Roma nel 2003 grazie al prestigioso premio di Villa Massimo.

In occasione della inaugurazione del 22 giugno, il Palazzo delle Papesse produrrà una brochure informativa disegnata dall'artista stessa. Nel mese di settembre verrà invece presentato il catalogo delle tre installazioni.

L'orario di apertura della mostra è dalle 12 alle 19, giorno di chiusura il lunedì. Il prezzo dei biglietti: intero euro 5, ridotto euro 3,50.

Notizie biografiche
Leni Hoffmann nasce a Bad Pyrmont (Germania) nel 1962. Cresciuta fra Düsseldorf e Ginevra, si forma poi all'Accademia di Belle Arti di Norimberga. Nel 1993 si aggiudica un Dottorato di Ricerca presso l'Università del New England a Lismore (Australia). Nel 1997 insegna all'École National des Beaux Arts di Lione, in qualità di guest-professor. Lo stesso ruolo svolge presso la Städelakademie, Hocschule für Bildende Künste di Francoforte fra il 1999 e il 2000. Attualmente Leni Hoffmann è docente alla Stätliche Akademie der Bildenden Künste di Karlsruhe, presso la sede distaccata di Friburgo.

Deposito Organizzato d'Arte Contemporanea

In collaborazione con Palazzo delle Papesse il Comune di Siena ha promosso il progetto di costituire un deposito organizzato d'arte contemporanea. L'intento è quello di offrire agli artisti stranieri o italiani che abitano nel territorio senese, o a coloro che hanno avuto proficui e continui contatti con la città, la possibilità di affidare alla nuova struttura alcune opere in deposito gratuito e potenzialmente illimitato nel tempo. I lavori verranno custoditi, fotografati, catalogati e riprodotti in un sito web che costituirà una sorta di museo virtuale del deposito. Le opere saranno gestite direttamente dalla nuova struttura che potrà, su richiesta degli stessi artisti o di chi ne vorrà ottenere il prestito, occuparsi del trasporto e delle pratiche necessarie per lo spostamento, nonché impiegarle per esposizioni temporanee negli spazi museali senesi.

L'organizzazione del progetto è stata affidata dal Comune di Siena al professor Omar Calabrese, coadiuvato dal Direttore del Museo Civico Mauro Civai, dal Conservatore del Complesso Museale di Santa Maria della Scala Enrico Toti e dal Direttore di Palazzo delle Papesse Marco Pierini.

Fra gli artisti che hanno prontamente aderito al progetto figurano Stephen Cox, Stephen Roach, Claudio Parmiggiani e Matthew Spender.

Immagine: Barbara Kruger, Senza Titolo (EVIL), 2001 213,8 x 123 cm (O.R.)

Uffici stampa

Content srl - Alessandra Di Leo Tel. +39 0577 219228 Fax +39 0577 247753

Palazzo delle Papesse tel. 0577220723 fax 057742039

Palazzo delle Papesse Via di Città, 126 Siena

Inaugurazione 22.06.02 ore 18.00
Orario di apertura 12.00-19.00. Giorno di chiusura: Lunedì
Prezzo dei biglietti Intero: 5 euro, Ridotto: 3,50 euro

Con la collaborazione di: Comune di Siena - Assessorato alla Cultura

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