C'e' molta gente che progetta, fa ricerche, sperimenta e guarda alle cose con logiche differenti da quelle che oggi ci sono imposte come le uniche possibili. Abbiamo invitato a parlare sociologi, artisti, coreografi, epistemologi, curatori, rappresentanti di centri sociali, filosofi, urbanisti e autori di eta' molto diverse. Sara' un incontro pubblico che si sviluppera' in una conversazione e in una pratica di open source culture. Per scoprire modelli diversi: intrecciati al presente, ma dall'altra parte del giorno. Una iniziativa UnDo.Net, nell'ambito delle riunioni che si stanno susseguendo in molte citta' italiane dopo l'appello al Presidente Napolitano.
C'è molta gente che progetta, fa ricerche, sperimenta e guarda alle cose con logiche differenti da quelle che oggi ci sono imposte come le uniche possibili.
Abbiamo invitato a parlare sociologi, artisti, coreografi, epistemologi, curatori, rappresentanti di centri sociali, filosofi, urbanisti e autori di età molto diverse.
Sarà un incontro pubblico che si svilupperà in una conversazione e in una pratica di open source culture. Per scoprire modelli diversi: intrecciati al presente, ma dall'altra parte del giorno.
Una iniziativa UnDo.Net, nell'ambito delle riunioni che si stanno susseguendo in molte città italiane dopo l'appello al Presidente Napolitano.
L'appello, firmato da un insieme indipendente di esponenti del mondo dell'arte visiva e della cultura, è stato spedito il 3 ottobre 2009 ed ha avuto una risposta dalla Presidenza della Repubblica il mese successivo.
Da dicembre ad oggi si sono organizzati diversi gruppi di discussione a Torino, Bologna, Venezia, Roma, Genova e Berlino, mentre sono in preparazione riunioni a Napoli, Palermo e Lecce. Ogni situazione nasce con l'obiettivo di attivare il dibattito in merito alle politiche culturali in Italia: un Paese che ha bisogno, più di altri, di pensare la cultura come strumento di democrazia, come patrimonio collettivo e diritto di tutti.
L'intento è di arrivare ad un incontro nazionale nel 2010.
A Milano l'incontro è ospitato dal Teatro Out/Off dalle ore 15 alle 18 ed è pensato come una conversazione guidata da alcuni temi portanti che la scandiranno.
"L'altra parte del giorno" nasce per conoscersi e per capacitarsi, per vedere oltre l'opacità del momento e ipotizzare nuove connessioni, per scoprire modelli diversi.
Le tre ore a disposizione saranno divise in tre tavoli di discussione; a seguire l'elenco degli invitati e il motivo per cui saranno presenti all'incontro:
-1 Capacitazione / comunità e networking:
Marcella Anglani, docente Accademia di Belle Arti di Brera
per i suoi laboratori sul contemporaneo e la comunità di giovani artisti che catalizza
Francesca Consonni, responsabile didattica MAGa di Gallarate (VA)
per i progetti interattivi sviluppati nel tempo nell'ambito dell'attività istituzionale del museo
Antonio Caronia, saggista e docente
per il suo interesse per gli strumenti legati agli ambienti interattivi, multiutenti e condivisi e per i progetti sviluppati con giovani artisti intorno a Fake e comunità virtuali
Daniele Cologna, sociologo e ricercatore
per i suoi progetti di mediazione interculturale realizzati con istituzioni, cittadini e artisti e per la sua conoscenza delle questioni legate alle comunità cinesi nel mondo
Guido Veronese, psicologo di Psychologues sans frontières
per la sua ananalisi del multiculturalismo che accetta la pluralità e per i progetti che ha sviluppato in Palestina
Catia Bianchi, responabile progetti culturali carcere di Bollate (MI)
e
Michelina Capato Sartore, coordinatrice attività teatrale carcere di Bollate (MI)
perchè realizzano percorsi di reinserimento sociale, per persone detenute, attraverso processi artistici
-2 Fuori dai contenitori / effimero e permanente:
Elvira Vannini
per la sua tesi di ricerca su Display e storia delle Esposizioni, relazioni tra pratiche artistiche e istanze attiviste, resistenza culturale e implicazioni globali nell'arte oggi
Fabio Carboni per Die Schachtel, laboratorio culturale/discografico/editoriale indipendente
per la loro attività molteplice, contemporaneamente di autori e organizzatori di performance ed eventi di sound art, nonchè di libreria ed etichetta che ha recuperato un patrimonio storico di musica sperimentale e che sostiene i giovani autori su piano internazionale
Andrea Masu per Alterazioni video
per le loro azioni, performance ed interventi nel contesto urbano in Italia e all'estero
Barbara Toma
per la sua ricerca in territori di limite tra arte e vita intorno a temi socialmente scomodi come la morte, la violenza sulle donne, la follia
Aria Spinelli
per il progetto Radical intention che sta sviluppando nel suo spazio domestico insieme ad artisti, curatori ed attivisti e per la sua ricerca su realtà che hanno attualmente programmazioni simili in Italia e in Europa
Eleonora Papapietro (Eleonora_ Gruppo Estraneo Permanente)
per l'ideazione e realizzazione di 'NoPassword Festival d'arte contemporanea indipendente' svolto nelle strade di Genova insieme a molti artisti europei
Bruna Miorelli
per il suo lavoro di giornalista culturale presso Radio Popolare, dove conduce la storica rubrica Sabato Libri, e per la sua conoscenza del settore editoriale
Pino Petita, in rappresentanza di Cox 18
per l'iniziativa 'Milano resiste' che ha connesso le attività di molti centri sociali e spazi autogestiti di Milano in un evento sfaccettato con la presenza di autori di varie generazioni
-3 Modelli differenti:
Tiziana Villani, filosofa
per l'interesse delle riviste filosofiche da lei dirette sui temi della Decrescita e la sua capacità di focalizzare gli studi in corso e gli argomenti inerenti
Matteo Lucchetti, curatore ed editor di Former West
per la sua partecipazione al progetto Former West, che riflette sui cambiamenti introdotti nel mondo, e nel cosiddetto occidente, dagli eventi politici, culturali, artistici ed economici del 1989, riconsiderando la storia globale degli ultimi due decenni
Giulio Ernesti, docente
per la sua riflessione sui saperi e le forme della conoscenza che interagiscono nella città, sulle forme del governo urbano, sui modelli di urbanistica partecipata
Marco Scotini, curatore
perchè cura l'archivio Disobedience che si presenta come una mappa dei conflitti sociali e dell'attivismo contemporaneo, e può parlare della disobbedienza come procedura sociale
Pasquale Campanella, artista, fondatore di Wurmkos
e
Matteo Mascheroni, artista, in rappresentanza di Isola Art Center
per il loro lavoro con diversi attori sociali (associazioni di quartiere, cittadini diversamente abili, autori impegnati in diverse discipline culturali) e i loro progetti di arte pubblica
Interventi previsti successivamente:
Gianluca Bocchi, epistemologo
Pippo Delbono, regista e attore
Sarà difficile in questa occasione esaurire gli argomenti e le esperienze di cui ogni invitato potrebbe parlare, né questo incontro si intende come un convegno in cui ognuno ha un tempo definito per esporre la sua relazione. In un secondo tempo quindi, i discorsi proseguiranno sulle pagine di UnDo.Net.
Abbiamo quindi pensato di offrire a tutti l'opportunità di fare domande dirette scrivendo (prima o dopo sabato 6 marzo) a questo indirizzo: altrapartedelgiorno@undo.net
Incontro 6 marzo 2010 dalle ore 15 alle 18
Teatro Out/Off
via Mac Mahon, 16 Milano
Come arrivare: tram linea 12 e 14