registrato il 30/10/2007 durata 02'29''
Bella giornata di sole, museo quasi deserto… i suoni dell’artista all’opera, nello
studio, mentre versa sostanze meravigliosamente immonde sulla tela stesa per terra.
Il regista del documentario ha fatto un
montaggio molto scontato, alternando sequenze del pittore che traffica con scope e
sabbie (vulcanico! impetuoso! ispirato!) a riprese di una tempesta con lampi e tuoni
che si abbatte sul giardino
fuori. Sembra uno di quei filmati su Beethoven che ci facevano vedere alla scuola
elementare. Eppure quando ti allontani dalle casse e guardi i quadri, la colonna
sonora della loro creazione funziona
benissimo. Mi fa pensare a una cosa che ho letto in un bel catalogo su Emilio Vedova
edito dalla Galleria Salvatore Ala… sembra che Vedova abbia registrato tutti i suoni
di una giornata nel suo studio, per
poi utilizzare il nastro come colonna sonora di una sua mostra. In entrambi i casi,
l'uso del suono sembra parlare di un desiderio di introdurre, nello spazio pulito e
ordinato del museo, un po' del
disordine, della sporcizia dell’atelier dove l’arte nasce.