registrato il 14/11/2007 durata 00'59''
Per dieci giorni consecutivi, sei ore al giorno, l’artista islandese
Ragnar Kjartansson e' stato in un parcheggio vuoto sotto il condotto in
disuso dell'High Line a Chelsea, circondato da sagome di alberi,
cantando e suonando una canzone vaga in una lingua sconosciuta, quasi
un frammento o una caricatura di una canzone. Quando sono passato di
la' soffiava un vento freddo e non c’era quasi nessuno in giro.
Faceva tenerezza vederlo li' con la sua chitarra. Ma mi hanno detto
che in altri momenti ha avuto un pubblico numeroso e divertito.