Nel 1967 l'artista tedesco Joseph Beuys con un apposito Manifesto fondo' lo stato di Eurasia: la rappresentazione geografica della fusione tra realismo occidentale e misticismo orientale, il territorio aperto di un'unica massa continentale di Europa e Asia. Questa visione e' rievocata nel progetto degli artisti Yang Jiechang, Martina Köppel, Matteo Mascheroni e Santo Tolone, in collaborazione con Manuel Scano. Due squadre - Real Eurasia ed Everything Is Possible - si sono sfidate in un match sportivo e sovversivo, in cui le regole sono state alterate e ridefinite nel corso del gioco.
Prima della partita le formazioni hanno cantato l'inno di Eurasia: un coro continentale trans-linguistico composto da Steve Piccolo.
Tutto sul progetto
Chinatown Temporary Art Museum