L'edicola digitale delle riviste italiane di arte e cultura contemporanea

::   stampa  

Inventario Anno 2 Numero 5 settembre-dicembre 2012



Candele

Beppe Finessi



Tutto è progetto /Everything is a Project


— 66. Copertina ⁄ Cover
Candele ⁄ Candles
01. Luis Frangella Senza titolo, 1987
(Collezione privata / Private collection)
– 02. Glithero Piqué, Artecnica, 2009
– 03. Tobias Wong Casper, 2003
(Courtesy Inform Interiors,Vancouver) –
04. Sonia Pedrazzini Le Morandine,
2011 – 05. Olafur Eliasson I grew up
in solitude and silence, 1991
(Installazione presso / Installation at
Campbell Occasionally, Copenhagen
1991 ⁄ Courtesy of the artist;
neugerriemschneider, Berlin;
Tanya Bonakdar Gallery, New York)
– 06. Gerhard Richter Kerze, 1983
(© Gerhard Richter 2012)
– 07. Roman Signer Kissen mit
Kerze, 1983 (Courtesy of the artist)
– 08. Michelangelo Pistoletto
Candele, 1967 (Courtesy Cittadellarte
– Fondazione Pistoletto, Biella)
– 09. Giovanni Ferrario Bugia, 2008
(© Giovanni Ferrario, Courtesy
Corraini Arte Contemporanea)
– 10. SITE (Sculpture In The
Environment) Melting Candlestick,
1985 (Collezione Decimo, Courtesy
Archivio Enrico Baleri)

006.
i — 67. Alleggerire ⁄ Lighten up
Lisa Ponti
di ⁄ by Cristina Miglio
testimonianze di ⁄ accounts by
Franco Toselli, Corrado Levi
018.
i — 68. Altri sguardi ⁄ Other gazes
Rinko Kawauchi
di ⁄ by Roberta Valtorta
032.
i — 69. Nuovi Maestri ⁄ New Masters
Tokujin Yoshioka
di ⁄ by Marco Romanell
046.
i — 70. Brevi Note ⁄ Short Notes
Fermaporte ⁄ Doorstops
testi e disegni di ⁄ text and drawings
by Giulio Iacchetti
048.
i — 71. Piccole cose ⁄ Small things
Low Cost Design
Una ricerca di ⁄ A research by
Daniele Pario Perra
di ⁄ by Roberto Marone
disegni ⁄ drawings Marco Manini
060.
i — 72. Inventario per autori
⁄ Personal inventory
Ugo La Pietra
di ⁄ by Matteo Pirola
076.
i — 73. Cosa segue cosa
Tobias Putrih
a cura di ⁄ edited by
Lungomare Bolzano-Bozen:
Angelika Burtscher
e ⁄ and Daniele Lupo
080.
i — 74. Punto Tecnico
⁄ Technical Matters
Tavoli ⁄ Tables
Eros, Incas, Asolo, More, Tavolozzo,
Eccentrico — Angelo Mangiarotti
di ⁄ by Daniele Greppi
090.
i — 75. Miti d’Oggi ⁄ Myths of Today
Maarten Van Severen
di ⁄ by Michele Calzavara
100.
i — 76. Manuale dell’Architetto
⁄ Architect’s Manual
Tra gli alberi ⁄ Amidst the trees
di ⁄ by Annalisa Ubaldi
124.
i — 77. L’architettura dell’Arte
⁄ The architecture of Art
Roman Ondák
di ⁄ by Francesco Garutti
140.
i — 78. Vite come progetto
⁄ Lives as projects
Alighiero Boetti
Serie di merli disposti a intervalli
regolari lungo gli spalti di una
muraglia ⁄ A row of merlons set at regular intervals along the
ramparts of a wall 1971-1993
di ⁄ by Deborah Duva,
disegni ⁄ drawings Marco Manini
T come Tempo / T as in Time
di ⁄ by Francesco M. Cataluccio
154.
i — 79. Assoluti ⁄ Absolutes
Maps ⁄ Wim Delvoye
di ⁄ by Paolo Bocch

ARTICOLI DAGLI ALTRI NUMERI

Collezionare/Ordinare
Roberta Valtorta
n. 4 gennaio-aprile 2012

Michele Provinciali
Italo Lupi
n. 3 settembre-dicembre 2011


Giovanni Ferrario Bugia, 2008
© Giovanni Ferrario, Courtesy Corraini Arte Contemporanea

Sonia Pedrazzini Le Morandine, 2011

Attratti ancora oggi dalla magia e dal calore di una piccola fiamma in cima a un’asta di cera, continuiamo in questi nostri anni Duemila a riflettere, immaginare e rappresentare, e poi progettare,sperimentare e sognare di nuovo candele.
Sì, un soggetto privilegiato di sempre emozionanti, a volte commoventi e altre dirompenti opere d’arte. Sì, un oggetto d’indagine progettuale frequentemente praticato, tra candele ripensate e altre suggerite per allusione, tra humour, sofismi e invenzioni pure; ma anche candelieri che con intelligenza e curiosità rileggono materiali e forme nuove per poter trasformare la candela stessa “in un’altra cosa”.
Tutto, sempre, riflettendo sul valore anche simbolico di questo oggetto che continua a emettere energia, quella di una luce calda, puntuale e controllata, compagna ideale di momenti privati e raccolti, e di tutti gli altri istanti in cui pur andando avanti sentiamo il bisogno di voltarci indietro, pur progredendo abbiamo la necessità di non dimenticarci da dove veniamo: quel tempo, magico, in cui bastava una fiamma, fragile ma efficace, a scrivere – illuminandolo – lo spazio intorno al nostro corpo.

Still attracted today by the magic and warmth of a little flame at the top
of a wax pole, in the 21st century we go on reflecting, imagining and representing new candles, then designing, experimenting and dreaming about them.
Yes indeed, candles are a favourite subject for always thrilling, sometimes moving, otherwise disruptive artworks. And yes, they are a frequently practiced object of design investigation, between candles rethought and others suggested through allusion, humour, sophism or pure invention;
but also candlesticks that with intelligence and curiosity reinterpret materials and forms, transforming the candle “into something else”.
All of this, always, reflects on the also symbolic value of this object that continues to emit energy, the energy of a warm, precise, controlled light, the ideal companion for private and intimate moments, and all the other instants in which while moving forward we feel the need to look back, while advancing we have the necessity of not forgetting where we came from: that magical time in which a flame, fragile but effective, could suffice to write – and to illuminate – the space around our bodies.