Legami invisibili. L'installazione interviene nello spazio in modo tale da coinvolgerlo nello sviluppo dell'azione sonora, che si articola, anche in senso temporale, in 3 diversi ambienti, con un uso sapiente delle pause di silenzio o di suono-rumore. Petitgand registra voci di familiari o conoscenti; quando queste si sono 'decantate' interviene spezzando l'unita' del discorso facendo emergere un senso nuovo.
Venerdì 26 marzo 2010, a partire dalle 18.30, verrà inaugurata, nello spazio blank di via Reggio 27 a Torino, "Legami invisibili", la seconda mostra personale di Dominique Petitgand per e/static, dopo quella del 2006. L'opera di questo artista francese, attivo dai primi anni '90, ha registrato in questi ultimi anni un forte aumento dell'interesse da parte della scena contemporanea internazionale, testimoniato da importanti mostre, personali e collettive, ad Art Basel nel 2008, alla Tate Modern nel 2009, al Mudam Luxembourg nello stesso anno, fra le tante, che hanno definitivamente attestato il riconoscimento dell'alta qualità del suo lavoro molto personale, oggettivamente unico nel panorama attuale, non somigliando a nessun altro.
Petitgand registra le voci dei suoi familiari, o di altre persone incontrate; dopo qualche tempo, anche parecchi anni, quando queste voci si sono 'decantate', e si é creata fra lui e loro una certa distanza, egli interviene sulle registrazioni spezzando l'unità del discorso, togliendo qualche parola, creando delle pause e inframmezzando il parlato con brevi respiri, o con suoni o rumori che provengono da altre registrazioni. Così dal discorso emerge un senso nuovo, e un substrato di forte valenza emotiva, che prima era difficile scorgere, viene ora messo in luce, accentuato o rivelato.
L'installazione che Dominique Petitgand presenta a blank, come di consueto nel suo lavoro, soprattutto negli ultimi anni, interviene nello spazio in modo tale da coinvolgerlo, strumentalmente, nello sviluppo dell'azione sonora, che si articola, anche in senso temporale, in tre diversi ambienti, con un uso sapiente delle pause di silenzio per contrappuntare le parti della voce e quelle di suono o rumore. Della mostra faranno parte due opere, "La main coupée" e "Aloof". La prima é una nuova composizione, e comprende una parte di voce femminile già utilizzata all'interno di altre composizioni, questa volta messa in relazione con un diverso repertorio di suoni e voci o altri elementi sonori a loro volta provenienti dalla sua personale libreria. L'uso di questa parte in differenti contesti fa sì che la voce ci sembri ogni volta diversa, e lo stesso accade, in modo ancor pi_ marcato, per ciò che essa dice, nonostante venga detto con le stesse parole. La seconda composizione, creata nel 2005, risulta come rinnovata per il fatto di stabilire con la prima, in questo particolare contesto spaziale, una sottile relazione, difficilmente avvertibile al primo ascolto, e che l'artista lascia alla curiosità dell'ascoltatore interessato di scoprire. Allo stesso modo, le varie relazioni fra le composizioni e lo spazio che le accoglie, implicite nell'allestimento della mostra, non sono dichiarate dall'artista, e anche qui sta allo spettatore di scoprirle ed esperirle, rendendole così parte essenziale dell'opera.
Nato a Laxou nel 1965, residente a Parigi, Dominique Petitgand ha esposto in spazi pubblici e privati dell'Europa e del Nord America, fra cui, oltre a quelli citati: gb agency di Parigi, l'ISCP di New York, il Musèe National des Beaux-Arts de Quèbec, Le Plateau di Parigi, il FRAC Haute-Normandie, l'ARC (Musèe d'Art Moderne de la Ville de Paris) di Parigi, ar/ge Kunst Galerie Museum di Bolzano, e, ultima in ordine di tempo, la galleria Motive di Amsterdam, con una personale inaugurata il 12 marzo scorso. Ha realizzato anche molti cd, fra i quali "Le bout de la langue", "Les sens de la mesure", "Etat liquide", "Fatigue". L'artista ha iniziato a collaborare con e/static nel 2004, partecipando a quell'edizione di visionair, dopodichè ha realizzato la personale "Con voci e senza" del 2006, partecipando quindi alle collettive "Dècoupage (f l)" del 2006 e "This is the time (and this is the recording of the time)" del 2007. Lo scorso 29 ottobre Dominique Petitgand ha presentato a blank, in anteprima assoluta, il suo catalogo retrospettivo "Installations / documents".
Realizzazione curata da: Carlo Fossati per e/static
Con il contributo di: DÈlÈgation culturelle de Turin dell'Ambasciata di Francia
Inaugurazione Venerdì 26 marzo 2010, dalle 18.30
blank
via Reggio 27, Torino
giorni e orari di apertura: dal giovedì al sabato, dalle 16 alle 19.30; oppure su appuntamento