Tragicomedia y decadencia. Pinya comes hom. In mostra opere sperimentali, tra disegni, collages, tele e installazioni. L'artista racconta cio' che lo circonda: l'arte, la poesia, la pubblicita', la societa', la cultura e la decadenza di questo periodo.
a cura di Rossella Farinotti
Due anni dopo la prima personale, Albert Pinya (Palma di Maiorca, 1985) ritorna nella sua casa d’adozione, Milano, per esporre ancora presso la galleria AMT-Torri & Geminian, dove propone un percorso fatto di elementi creati e raccolti da quando vive a Berlino. Dettagli degli ultimi due anni di esperienze e di vita.
L’artista, sempre energico e “colorato”, mostra opere sperimentali (31 in tutto, tra disegni, collages – come quelli della serie My name is Cinderella- tele e installazioni), ma più riflessive rispetto al passato. Racconta ciò che lo circonda: l’arte (matrice principale di ogni aspetto di Pinya), la poesia (alla quale si è dedicato nell’ultimo anno), la pubblicità, la società, la cultura e la Decadencia di questo periodo.
Tematiche sviscerate e “gettate” su tele e disegni con la vitalità di un “molto giovane”, ma che ha già fatto parecchia strada. Pinya non rinuncia ai suoi personaggi-simbolo, aggiungendone di nuovi, e, soprattutto non smette di lottare: il tragico soccombe grazie a questo instancabile osservatore, che mette del suo in ogni cosa che tocca. Rossella Farinotti.
Inaugurazione 26 Marzo 2010, 19h
AMT - Torri & Geminian
via Fratelli Bressan, 15 Milano
martedi al venerdi ore 15-19
ingresso libero