L'artista recupera oggetti e materiali di scarto che trova nell'ambiente in cui vive, e che poi trasforma in composizioni scultoree bidimensionali. In mostra una grande installazione 'Tree installation', costituita da 80 disegni stilizzati di un tipo di albero di ficus molto comune nei dintorni di Los Angeles, incorniciati con telai di vecchie finestre recuperate per strada, 9 sculture in legno e materiali vari e 12 collage.
Nicoletta Rusconi presenta il nuovo spazio di Corso Venezia inaugurando la personale dell’artista americano Tony Brown (Louisiana, 1970; vive e lavora a Los Angeles).
L’interesse di Tony Brown si concentra sul rapporto tra scultura e immagine. Il suo lavoro è caratterizzato dal recupero di oggetti e materiali di scarto che l’artista trova nell’ambiente in cui vive, e che poi trasforma in composizioni scultoree bidimensionali.
Per l’artista questi oggetti costituiscono già un’idea di rappresentazione: “quando lavoro su un pezzo che ha tante, diverse dimensioni, tendo a “spianarlo”, ad appiattirlo, a spingerlo nella direzione dell’immagine, e a volte inserisco pure degli oggetti nella superficie del lavoro, per potenziare ulteriormente questo effetto” (If I'm working on a piece that has a lot of dimensionality to it, I tend to flatten it out and push it in the image direction and I may even insert objects into the surface of the work to further enhance this effect).
Con evidenti richiami alla bidimensionalità della pittura, Tony Brown dichiara: “mi piace realizzare lavori di tipo scultoreo da guardare alla stessa maniera di come uno potrebbe guardare un dipinto, come un’immagine appesa alla parete” (I like making sculptural work that is viewed in the same way you might view a painting, like an image hanging on the wall).
Questo tipo di riflessioni, centrali nel suo lavoro, non si limitano solo alle sculture. Riguardano anche i collage, che sono anch’essi trattati plasticamente, e andrebbero visti come intarsi di pagine di vecchi giornali e riviste recuperate e poi rielaborate: “considero i miei collage o “intarsi” come le mie sculture più piatte” (I think of my collage or inlay works as my flattest sculpture).
Il lavoro di Tony Brown oscilla in un continuo gioco di scambi tra la dimensione scultorea dell’oggetto e il mondo della rappresentazione bidimensionale, nel tentativo di annullare le distanze, di mettere in discussione le “peculiarità” di ogni singolo linguaggio, al fine di realizzare un’opera ibrida, di confine: un nuovo tipo di immagine.
Per questa sua prima personale da Nicoletta Rusconi, l’artista presenterà una grande installazione: tree installation, costituita da 80 disegni stilizzati di un tipo di albero di ficus molto comune nei dintorni di Los Angeles, incorniciati con telai di vecchie finestre recuperate per strada, nove sculture in legno e materiali vari e dodici collage.
Tony Brown è nato in Louisiana nel 1970. Da bambino si trasferisce con la sorella e i genitori (un ex monaco e un’ex monaca) in Colorado. Fino all’età di dodici anni vive in varie comunità, per poi spostarsi con la madre e la sorella in una comune dalla forte impronta spirituale, gestita da un’organizzazione laica. Nel 1982 si trasferisce alle Hawaii, vi rimane fino al 1994 e nel frattempo prende il Bachelor of Fine Arts all’University of Hawaii. Nel 2000 consegue il Master of Fine Arts degree alla California State University a Long Beach. Vive e lavora a Los Angeles.
La mostra, accompagnata da un testo critico di Milovan Farronato, proseguirà fino al 18 maggio 2010.
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Ufficio Stampa Sara Zolla
tel. + 39 (0)2 784100
press@nicolettarusconi.com
Inaugurazione 13 aprile 2010, dalle 18.30
Galleria Nicoletta Rusconi
Corso Venezia, pianterreno, ingresso portone antecedente n°22, Milano
Orari per il pubblico: orario continuato da martedì a sabato, dalle 11 alle 19
Chiuso domenica e lunedì
ingresso libero