Fondazione Museo Luciano Minguzzi
La casa dell'uomo. La mostra ripercorre un periodo essenziale della rivista, che Rogers diresse dal gennaio 1946 al dicembre 1947: nei 19 numeri si annunciano e si riflettono i programmi, le speranze e le aspirazioni che segnano l'architettura italiana della ricostruzione.
a cura di Serena Maffioletti
Per il Salone del Mobile, dal 9 al 18 aprile, Domus presenta al Museo Minguzzi di Milano la mostra “La casa dell’uomo: Domus, Rogers e i BBPR” a cura di Serena Maffioletti.
Nel centenario della nascita dei quattro soci BBPR (Enrico Peressutti 1908, Lodovico Barbiano di Belgiojoso e Ernesto N. Rogers 1909, Gianluigi Banfi 1910), la mostra ripercorre e ripropone il loro insegnamento fondato su una professione colta e consapevole, su un costante moto di innovazione e di invenzione, su uno sperimentalismo tematico e linguistico che ricerca gli spazi e le forme dell’abitare contemporaneo indagandone tutte le scale del progetto, dal cucchiaio alla città, sondandone le potenzialità di dialogo con le altre arti.
La mostra presenta le principali opere progettate dal 1945 al 1954 che tratteggiano l’essenza delle loro proposte nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, delle esposizioni, alla ricerca di una lingua contemporanea, viva e parlante all’uomo e dell’uomo.
La casa dell’uomo: Domus, Rogers e i BBPR espone un periodo essenziale di Domus, che Rogers diresse dal gennaio 1946 al dicembre 1947: nei diciannove numeri, pubblicati a pochi mesi dalla fine della guerra, si annunciano e si riflettono i programmi, le speranze e le aspirazioni che segnano l’architettura italiana della ricostruzione e che ne caratterizzeranno per molto tempo i tratti essenziali. La mostra si articola infatti in 19 pannelli ciascuno dedicato a un numero di Domus - i numeri appunto diretti da Rogers - che mostrano i testi e le immagini più importanti e interessanti riguardanti lo sviluppo delle idee.
A indicare fin dal titolo il cuore stesso di Domus, Rogers significativamente sottotitola la rivista “La casa dell'uomo”: la redazione era composta allora da Marco Zanuso redattore-capo, Paolo Chessa, lo scrittore Nelo Risi e Julia Banfi. Con un progetto editoriale molto aperto, vivace e dinamico la Domus rogersiana mira a ridefinire, nel nuovo contesto sociale e culturale, la figura dell’architetto e gli strumenti contemporanei del suo mestiere così come a formare una committenza vasta e sensibile, intrecciando con la successione dei numeri i molteplici materiali di questo vasto programma: architettura, arredamento, tecnologie, artigianato, industrial design...
Benché la breve direzione rogersiana si chiuda dopo soli due anni, essa introduce, rappresenta e alimenta una stagione di speranze e di successi dell’architettura italiana.
Un continuo scambio di idee e di esperienze alimenta la vicenda rogersiana: Rogers direttore di Domus è al contempo membro dello Studio di progettazione BBPR, protagonista di questa stagione dell’architettura italiana. La mostra è una parziale rielaborazione dell’esposizione Elogio dell’architettura curata da Serena Maffioletti e Luciano Semerani, tenuta all’Università IUAV di Venezia nel marzo 2009, in occasione del centenario della nascita di Ernesto N. Rogers.
Fondazione Museo Luciano Minguzzi
via Palermo, 11 - Milano
Orario: 14-22