N!03
Yael Zamir
Trio Lezard
Teatro degli Orrori
Tre Allegri Ragazzi Morti
Massimo Zamboni
Giardini di Miro'
Offlaga Disco Pax
Mara Redeghieri
Fabrizio Tavernelli
Cisco
Germano Nicolini
Paolo Nori
Carlo Lucarelli
Una mostra multimediale interattiva progettata e realizzata da N!03 che ruota attorno a 4 concetti chiave: la montagna, la giovinezza, la negazione della liberta', la memoria. Chiude il percorso una postazione interattiva che racconta cosa fece ogni personaggio sopravvisuto dopo il '45 e come ciascuno cerco' a proprio modo di tenere viva la memoria di quanto era successo nel campo. Durante l'inaugurazione letture, concerti, mostre, visite guidate.
Quattro sono i concetti chiave attorno ai quali abbiamo lavorato per progettare l'allestimento
della mostra. La montagna, la giovinezza, la negazione della libertà, la memoria.
Queste quattro parole segnano anche lo sviluppo concettuale e contenutistico della mostra,
riflettendo allo stesso tempo la cronologia reale degli avvenimenti accaduti tra il 1938 e il
1947. Lungo il percorso della mostra la macrostoria, quella scritta sui libri e imparata a
scuola, fa da sfondo e si intreccia con la microstoria, ai più ignota, che riguarda la vita dei
nostri giovani protagonisti.
Ci è sembrato fin da subito evidente che avremmo dovuto creare un legame intimo tra il
pubblico e i personaggi, volevamo che ciascun visitatore entrasse nel racconto in modo
speciale. Così è nata l'idea di far immedesimare ogni visitatore con uno dei protagonisti. Negli
anni '30 e '40 si usava spedire alle persone care una propria foto con poche righe di saluti
riportate sul retro: quante ne abbiamo viste nei cassetti dei nostri nonni? Queste "stesse" foto
si trovano all'ingresso della mostra: ogni visitatore ne sceglie una e inizia il proprio viaggio in
compagnia di Primo o di Luciana, di Emanuele o di Vanda, oppure di Silvio, di Bianca, di uno
degli altri ragazzi. Ogni visitatore seguirà il suo compagno per vedere la sua storia e la Storia
attraverso i sui ricordi e le sue parole di allora. La foto è lo strumento per attivare le postazioni
interattive lungo il percorso della mostra e avere accesso alle informazioni che riguardano il
personaggio scelto.
La nostra ambizione e la nostra speranza è quella di riuscire a riprodurre anche solo in
minima parte la capacità di coinvolgimento delle parole di "Se questo è un uomo". Il
linguaggio asciutto e la scrittura veloce di Primo ci danno la netta impressione di essere
assieme a lui in ogni istante, quasi fossimo la sua ombra.
Oltre alle storie racchiuse nelle postazioni interattive, la mostra sviluppa un racconto
diacronico fatto di piccoli accadimenti in cui si alternano e si sovrappongono voci, luci e
immagini, come in una partitura musicale in cui ogni nota contribuisce all’armonia
dell'insieme.
L'allestimento architettonico-scenografico è stato pensato per interpretare i concetti chiave
citati in precedenza, in particolare per evocare l'idea della montagna e la contrapposizione tra
libertà e costrizione. Nella prima parte del percorso i moduli bianchi, che definiscono le
superfici di supporto per l'esposizione dei documenti, delle immagini e delle videoproiezioni,
sono disposti in maniera caotica a suggerire l'idea di una parete di ghiaccio di montagna e del
senso di libertà ad essa associato.
La seconda parte del percorso è dedicata agli avvenimenti successivi al 1943: i moduli sono
disposti in maniera regolare a rappresentare l'omologazione, l'assenza di libertà del carcere e
dei campi di concentramento, l'annientamento dell'individuo, ma anche la montagna della
Resistenza dove bisogna nascondersi, organizzarsi con disciplina e affrontare il nemico nella
lotta per la Liberazione.
Chiude la mostra una postazione interattiviva che racconta cosa fece ogni personaggio
sopravvisuto dopo il '45 e come ciascuno cercò a proprio modo di tenere viva la memoria di
quanto era successo perchè simili orrori non venissero a ripetersi mai più.
Info: 059-688272
http://www.fondazionefossoli.org
http://www.iltempoinsorte.it
Inaugurazione 25 Aprile dalle 12
letture, concerti, mostre, visite guidate con Yael Zamir & Trio Lézard, Teatro degli Orrori, Tre Allegri Ragazzi
Morti, Massimo Zamboni,Giardini di Mirò, Offlaga Disco Pax, Mara
Redeghieri, Fabrizio Tavernelli, Cisco, Germano Nicolini, Paolo Nori,
Carlo Lucarelli
Baracca recuperata ex Campo Fossoli-Carpi
via Remesina esterna-Carpi (Modena)
La mostra è aperta al pubblico tutte le domeniche dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero