Analisi fredda. Nelle tele dell'artista bagliori sorgivi evocano uno strano stato di calma enigmatica attraverso passaggi e vibrazioni spaziali dalle fredde gamme cromatiche.
Lo spazio di una casa romana al rione Celio, con la sala dannunziana arredata con quadri,
libri e sculture antiche per suscitare nel paziente quiete e riflessione durante le sedute
psicoanalitiche, si trasforma in un ambiente pervaso dalle lame di luce delle intense opere
astratte di Michele De Luca.
Bagliori sorgivi evocano uno strano stato di calma enigmatica attraverso passaggi e vibrazioni
spaziali dalle fredde gamme cromatiche. Scialbature di colore e luminescenze metalliche
duellano in contrappunto fra le singole opere sparse, dislocate nella casa-galleria.
Come librate, le pitture di De Luca (venti lavori, alcuni inediti), legni, tele e metalli, forme
rettangolari o oblunghe, tonde ed oggettuali, sembrano espandersi dai loro supporti e sono
percorse da ombre ed improvvise apparizioni di luce che aprono lo sguardo alla dimensione del
divenire cosmico.
La virtualità ma anche la materialità della sua pittura agiscono quasi ipnoticamente
sull’osservatore, attraverso un gioco sottile di riflessi e trasparenze, e questa analisi fredda offre
un andamento leggero dello sguardo che pare amplificarsi nel silenzio dello spazio. Sono
presenze originarie, forme-segnali di un fuoco interiore che passa da un lavoro all’altro, come
un migrare lento e inesorabile. L’energia sprigionata dall’immagine, che sembra in continua
dissolvenza, fornisce uno stato di calma e di raggelata riflessione su una spazialità dolce e che è
come un viaggio nell’infinito.
Michele De Luca (Pitelli, La Spezia 1954), artista e poeta, lavora da tempo su una distintiva e meditata linea di ricerca astratta
che vede nella luce, componente anche fisica che interagisce con la pittura, un dato di costante riferimento. La sua parallela ricerca
visiva e letteraria (esplicitata nella sua raccolta di poesie “Altre realtà” edita recentemente da Quasar) tende all’analisi delle forze
primarie. Vive e lavora in Liguria e a Roma, dove insegna all’Accademia di Belle Arti. Ha partecipato a: Nuove emergenze degli anni
Ottanta e Novanta, Premio Marche 1999, Mole Vanvitelliana, Ancona, 1999; BNL: una Banca per l’arte oltre il mecenatismo, Chiostro
del Bramante, Roma, 2000; Sensi contemporanei, Museo Vittoria Colonna, Pescara, Le collezioni del CAMeC, Centro Arte Moderna e
Contemporanea, La Spezia; La luce oltre la forma, Galleria Comunale, Portogruaro, Galleria Peccolo, Livorno, Galleria Folini, Chiasso,
Svizzera, Museo Casabianca, Malo, 2004; Collezione Fabbrica Borroni, Bollate, I labirinti della bellezza, 59° Premio Michetti, Museo
Michetti, Francavilla al mare, 2008; Kansainvalinen taidenayttely, ViaArte gallery, Viitasaari, Finland, Moti urbani–StazionImpossibili,
Palazzo Nicotera, Lamezia Terme, 2009. Ha esposto a rassegne a Tokyo, Parigi, Londra, Melbourne, Seoul e in Finlandia, Germania,
Irlanda, Svizzera, Emirati Arabi Uniti. Fra le personali: Università di Genova, 1996; Accademia d’Ungheria in Roma, 1997; Museattivo
Claudio Costa, Genova, 1998; Immaginaria, Firenze, Galleria Giulia, Roma, 2001; Studio Ghiglione, Genova, 2002; Studio Watts, San
Gemini, Galleria Peccolo, Livorno, 2003; SICAF, Seoul International Contemporary Art Fair, Seoul, Sud Corea, 2004; Palazzo Chigi,
Galleria Miralli, Viterbo, Tralevolte, Roma, 2005; Tuma’s, Roma, 2007; CAMeC, La Spezia, 2008; Quasar, Roma, 2009.
Inaugurazione sabato 24 aprile 2010 ore 18,30
INSIGHTSpaceGallery
Via Marco Aurelio 43 - Roma
sabato e domenica ore 17-20 o su appuntamento (agosto chiuso)
ingresso libero