Federico Bianchi Contemporary Art
Obviously Cases of Madness Do Happen in Asylous This Isolated. L'installazione site-specific dell'artista e' ispirata al romanzo Solaris di Stanislaw Lem. Janin crea un ambiente fantastico in cui l'opera Dreaming of Speed and Adventures, composta da modellini di macchine, dialoga con sculture di mattoni, ciottoli, calze e altri materiali di uso comune in un ambiente da astronave immaginaria.
L' opera centrale del secondo solo-show di Zuzanna Janin alla galleria Federico Bianchi è il video “Majka From the Movie” premiato nel 2009 dal Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale Polacco.
Questo lavoro, composto da 5 episodi, è un progetto di found-footage in cui le scene che lo compongono sono tratte dal telefilm culto polacco degli anni '70 ”Szaleństwo Majki Skowron”.
La protagonista-eroina del telefilm, interpretata dall'artista quando aveva 14 anni, rivive una nuova esistenza e si trova a viaggiare nel tempo e nello spazio tra i film culto dal 1968 a oggi. Zuzanna Janin fa incontrare e confrontare la giovane con i caratteri principali di film come “Pulp Fiction”, “Alien” o “Apocalypse Now” e altre pellicole di registi quali Michelangelo Antonioni, Quentin Tarantino, Roman Polański e Andrej Tarkowski.
Oltre a quelle prese dal telefilm, alcune scene sono state girate appositamente per questo progetto a Tokio, Miami, Londra e Varsavia, e in questi frammenti Majka è interpretata da Mel, la giovane figlia dell'artista.
L'installazione site-specific è ispirata al romanzo “Solaris” di Stanislaw Lem. L'artista crea un ambiente fantastico in cui l'opera “Dreaming of Speed and Adventures”, composta da modellini di macchine, dialoga con sculture di mattoni, ciottoli, calze e altri materiali di uso comune in un ambiente da astronave immaginaria.
Zuzanna Janin continua la sua riflessione sulla ricerca dell'identità e sulla perdita degli eroi nella cultura postmoderna basata sulla citazione e sulla ripetizione. Scegliendo Majka come protagonista del suo progetto video, Zuzanna Janin esplora il periodo adolescenziale durante il quale l'identità sociale e culturale dell'individuo muta continuamente.
Ciò che distingue l'artista più di ogni altra cosa è l'uso costante di spazi indefiniti in cui i significati si scontrano o si sovrappongono: i confini di ciò che è visibile e percepibile sono piegati e resi instabili, mentre quelli volatili e indefiniti sono riequilibrati.
Inaugurazione lunedì 3 maggio ore 18.30
Federico Bianchi Contemporary
Via Imbonati 12 - Milano
Orari: martedì - sabato 13-19
ingresso libero