Fili di poesia. Incisioni e carte. ''La concretezza dei segni si esplicita nei fili che sviluppano e riempiono le immagini di case, colline, forme del cielo a simboleggiare l'infinito''. (Francesco Pagliari).
Incisioni e carte
Segni e materia indagano nelle opere di Pierantonio Verga i territori dell’agire poetico, proponendo atmosfere libere, associazioni di pensieri che divengono allusioni vincolanti all’introspezione della propria sensibilità, perché ne sia visibile e condivisa qualche traccia. Opere di diafana consistenza, che si paragonano al respiro dell’aria, ed inducono ad introdursi con libertà e limpide sensazioni nel pensiero espressivo; opere composte di puntigliose superfici che uniscono brillantezza e mistero, che selezionano una improvvisa ricchezza di sfumature, per percorrere spazi frammisti d’invenzione e realtà. E’ la realtà che appare nel fare poetico, che traspone e accumula sensazioni, attenzioni, varianti parallele, fra segni della terra, dell’operosità, del cielo, delle stelle, di tutti quegli elementi di una natura che si rende eterea, ma non per questo meno viva e concreta.
La concretezza dei segni si esplicita nei fili che sviluppano e riempiono le immagini di case, colline, forme del cielo a simboleggiare l’infinito che permane, si frappone ad ogni costante riferimento umano e ne fornisce puntuali constatazioni. Le immagini si rincorrono, l’una accanto all’altra, identificando profili che racchiudono una forma di riconoscibilità e la mutano in pensiero, sedimentandosi in superfici omogenee o frastagliate con elegante leggerezza: lo sguardo, la scrittura, la presenza implicita del tempo, che richiama le forme del dubbio e dell’interrogativo, si traducono in sensazioni che si rispecchiano, fra definizione ed incertezza, in fili di poesia.
Francesco Pagliari
Pierantonio Verga: Pierantonio Verga nasce a Milano nel 1947. Nel 1966 non ancora ventenne, tiene la sua prima mostra personale a Seregno. Seppur giovane, vive da spettatore le vicende artistiche milanesi, frequenta molti artisti tra i quali Lucio Fontana. Il suo impegno creativo lo porta ad affrontare diverse forme espressive, spaziando dalla pittura, alla grafica, alla terracotta e altri materiali. Continuativo è il percorso di esposizioni personali in gallerie private ed enti pubblici istituzionali. Tra le più recenti personali si segnalano: 1998 e 1999, Kyoto e Nagano (Giappone); 2000, Chiavenna, Palazzo Pretorio; Seregno, Centro Culturale; 2001, Staranzano, Galleria Civica; 2005, Milano; 2006, Ghiffa. Nel 2007 ordina una personale a Pizzighettone, Museo Civico. Nel 2008, Maccagno, Civico Museo Parisi Valle; 2009, Seriate, Palazzo Municipale. Nel corso degli anni riceve commissioni per numerose opere pubbliche. Recentemente realizza a Varese un graffito per l'Università dell'Insubria (1999) e un dipinto per la chiesa parrocchiale di Beverate (1999). Dal 1992 al 2002 è stato titolare della Cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como. Vive e lavora a Desio.
Inaugurazione, domenica 9 maggio h. 11:00
Museo della Stampa
via Lanfranco, 6 Soncino (CR)
Orari: lunedì chiuso, martedì-venerdì: 10/12, sabato e festivi: 10/ 12.30 e 15/19