Zak Manzi
Franco Fiorillo
Sabrina Muzi
Giuseppe Restano
Anne Léhritier
Roberto Morone
Zhang Qi-Kai
Caterina Notte
Stefano Verri
L’arte puo' diventare un necessario percorso alternativo: lo testimonia il lavoro di dieci giovani artisti che puo' essere letto quasi come un laboratorio, in cui il mondo viene sezionato, parcellizzato, il tutto per mettere in luce le contraddizioni della societa' in cui viviamo.
a cura di Stefano Verri
Nell’era digitale, in cui si hanno a disposizione miliardi di informazioni al
secondo, il rischio è di perdere lo spazio per noi stessi, il tempo dilatato del
pensiero. Prendere coscienza di questo ‘stato delle cose’ porta all’asfissia e
alla ricerca di una via di fuga. L’arte può diventare un necessario percorso
alternativo: lo testimonia il lavoro di dieci giovani artisti che può essere
letto quasi come un laboratorio, in cui il mondo viene sezionato, parcellizzato,
il tutto per mettere in luce le contraddizioni della società in cui viviamo.
Un cubo di mille copie - rigorosamente finte - di FlashArt, è l’opera di Zak
Manzi, Franco Fiorillo presenta USAFLAG, installazione video in cui accanto alla
bandiera americana decolorata passa un loop continuo di immagini e di voci
indistinte; Sabrina Muzi analizza il rapporto tra l’individuo e il mondo
esterno: nel video Accerchiamento il gruppo di uomini disposti in cerchio
diventa il simbolo evidente della società stereotipata; l’attenzione di Filippo
Sorcinelli si sposta sulla dimensione spirituale dell’uomo.
La religione diventa
il tema portante di Metastasi un’installazione che si sviluppa in una sorta di
relazione scientifica per immagini della vita dell’uomo; Giuseppe Restano
interpreta la dimensione protetta e apparentemente sicura del focolare
domestico: in Poltrone propone un punto di vista particolare di oggetti comuni
che sono parte integrante della nostra quotidianità ; la ricerca di Marco Memeo
si incentra sulla periferia torinese: un susseguirsi di moduli, abitativi,
cantieri aperti, gru rivolte al cielo, uno scenario di giungla urbana raggelata;
al contrario i Jardin Nocturnes di Anne Léhritier propongono una visione più
umana e romantica della notte metropolitana: il giardino si svela come luogo
dell’anima, della riflessione; Roberto Morone descrive un popolo alternativo e
misterioso, quello dei Drivers, piloti protagonisti di scorribande notturne;
Zhang Qi-Kai mette a confronto mondo e modi di pensiero orientale ed
occidentale; Caterina Notte con la dia proiezione Genetics racconta l’incontro
con il doppio virtuale, alterità che inquieta e attrae contemporaneamente.
L’opera d’arte diventa il bypass necessario: strumento ironico o di critica,
visione, racconto o riflessione.
Inaugurazione domenica 14 luglio ore 18.00
Orario: tutti i giorni 18-20/21-23
partner per la comunicazione: Maria Cristina Bastante
Comunicazione: Officina San Giacomo - Nazareno Luciani
info: 3287180203 - 3383115632
Catalogo disponibile in mostra
Autostrada A14 Bologna-Bari
Uscita P. d'Ascoli - San Brnrdetto del Tronto
dopo 20 metri a sx bivio per Monteprandone
Palazzo Parissi, centro storico
Monteprandone (AP)