Andrea Barzaghi
James Harris
Helena Hladilova
Chen Hui Ying
Alberto Scodro
Namsal Siedlecki
Gaia Pasi
La galleria inaugura la propria apertura con un'esposizione che vede come protagoniste le opere di sei giovanissimi artisti: Andrea Barzaghi, James Harris, Helena Hladilova, Chen Hui Ying, Alberto Scodro, Namsal Siedlecki. La mostra si presentai come una sorta di 'manifesto artistico' per la nuova galleria. A cura di Gaia Pasi.
a cura di Gaia Pasi
Collettiva di arte contemporanea: Andrea Barzaghi, James Harris, Helena Hladilova, Chen Hui Ying, Alberto Scodro, Namsal Siedlecki.
La galleria ZAK è lieta di inaugurare la propria apertura con la mostra LET ME FIND (one’s balance), esposizione che vede come protagoniste le opere di sei artisti, giovanissimi ma non di certo nuovi al panorama mondiale dell’arte contemporanea: Andrea Barzaghi, James Harris, Helena Hladilova, Chen Hui Ying, Alberto Scodro, Namsal Siedlecki.
La mostra LET ME FIND (one’s balance) vuole presentarsi come una sorta di “manifesto artistico” per la nuova galleria.
ZAK, il cui nome si rifà esplicitamente al suono di un taglio netto, si presenta agli occhi del pubblico senese, e non solo, come una forte rottura con la tradizione artistica medievale della bellissima cittadina, avendo come obiettivo quello di puntare tutto sui giovani e l’arte contemporanea. Ma, è chiaro, Siena e l’arte contemporanea non prescindono l’una dall’altra. Ciò che le unisce è l’equilibrio nella divergenza degli opposti. Da qui nasce la scelta del tema LET ME FIND (one’s balance) – lasciami trovare un equilibrio – e la partecipazione di tali personalità artistiche.
Alberto Scodro (Nove 1984) scaglia tra natura e immaginazione la ricerca di una sua sicurezza, pur conoscendone la precarietà dell’equilibrio. Andrea Barzaghi (Monza 1988) si affida, nella sua indagine, alla descrizione di ambienti apparentemente riconoscibili, ma che trascendono la nostra realtà perché attraversati da linee rette che, senza inizio e senza fine, evocano uno spazio “infinito”. James Harris (Jedda 1981) sorprende per l’equilibrio inteso come un “intermezzo” che unisce oggetti dalla più diversa funzionalità, opposti e consequenziali, richiamando alla mente il punto di origine e fine: la vita e la morte.
La mano di Chen Hui Ying (Taiwan 1984), invece, delinea con estrema finezza curve sensuali, celate da effimere trasparenze in sovrapposizioni di eleganza. Namsal Siedlecki (USA 1986) costruisce, con sofisticata ironia, un mondo di instabili equilibri. E, per concludere, Helena Hladilova (Repubblica Ceca 1983) sottrae all’armonia eccelsa la certezza dell’eterno vivere, affidando i comuni e solidi assunti a una dimensione artificiale. Questo conciso elenco degli autori e delle loro opere non vuole in realtà essere fine a se stesso, perché “l’arte in sé è la forma di linguaggio che forgia parole che non esistono e con esso un dialogo, un confronto, uno scontro e perché no?!un incontro” (Gaia Pasi). Stefania Dubla
Inaugurazione 7 maggio 2010 ore 18:30
Galleria ZAK
Via di san Martino 25/27, Siena
orario: mart-sab 11-13, 16-22, dom-lun su appuntamento (39 3469437211)
ingresso libero