Disincanto africano. Cigarini fa parte di quella struttura di servizio foto-cinematografico dell'esercito che, in occasione della guerra d'Etiopia, per la prima volta mobilito' una sezione cinematografica. La mostra fotografica fa parte dei numerosi appuntamenti legati alla quinta edizione di Fotografia Europea.
a cura di Mirco Carrattieri
Domenica 9 maggio 2010 alle ore 16.00 il Polo Archivistico del Comune di
Reggio Emilia e Istoreco (Istituto per la storia della resistenza e dell’età
contemporanea di Reggio Emilia) inaugureranno la mostra fotografica Disincanto
africano. Le fotografie di Gino Cigarini durante la guerra d'Etiopia - a
cura di Mirco Carrattieri - nella bella cornice dei Chiostri di San
Domenico, a Reggio Emilia. La mostra fa parte dei numerosi appuntamenti
legati alla quinta edizione di Fotografia Europea manifestazione
internazionale con 120 eventi in programma e 240 sedi coinvolte.
Il 14 maggio alle ore 16.00, all’interno della mostra, è inoltre
previsto un incontro di approfondimento sul tema fotografico con
l’intervento dell’esperto Adolfo Mignemi.
La guerra d’Etiopia fu il banco di prova della nuova società di massa
fascista. Un diluvio di immagini, simboli e parole inonda la vita degli
italiani: canzonette popolari, cinegiornali, esposizioni museali, quaderni e
materiale scolastico, stampa illustrata, saggistica, fotografie, cartoline,
serie fotografiche, album di propaganda, materiali per i soldati.
Ma la guerra di Etiopia è anche la prima in cui i soldati italiani partono,
spesso, con la propria macchina fotografica. Questo porta a una produzione
privata di proporzioni inedite, che documenta la vita quotidiana dei
soldati, oltre a una tipologia spesso clandestina di immagini di violenza
efferata che si affianca alla produzione ufficiale, seriale e omologante.
Gino Cigarini (Castelfranco Emilia 1912) è un giovane soldato del genio
quando, nell'ottobre del 1935, viene inviato in Africa orientale con la 14°
squadra cinefotografica dell’8° reggimento genio.
Nei due anni seguenti scatterà e raccoglierà oltre ottocento fotografie,
molte delle quali giunte fino a noi: immagini di propaganda, immagini
seriali destinate alle truppe, la guerra fascista e la fascistizzazione
dell'Africa Orientale, le cerimonie ufficiali.
E poi l'esotismo, la donna africana come simbolo della conquista e della
violenza che implica, della generosità e dell'abbondanza del nuovo impero
coloniale. Ma anche partite di calcio, Natale africano, chiese e religiosità
copte. E infine i ribelli sconfitti, i nemici uccisi, trucidati.
Cigarini fa parte di quella struttura di servizio foto-cinematografico
dell’esercito che, in occasione della guerra d’Etiopia, per la prima volta
mobilitò una sezione cinematografica, 16 squadre fotografiche, 16 squadre
telefotografiche, più un reparto Luce militarizzato (il “Reparto Africano”).
Il suo ricordo personale dell’Africa, di cui parlava volentieri come tanti
altri soldati della sua generazione, è tutto nella sua ampia collezione
fotografica.
Seminario di approfondimento:
venerdì 14 maggio alle ore 16.00
Inaugurazione 9 maggio ore 16
Polo Archivistico - Chiostri di San Domenico
via Dante Alighieri, 11 - Reggio Emilia
Da martedì a sabato dalle 08.30 alle 13.00;martedì e giovedì aperto anche il pomeriggio dalle 14.30 alle 18.00.
Ingresso libero