'Limen (sugli aspetti occulti della Natura epifanica)' e' il nuovo progetto dell'artista costruito intorno all'idea di principio e soglia che indicano tanto il limite, quanto il suo superamento. Nella Basilica di Santa Maria Maggiore sara' ascoltabile un brano ispirato a un intarsio di Lorenzo Lotto, e dal 14 maggio saranno visibili altre opere dello stesso progetto.
Prima mostra personale per il multitalentuoso artista di origine austriaca Christian Rainer presso la Traffic Gallery di Bergamo.
Dopo il grande successo del progetto Stranger, con il quale nel settembre 2007 Christian Rainer e Karin Andersen hanno inaugurato gli spazi espositivi della galleria, l'artista ritorna a Bergamo con una personale interamente dedicata al tema del guardare e della comprensione che ne deriva.
Il progetto inedito e in anteprima per la città di Bergamo sarà presentato in due distinte locations, giovedì 13 maggio presso gli spazi della galleria e il 14 maggio all'interno della Basilica di Santa Maria Maggiore in città alta.
In Basilica Santa Maria Maggiore:
Il percorso circolare del progetto inizia in Basilica con l'installazione luminosa Yana (termine tratto dalla locuzione Janua Coeli: definizione latina del solstizio invernale) attraverso la quale l'artista proietta l'immagine della luce del sole fotografato durante il solstizio invernale, luce che illumina il soffitto della sottocupola della basilica dove si trova un vecchio ma ancora funzionante argano.
Il progetto prosegue con l'installazione sonora Quid, disposta nell'abside della Basilica, attraverso la quale l'artista traduce in musica lo spartito presente nel noto coro di sedili intarsiati del Lotto recitante la formula La Virtù non si può seguire.
In galleria presso Traffic Gallery:
In galleria Rainer presenta una serie di nove disegni, una serie fotografica e una scultura.
Avvalendosi dell'abilità di un rebussista professionista (Federico Mussano dell'A.R.I.) l'artista crea una serie di rebus fotografici ritraenti parti della città di Bergamo allo scopo di ricavare letture possibili ad immagini date. I novi disegni invece scaturiscono dal procedimento opposto: partendo dalle lettere di rebus si giunge al disegno. Questa serie di immagini disegnate e fotografiche danno vita all'opera Epifanie Liminari.
Nubila è invece è uno scatto fotografico che rappresenta una sagoma umana davanti ad uno specchio all'interno di un campo aperto. l’Uomo che vi si specchia anzichè vedersi riflesso, vede una sagoma informa e scura, una sorta di macchia o buco nero. Questa condizione è significativa della impossibilità o difficoltà che l’Uomo ha nel comprendere la sua stessa Natura, limite dovuto alla mancata presa di coscienza di essere egli stesso, in prima persona, la causa della propria cecità, dunque il proprio limite. In Interno di camera buia appare una camera da letto in cui si verifica un paradosso apparentemente impossibile: guardare in piena luce qualcosa che è al buio o, per meglio dire, che è buio. Gli oggetti e i mobili della camera sono neri mentre la stanza è illuminata. Il nero rappresenta il buio e quanta più luce vi sarà, tanto più sarà visibile il buio proprio degli oggetti, saldamente vincolato alla loro superficie. Traslando si può concludere che quanto più l’Uomo sarà illuminato, tanto più egli avrà consapevolezza della propria incoscienza.
La mostra si conclude con Axis: Una donna incinta si riflette sul vetro di una finestra e tra lei ed il suo riflesso gravita un piccolo cranio di feto, che è il vero soggetto e chiave interpretativa dell’immagine. E’ importante sottolineare che si tratti di un cranio di feto e non di persona già nata, poichè questa figura deve incarnare al contempo un inizio ed una fine: il teschio rimanda inevitabilmente al resto umano dopo la morte, e viceversa il feto è vita che si sta preparando a venire al mondo. Il teschio mette in relazione i due punti del ciclo vitale, facendo coincidere ciò che sta svanendo con ciò che si sta formando. Quest’opera rappresenta un percorso circolare iniziato con la luce del principio (Yana) e conclusosi con l’immagine del cranio dove inizio e fine non solo coincidono, ma vanno intesi come la stessa cosa.
In occasione della mostra verrà presentato un catalogo della Lubrina Edizioni con testi critici di
Mauro Zanchi, Claudia Attimonelli, Helena Rusikova, Federico Mussano.
Immagine: Nubila, 2010, 100x70cm, Courtesy Traffic Gallery
Mostra realizzata con il patrocinio del Comune di Bergamo
Un particolare ringraziamento:
all'Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo
alla sua Direttrice Alessandra Pioselli
ai giovani studenti Matteo Greco, Anna Arzuffi, Andrea Morlacchi
al Prof. Davide Tranchina
all'artista e amico Mario Cresci
agli artisti Stefano Romano e Francesca Martinoli
alla Fondazione MIA
Inaugurazione presso Traffic Gallery | giovedì 13 maggio | ore 19.00
via San Tomaso 92 – Bergamo città bassa
Inaugurazione presso Basilica di Santa Maria Maggiore | venerdì 14 maggio
ore 16.00 : Christian Rainer + Cosimo Terlizzi
via Piazza Vecchia 6 – Bergamo città alta