Peep-Hole (vecchia sede)
Milano
via Panfilo Castaldi, 33
338 5694112
WEB
Mario Garcia Torres
dal 31/5/2010 al 23/7/2010
mart-sab 15-19,30 o su appuntamento

Segnalato da

Peep-Hole



approfondimenti

Mario Garcia Torres



 
calendario eventi  :: 




31/5/2010

Mario Garcia Torres

Peep-Hole (vecchia sede), Milano

Garcia Torres ha ideato un progetto incentrato sul tempo, il silenzio, il non detto e il dimenticato. Egli mette in mostra le diverse azioni che stanno dietro la produzione di un'opera, delineando uno spazio per aspettare, uno per creare e uno per scrivere. Punto di partenza e' 'Unspoken Dailies', film che verra' proiettato il 26 giugno presso lo Spazio Oberdan.


comunicato stampa

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Martedì 1 giugno 2010 Peep-Hole presenta I Will Be With You Shortly, la prima mostra personale in Italia di Mario Garcia Torres.

Per I Will Be With You Shortly Garcia Torres ha ideato un progetto incentrato sul tempo, il silenzio, il non detto e il dimenticato, temi cari all’artista fin dagli inizi della sua attività. Garcia Torres mette in mostra le diverse azioni che stanno dietro la produzione di un’opera, delineando uno spazio per aspettare, uno spazio per leggere, uno spazio per creare, uno spazio per scrivere.

Punto di partenza è Unspoken Dailies (2003-2009), un film che verrà proiettato una sola volta durante il corso della mostra, il 26 giugno presso il Cinema Spazio Oberdan. La pellicola, basata su un testo di Garcia Torres sul lavoro di Bas Jan Ader, ha come protagonista l’attore Diego Luna (Milk, 2008; Mister Lonely, 2006; Y tu mama también, 2001) intento a leggere in silenzio il testo di Garcia Torres. Solo lui ha letto quel testo, distrutto subito dopo le riprese. La memoria delle parole dell’artista è così affidata unicamente all’attore. Costituito da un unico piano sequenza di 66 minuti, il film diventa un saggio sul concetto di tempo reale e tempo cinematografico.

Le opere presenti all’interno dello spazio di Peep-Hole ricostruiscono la stessa atmosfera del film e restituiscono ognuna in modo differente un’analoga riflessione sul tempo come durata, come lunga esposizione.

Con i puzzle della serie Time to Piece (2010), l’artista invita gli spettatori a cimentarsi con la costruzione di immagini raffiguranti i famosi orologi pubblici di Milano, rafforzando iperbolicamente una soggettiva visione del tempo, data dall’esercizio personale di ricostruzione di un’immagine che a sua volta raffigura il tempo. L’opera è un omaggio ai puzzle di Felix Gonzalez Torres e di Alighiero Boetti, due tra gli artisti che Garcia Torres spesso cita nel suo personale riesame dell’arte concettuale.
May 2010 (2010), è un nuovo lavoro della serie Pocket Scratching iniziata nel 2007. L’artista ha tenuto in tasca per un mese una diapositiva in bianco e nero non esposta, dando vita ad un’immagine prodotta dal caso e dall’inerzia: un monocromo grigio sul quale graffi e segni sono la traccia del tempo trascorso.

La costruzione dei puzzle e la visione di May 2010 sono accompagnate dalle note di I Promise Every Time (2008), un lavoro sonoro realizzato in collaborazione con il musicista Mario Lopez Landa. Sulle note di una musica folk vengono cantate delle riflessioni sull’essere artista. L’opera è la trasposizione musicale e malinconica di I Promise… un progetto iniziato nel 2004 che consiste nell’impegno da parte di Garcia Torres di scrivere una lettera ogni volta che si trova in un hotel. Usando carta e penna dell’hotel in cui si trova, l’artista scrive la frase “I promise to do my best as an artist, at least for the next …” (Prometto di fare il mio meglio come artista almeno per i prossimi…) variando il periodo di tempo della sua promessa a seconda dell’umore. Nella versione musicale si ascolta la voce di un uomo per il quale le camere d’albergo sono un luogo in cui fermarsi e riflettere sulla propria attività, e che promette di fare il massimo per la stessa: una sorta di monitoraggio del proprio ruolo e al contempo una riflessione sul significato della promessa.
Il motivo della lettera, ricorrente nel lavoro dell’artista, torna inoltre in un intervento scritto che racchiude in sé il senso e le ragioni di tutta la mostra, e nel film Dear Beholder (2009) in cui viene battuta a macchina una lettera che tautologicamente parla delle ragioni stesse di scriverne una.

Nato nel 1975 a Monclova, Messico, Mario Garcia Torres vive e lavora a Città del Messico. Ha partecipato a numerose rassegne internazionali come la Biennale di Venezia (2007) e la Triennale di Yokohama (2008). Sue mostre personali sono state realizzate presso i più importanti musei e centri d’arte contemporanea del mondo, come lo Stedelijk Museum di Amsterdam (2007), la Kunsthalle di Zurigo (2008), Jeu de Paume a Parigi (2009), il CCA Wattis Institute for Contemporary Arts di San Francisco (2009) e il Museo Reina Sofia di Madrid (2010).

FILM SCREENING
Unspoken Dailies
sabato 26 giugno, ore 13.00
Cinema Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2, 20124 Milano

Martedì 1 giugno in contemporanea con l’inaugurazione di Mario Garcia Torres. I Will Be With You Shortly, la Galleria Giò Marconi presenta la mostra personale di Nathalie Djurberg Snakes Know it's Yoga e la Galleria Zero il finissage della mostra Massimo Grimaldi Surfaces.

Alle ore 21.30 Peep-Hole, Giò Marconi, Mousse e Zero… vi invitano a proseguire tutti insieme la serata al parco di Via Benedetto Marcello (angolo Via San Gregorio) per un piccolo party per festeggiare la stagione estiva.

............................english

Tuesday June 1st, 2010, Peep-Hole presents I Will Be With You Shortly, the first solo project in Italy by Mario Garcia Torres.

For I Will Be With You Shortly Garcia Torres conceived a project rooted in themes of time, silent, the unsaid and the forgotten, all concerns that have been central to his practice. The artist exposes the various actions that lie behind the production of each work and sets out a space for waiting, for reading, for creating and for writing.

The starting point of the exhibition is Unspoken Dailies (2003-2009), a feature film that will be screened only once during the run of the exhibition June 26 at Cinema Spazio Oberdan. The film is based on an essay by Garcia Torres about the work of Bas Jan Ader. The main character – actor Diego Luna (Milk, 2008; Mister Lonely, 2006; Y tu mama también, 2001) – silently reads Garcia Torres’s text to himself. Only the actor has read the essay, which was destroyed right after the shooting. The memory of the artist’s words is in the care of the actor only. Composed of a 66 minutes tracking shot, the film becomes an “essay” on the concept of real time and cinematic time.

The works that compose the exhibition at Peep-Hole re-enact the same atmosphere of interlude and pause of the film. Together, in different ways, the works evoke the same reflection upon time as duration, as long exposure.

With the puzzles of the series Time to Piece (2010), Garcia Torres invites viewers to play with the construction of images, which portray the famous public clocks in Milan, hyperbolically creating a subjective view of time based on the personal reconstruction of each image which in turn represents the time. The work also pays homage to the puzzle works by Felix Gonzalez Torres and Alighiero Boetti, two of the artists that Garcia Torres often refers to in his personal reading of conceptual art.
May 2010 (2010), is the last work of the Pocket Scratching series, which started in 2007. For a month, a black and white slide is kept in the artist’s pocket. Fate and inertia produce an image: a grey monochrome where scratches and signs underline lapses of time.

The puzzles and the slide projection are accompanied by the sound of I Promise Every Time (2008), a musical piece made in collaboration with musician Mario Lopez Landa. This artwork is the melancholy and musical transposition of a long-term project titled I Promise… a work that keeps an eye on his daily practice as an artist. Whenever Garcia Torres stays in a hotel, he uses the hotel stationery to write a variation on this note: ‘I promise to do my best as an artist, at least for the next [period of time]’ The promise is always signed and dated, but the period of time fluctuates depending on the artist’s mood. The work demands that Garcia Torres write a letter to the owner of the piece each time he stays in a hotel. In the musical version we listen to a male voice singing about the hotel room as a place to stop and think, promising to do his best just being an artist. The work becomes a kind of monitoring of his commitment to being a "good" artist and a reflection on the meaning of a promise.
The rhetorical form of the letter frequently used by the artist recurs both in a text piece which ties together the meaning of the whole show, and also in Dear Beholder (2009), a film in which a letter is typed, explaining the reason to such a habit.

Mario Garcia Torres was born in 1975 in Monclova, Mexico and is now based in Mexico City. He has exhibited in many international group exhibitions such as the Venice Biennale (2007) and Yokohama Triennale (2008). Solo exhibitions include Stedelijk Museum, Amsterdam (2007), Zürich Kunsthalle (2008), Jeu de Paume, Paris (2009), CCA Wattis Institute for Contemporary Arts, San Francisco (2009) and Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2010).

FILM SCREENING
Unspoken Dailies
Saturday June 26th, 1.00 pm
Cinema Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2, 20124 Milan

On Tuesday June 1st, along with Mario Garcia Torres. I will be with you shortly, the Galleria Giò Marconi presents Snakes Know it's Yoga, a solo show by Nathalie Djurberg and the Galleria Zero… presents the finissage of Surfaces by Massimo Grimaldi.

At 9.30 PM Peep-Hole, Giò Marconi, Mousse, and Zero… are glad to invite you to the park in Via Benedetto Marcello (corner Via San Gregorio) for a drink to celebrate the summer season.

Image: Mario Garcia Torres, Dear Beholder, 2009

Opening martedì 1 giugno 2010, ore 19

Peep-Hole
Via Panfilo Castaldi 33, Milano
orari: martedì - sabato 15:00 - 19:30 o su appuntamento
ingresso libero

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