Vanni Bassetti
Fabrizio Bellomo
Maddalena Fragnito de Giorgio
Riccardo Giacconi
Marya Gyukova
Helena Hladilova'
Francesco Ozzola
Namsal Siedlecki
Gabriele Tosi
Niccolo' Bonechi
Andrea Lunardi
Pietro Gagliano'
Roberta Smiraglia
Elisa Del Prete
Fiammetta Strigoli
Lorenzo Bruni
Collettiva nell'ambito del progetto Spot, ideato da Niccolo' Bonechi e Andrea Lunardi, per dare la possibilita' a 6 giovani curatori di presentare un progetto. Gabriele Tosi, che cura la prima mostra, fa esporre agli artisti, non gli originali, ma copie delle opere, e nel titolo usa il cristallo, in un chiaro riferimento al film di David Linch, come metafora della fragilita' dell'esistenza umana.
Il 10 giugno 2010 alle ore 21.30 presso lo spazio STUDIo verrà inaugurato Spot, progetto di arte contemporanea ideato da Niccolò Bonechi e Andrea Lunardi che si pone come vetrina per le attuali ricerche di 6 curatori giovani e affermati: Gabriele Tosi, Pietro Gaglianò, Roberta Smiraglia, Elisa Del Prete, Fiammetta Strigoli e Lorenzo Bruni. Nei mesi di giugno e luglio, con cadenza settimanale, i sei curatori sono invitati a presentarsi in una serata, attraverso un allestimento, una playlist o una performance.
Il primo Spot è di Gabriele Tosi che presenta il progetto: Cristallo cammina con me.
Cristallo cammina con me
a cura di Gabriele Tosi
artisti: Vanni Bassetti, Fabrizio Bellomo, Maddalena Fragnito de Giorgio,
Riccardo Giacconi, Marya Gyukova, Helena Hladilovà,
Francesco Ozzola, Namsal Siedlecki
Cristallo cammina con me è una suggestione di collettiva espressa attraverso supporti leggeri, quali la carta e il video. Alla rapidità e alla caducità, insite nell’ontologia dell’evento, si dedica infatti la scelta di esporre non gli originali dei lavori ma bensì copie o riproduzioni.
Cristallo cammina con me tratta, nel chiaro riferimento al film di Lynch, di un inevitabile rapporto di possessione. Quello che la cultura – nella sua accezione più ampia che va dalle abitudini, agli stili, attraverso i mezzi, la memoria e la dimensione progettuale – esercita sull’individuo.
Inverosimile liberarsene: “Into the Wild”, libro del 1996 di Jon Krakauer (a cui Sean Penn si ispira per l’omonimo film del 2007) presenta la dolorosa possibilità di fuggire. Ma è solo un’allucinazione, la morte del protagonista dimostra l’impossibilità per l’uomo di vivere il mondo senza mediazione alcuna.
Cristallo come metafora di cultura tanto lucente quanto fragile. Nel 1944 Tennessee Williams scrive ”The Glass Menagerie”, tradotto in Italiano con il titolo “Lo zoo di vetro”. In quello che è considerato il più noto fra i testi teatrali del drammaturgo statunitense si incontra una ragazza che ha difficoltà ad abbandonare l’ambiente protettivo della famiglia per la profonda paura di confrontarsi con il nuovo: con il mondo così come con gli altri. La ragazza impiega perciò il suo tempo nella cura della casa e in quella di una collezione di piccoli animaletti di vetro. La possibilità di un futuro diverso, forse migliore, è regalata dall’accidentale rottura di uno degli animaletti.
Nella recessione poi, ha trovato spazio la paura di agire, l’esercizio del non fare per la paura di sbagliare.
Il ruolo dell’arte e degli artisti. Quali le reazioni, quali le impressioni? La retorica dell’ironia come via di fuga, atti di reportage tesi alla condivisione, aspetti estremamente autobiografici, scelte come imprese eroiche, sublimi passatempi e proposte di essenzialità.
Il curatore
Gabriele Tosi ,critico d’arte e curatore, è nato a Pistoia nel 1987, attualmente vive a Bologna dove è laureando al DAMS in storia dell’arte contemporanea. Fra i suoi progetti e curatele: “Torniamo con i piedi per Aria”, interventi di artisti sugli spazi della Biblioteca San Giorgio di Pistoia a partire dall’indagine sul ruolo dell’arti, la collettiva “GeneratiON’80 – 8 artisti nati negli’80″, esposta a Pistoia e a Venezia (evento a latere della 53° Biennale delle Arti Visive) e “Iride – Marco Bertozzi”, personale dell’artista svizzero presso la Galleria StudioG7 di Bologna. Ha lavorato come assistente di Elisa Del Prete al progetto “Networking – Back to the Present” e sta lavorando per Fabio Cavallucci alla realizzazione della XIV Biennale di Carrara. Collabora per il terzo anno consecutivo a VideoArt Yearbook, festival della videoarte italiana promosso dal Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna.
Spot-il progetto
Spot nasce dalla necessità di riaprire le porte di quello che fino a poco tempo fa era il solo spazio indipendente di Pistoia dedicato alla condivisione di idee e alla sperimentazione in campo artistico, lo Studi8. Il curatore Niccolò Bonechi, insieme all’artista Andrea Lunardi, che utilizza questo luogo come studio, ha dato vita a questo progetto che si lega indissolubilmente alle attività svolte qui fino a qualche anno fa.
L’idea di fondo del progetto è quella di presentare le metodologie di lavoro di alcuni dei migliori curatori che gravitano intorno alla scena artistica toscana, di invitarli a raccontarsi al pubblico in poche ore non tramite le parole, ma attraverso un allestimento, una playlist di video o una performance.
E’ il fattore temporale a dare nome all’intero progetto. Il termine anglosassone spot è stato assunto dalla nostra cultura e inserito nel macrosistema della comunicazione dove rappresenta una trasmissione audio e video che in un arco di tempo brevissimo deve rilasciare una quantità di informazioni tale da presentare e rappresentare al meglio un prodotto.
Appuntamenti
10/06 Gabriele Tosi; 17/06 Pietro Gaglianò; 23/06 Roberta Smiraglia; 7/07 Elisa Del Prete; 15/07 Fiammetta Strigoli; 22/07 Lorenzo Bruni.
Inaugurazione: Giovedì 10 giugno ore 21.30
Spazio Studio8
via degli Orti 10, Pistoia
Ingresso libero