Ikona Photo Gallery (Cannaregio)
Venezia
Campo del Ghetto Nuovo, 2909 (Cannaregio)
041 5289387
WEB
Ferdinando Scianna
dal 9/6/2010 al 28/8/2010
11-19 - chiuso il sabato

Segnalato da

Ikona Gallery




 
calendario eventi  :: 




9/6/2010

Ferdinando Scianna

Ikona Photo Gallery (Cannaregio), Venezia

Fotografo e 'scrittore di fotografia', Scianna racconta il proprio tempo e i luoghi della memoria e dell'identita' siciliana in tutti i suoi aspetti. Le sue fotografie aprono uno sguardo su temi scottanti attraverso le vicende di uomini e cose intorno a se stesso. A cura di Ziva Kraus.


comunicato stampa

a cura di Živa Kraus

Fotografo e "scrittore di fotografia", Ferdinando Scianna racconta il proprio tempo, i "luoghi della memoria" suoi e degli altri... , l'identità siciliana in tutti i suoi aspetti, il suo "odiato, amato paese". Il suo percorso artistico si snoda attraverso 40 anni di lavoro su temi come la guerra, frammenti di viaggio, esperienze mistiche e religiosità popolare legati da un unico filo conduttore: una forma nel caos della vita.

Scianna inizia prestissimo a fotografare seguendo anche i dettami di un altro grande siciliano come Leonardo Sciascia, che ha insegnato all’artista di Bagheria come la fotografia sia solo la possibilità di un racconto della vicenda umana. Le sue fotografie aprono uno sguardo su temi scottanti visti da chi sa che le immagini non dimostrano, ma mostrano soltanto il “teatro della propria esistenza” attraverso le vicende di uomini e cose intorno a se stesso.

Egli ci dà una testimonianza visiva di un mondo sconosciuto, popolare e parallelo. Una festa religiosa in Sicilia ad esempio è tutto fuorché una festa: è, innanzitutto, un’esplosione esistenziale, una rappresentazione esteriore di quell'Es collettivo che, in terra siciliana, ha necessità di esprimersi per resistere contro le difficili vicissitudini del quotidiano vivere. Gli album di famiglia, che Scianna colleziona nel tempo, oltre a rappresentare oggi un’importante patrimonio collettivo del paese Italia, tracciano l’intero percorso del fotografo, il cui obiettivo principale è stato da sempre quello di raggiungere quel genuino e disinteressato sentimento di documentazione autentica che lo porta ad essere in primo luogo un fotoreporter di prestigio internazionale e, in secondo piano, un'artista di particolare sensibilità.

Le sue fotografie, sempre in bianco e nero, sono caratterizzate da drammatici contrasti di luci e di ombre. Egli stesso dice che le sue immagini vengono costruite a partire dall'ombra. Sole caldo e ombra, che colpiscono i luoghi, i volti della gente, i bambini che giocano per la strada, gli anziani al patronato, i contadini, le donne in nero, gli animali.

“È il suo fotografare, quasi una rapida, fulminea organizzazione della realtà, una catalizzazione della realtà oggettiva in realtà fotografica: quasi che tutto quello su cui il suo occhio si posa e il suo obiettivo si leva obbedisce proprio in quel momento, né prima né dopo, per istantaneo magnetismo, al suo sentimento, alla sua volontà e - in definitiva - al suo stile”. Leonardo Sciascia

Ferdinando Scianna (1943, Bagheria)
Ferdinando Scianna è nato a Bagheria in Sicilia nel 1943 ed è uno dei grandi autori della fotografia italiana. All'Università di Palermo si dedica agli studi, poi interrotti, di Lettere e Filosofia. A soli ventuno anni pubblica il suo primo libro fotografico "Festa religiose in Sicilia" con la collaborazione dell'amico scrittore Leonardo Sciascia. Il libro ottiene così il Premio Nadar nel 1966. Nel 1967 si trasferisce a Milano, dove lavora come fotoreporter inviato speciale per "L'Europeo" e poi come corrispondente da Parigi dove lavorerà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia "Les Siciliens" e in Italia "La villa dei mostri". Introdotto da Henri Cartier-Bresson, entra nel 1982 nell'agenzia Magnum. Nello stesso anno pubblica "Le forme del caos" e dal 1987 alterna al reportage e al ritratto la fotografia di moda e di pubblicità, con successo internazionale. Nel 1995 ritorna al passato riaffrontando i temi religiosi del suo primo libro e pubblica "Viaggio a Lourdes". Nei due anni successivi produce le migliori immagini del suo progetto "Dormire Forse Sognare". Nel 2003 esce il capolavoro "Quelli di Bagheria" dove, mettendo assieme foto del suo passato, ricostruisce la sua giovinezza nel paese natio ritrovando così le immagini della memoria individuale e collettiva di Bagheria. Svolge inoltre da anni un'attività critica e giornalistica che gli ha fatto pubblicare numerosissimi articoli in Italia e in Francia su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione con immagini in generale.

Inaugurazione 10 giugno 2010, ore 18

Ikona Gallery
Campo del Ghetto Nuovo, Cannaregio 2909, Venezia
orario: dalle 11.00 alle 19.00 - chiuso il sabato
ingresso libero

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