Simone Tormento
Marco Noris
Stefano Testa
Federica Terribile
Paola Danesi
Federica Mure'
Noemi Quagliati
Alessia Panza
Italo Chiodi
Collettiva d'arte contemporanea. Lo spazio d'intervento diventa un luogo di confronto, soprattutto se questo e' un museo etnografico, ricco di memoria e di storie vissute.
“Noi che disegniamo lo facciamo
non solo per rendere visibile qualcosa agli altri,
ma anche per accompagnare qualcosa di invisibile
alla sua incalcolabile destinazione”.
Questa osservazione di John Berger, critico d’arte, scrittore, sceneggiatore inglese, che vive da anni nelle alpi francesi, evidenzia in modo chiaro la posizione dell’artista all’interno della società: essere ponte tra l’invisibilità del mondo e lo sguardo dello spettatore. L’opera d’arte, partendo da questa riflessione, offre possibili punti panoramici e diverse angolazioni visive, che nascono dalle innumerevoli sfaccettature che la realtà nasconde. Il naturale compito dell’artista è quello di saper sviluppare innanzitutto una propria capacità percettiva e una sensibilità nei confronti delle cose che accadono, soprattutto all’inizio della sua formazione. Il suo sguardo non può essere un mero organo recettore, ma deve saper superare la “crosta” che riveste il mondo, per saperlo penetrare, ascoltare e successivamente mostrarlo all’esterno, offrendo sempre nuove chiavi di lettura.
Lo spazio d’intervento diventa un luogo di confronto, soprattutto se questo è un museo etnografico, ricco di memoria e di storie vissute, mentre l’attenzione si muove all’interno di un tempo, in questo caso immobile, ricco di suggestioni, con le quali questi giovani artisti hanno voluto confrontarsi. I suoni, i profumi, le luci e le immagini, si fanno vive dentro le loro opere, nascoste tra gli oggetti e le storie di un quotidiano non troppo distante e ancora pulsante. Per questo la lettura delle opere, da parte del fruitore, non può avvenire per una semplice azione retinica, ma deve andare a frugare in quel DNA collettivo, fatto appunto di sguardi e di storie narrate e vissute, accompagnate, da questi giovani artisti in letàmatura, alla loro incalcolabile destinazione..... questo museo etnografico.
Italo Chiodi
Simone Tormento | Marco Noris | Stefano Testa | Federica Terribile | Paola Danesi | Federica Murè | Noemi Quagliati | Alessia Panza
Per informazioni:
Marco Noris
Tel 3496545806
e-mail: norisfam@tiscalinet.it
Inaugurazione: venerdì 11 giugno ore 20.30
Museo Etnografico della Torre
via Santa Maria, 10 - Albino (BG)
Orari: venerdì 11 giugno: 20,30 – 22,00, sabato e domenica: 15,00 – 20,30, da martedì a venerdì: 20,00 – 22,00, lunedì chiuso
Ingresso libero