L'altro Sudafrica. Centro della mostra e' il lavoro 'Lingua Madre', video installazione e still da video, nato in collaborazione con l'artista Alessandro Barile. In mostra anche light boxes e libri d'artista.
Sudafrica. L’11 giugno sono iniziati i campionati mondiali di calcio. Il Sudafrica è alla ribalta mediatica. Ha
rifatto il belletto nascondendo antichi vizi e mostrando il volto buono, utile a far dimenticare gli anni del silenzio
e delle discriminazioni. Però, accanto alle luci accese per un avvenimento sportivo planetario, esistono,
ancora oggi, le ombre di troppe vite che faticano l’esistenza, consegnate alle periferie violente e sovrappopolate,
con scarsa possibilità per chi nasce dalla parte sbagliata. Nuove leggi, dopo Mandela, tentano di cancellare
una storia che questo paese ha impresso profondamente nel sentire comune.
Silvia Amodio, ha lavorato,
nelle tonwsnhip, raccontando il Sudafrica meno patinato, più nascosto, ma più aderente alla realtà, del
paese che in queste ore verrà celebrato per le vittorie sportive. Silvia, ha saputo unire il talento ad una profonda
e sincera partecipazione umana. Lo dicono gli occhi di donne, bambini, uomini, lo dicono le tante
espressioni che ha avuto la sensibilità di cogliere e trasformare in denunce mute. Il valore più alto di questo
reportage, travalica l’aspetto fotografico.Corre più in là e attraversa il rispetto, così poco frequentato da
tanti “artisti” dello scatto.
In mostra
Il lavoro Lingua Madre, video installazione e still da video, nato in collaborazione
con l’artista Alessandro Barile.
Volti Positivi, stampe fotografiche su carta cotone, documentario, video installazione,
in collaborazione con la scrittrice sudafricana Sindiwe Magona.
Light boxes e libro d’artista.
Inaugurazione 23 giugno ore 18
Weber & Weber
Via S. Tommaso 7, Torino
Orari: da martedì a sabato 15,30 - 19,30
Ingresso libero