La serie dei door paintings, sviluppatasi negli ultimi anni parallelamente a quella di dipinti piu' 'espressionisti', testimonia le diverse tecniche pittoriche tra cui Harvey e' in grado di destreggiarsi. I temi esplorati sono le facce pubbliche e private del potere.
Marcus Harvey presenta alla Galleria Marabini di Milano tre dei suoi più importanti door paintings : ‘Male and Female Nude Wearing Masks (Tony and Maggie)’, 2008, e ‘Sleeping Pope’, 2010. La serie dei door paintings, sviluppatasi negli ultimi anni parallelamente a quella di dipinti più ‘espressionisti’, testimonia le diverse tecniche pittoriche tra cui Harvey è in grado di destreggiarsi. I temi esplorati sono le facce pubbliche e private del potere.
Il dittico ‘Tony and Maggie’ (già esposto alla mostra estiva della Royal Academy di Londra nel 2009) raffigura un uomo ed una donna completamente nudi avvolti da una pesante ombra: il loro atteggiamento è leggermente difensivo ed imbarazzato visto che nascondono i loro genitali, richiamando le tante rappresentazioni della cacciata dal paradiso di Adamo ed Eva che il Rinascimento ci ha lasciato. I due personaggi indossano maschere di plastica raffiguranti Tony Blair e Margaret Thatcher, le due figure politiche più influenti della storia contemporanea Britannica. Grazie all’espediente del vetro oscurato è possibile gettare uno sguardo voyeuristico a questi potenti personaggi, esposti e vulnerabili nella loro nudità ed in contrasto con le sorridenti caricature delle loro facce politiche.
Per un momento siamo invitati a speculare sul loro lascito sia politico che morale.
In ‘Sleeping Pope’ il Pontefice è raffigurato senza quella vitalità e quel potere con cui questo soggetto è stato sempre trattato storicamente. Basti pensare a Velázquez, Tiziano e Bacon. Qui, immemore, o esausto dei recenti scandali che hanno coinvolto il Papato, egli si addormenta, con la Bibbia aperta in grembo. La carcassa di un agnello è appesa alle sue spalle, in parte per il ritmo formale, in parte riferendosi all’ossessione di Francis Bacon per il genere ed in parte accennando al sacrificio umano implicito nelle recenti critiche alla Chiesa.
Harvey, per il suo interesse nella realizzazione di ritratti di personaggi politici e culturali, emerge come una figura unica fra gli artisti contemporanei. Quello che un tempo era lo scopo principale della pittura, oggi viene percepito come un territorio difficoltoso e pieno di clichè dagli artisti contemporanei che tendono ad ignorarlo.
Mungo Kramer 2010
Nato a Leeds nel 1963, Marcus Harvey appartiene a quel gruppo di artisti, o ‘YBA’, che si sono diplomati al Goldsmith's College di Londra alla fine degli Anni '80. Vive e lavora a Londra dove é considerato tra i più importanti protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale. La scorsa estate un suo celebre lavoro, ‘Myra’, è stato il soggetto, insieme ai simboli più noti della città, del video di presentazione di Londra Città Olimpica 2012. Marcus Harvey ha realizzato mostre personali a Londra, New York, Parigi, ed ha partecipato a mostre collettive quali ‘Some Went Mad, Some Ran Away’ alla Serpentine Gallery di Londra nel 1994 e nel 2006 ‘In the darkest hour there may be light. Works from Damien Hirst Collection’, ‘Sensation’ 1997 - 1999 alla Royal Academy of Arts di Londra, all’Hamburger Bahnhof di Berlino e al Brooklyn Museum di New York. Le opere di Marcus Harvey sono in permanenza presso le migliori collezioni del mondo, tra cui: il Guggenheim Museum di New York, la Saatchi Collection e la Murderme Collection di Londra e lo Stedellijk Museum di Amsterdam. Dal 2006 è coeditore dell'art magazine Turps Banana specializzato in pittura inglese contemporanea.
Inaugurazione 24 giugno
Galleria Marabini
Piazza S. Erasmo 7 - Milano
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Ingresso libero