Still - Mostra fotografica. Gli scatti dell'artista hanno un versante pudico, che nasconde cio' che rivelano, offrendosi come palinsesto d'interpretazione sempre nuova.
a cura di Elisabetta Bovo
... E’, quella della Amato Arragon, una fotografia che molto pare mostrare, che pare voler trattenere il nostro sguardo su di sé, eppure ha un versante pudico, nascosto. Svela ri-velando, nascondendo ciò che rivela (come voleva Heidegger), offrendosi come palinsesto d’interpretazione sempre nuova per chi voglia intraprenderne una lettura ermeneutica. Riproponendo l’oggetto o l’evento in un unico scatto, ripetendolo in sequenza o componendolo con altri scatti, il “montaggio” delle immagini – fase essenziale nell’operare di questa giovane artista, quanto quella della ripresa o presa diretta sul mondo - ne dà un’immagine straniante e coinvolgente, pur senza stravolgere l’oggettività del reale. Penetrante è lo sguardo che apre nel cuore della realtà, sia essa la realtà in sé, il mondo, le cose su cui si posa l’occhio, la mano, il corpo, il cuore, sia – per usare le parole di Jean Paul Sartre - l’ “essere per sé”, la coscienza, vigile e profonda, tesa verso sia il proprio interno che verso l’esterno, quello stesso “mondo-cosa-gli altri”.
Il ritmo è la caratteristica essenziale della sua opera sia nella giustapposizione di foto still che nelle sequenze in motion. Un ritmo che nasce come necessità imprescindibile dell’immagine stessa, non da una messa in scena ideata e realizzata a posteriori: un tempo interno all’immagine che risuona al passo col ritmo cardiaco dell’artista che riprende l’immagine, la riflette, la produce, un battito che martella dentro grazie anche alla colonna sonora di Hossam Ramzy.
Elisabetta Bovo
giornalista,storica e critica d’arte, docente di Iconografia,
Iconologia ed Ermeneutica dell’immagine
“L'incontro dell'artista con Ruggero Mantovani è determinante, segna l'inizio della produzione video e di una nuova progettualità -più ampia. Da questo binomio nasce Faarm, realtà creativa a metà strada tra Atelier e Casa di Produzione, con la quale a loro volta collaborano altre personalità -come Marco Crinelli, Hossam Ramzy, Edger and Buter...”F.A.A.
“Per fare questo predilige la formula del diario multimediale. Un linguaggio decisamente “figlio del suo tempo” ma che nelle sue mani si trasforma in rara poesia. Che ti fa voglia di respirarla a pieni polmoni e berla tutta d’un fiato, per poi renderti conto che il tempo non basterebbe mai per leggerla (non capirla) e metabolizzarla (non digerirla) completamente. Il suo è, infatti, un mondo fluttuante caratterizzato da continui cambi di stato, di forma e di contenuto: una timida e a tratti infantile femminilità che sa esprimersi con una maturità linguistica tipica di una artista visiva esperta, permettendole di saltare con disinvoltura dalla fotografia still a quella in motion senza difficoltà alcuna.”
Mauro Fiorese
Inaugurazione giovedì’ 24 giugno 2010 dalle ore 19
serata con musica di Edger and Buter
kn studio e chiostro della Chiesa di San Giovanni in Valle
via San Giovanni in Valle 19, Verona
dal lunedì al venerdì 10-13 15.30-19
Ingresso libero