Santiago Morilla
Jose Cabrera Betancort
Avelino Sala Calvo
Francisco Villar
Jaime Conde-Salazar
Maria Vallina
Juan Fabuel
Amaya Bombin Rodriguez
Yolanda del Amo
Teresa Macri'
Nieves Soriano Nieto
Noemi de Haro Garcia
Miguel Angel Curiel Nunez
Il titolo Transit racchiude il concept della mostra orientata sulla trans-disciplinarieta' che accorpa le differenti ricerche degli artisti in mostra e rimanda sia alla condizione di transito e di transcodificazione dei linguaggi, sia alla condizione transitoria residenziale degli autori. In mostra video, installazioni, fotografia, pittura, poesia, progettazione architettonica.
A cura di Teresa Macri'
Venerdì 25 giugno 2010 alle ore 19 alla Real Academia de España a Roma si inaugura TRANSIT, la mostra di fine residenza dei borsisti spagnoli, anno 2009/2010, curata da Teresa Macrì. L’esposizione multimediale si snoda in un percorso che va dalle sale espositive al cortile, attraversando le terrazze dell’Accademia, fino a raggiungere il colonnato dell’attiguo Tempietto del Bramante con site-specific realizzati ad hoc.
Il titolo TRANSIT racchiude il concept della mostra orientata sulla trans-disciplinarietà che accorpa le differenti ricerche dei borsisti e rimanda sia alla condizione di transito e di transcodificazione dei linguaggi sia alla condizione transitoria residenziale degli artisti. Film, video, installazioni, fotografia, pittura, poesia, progettazione architettonica si inseriscono nell’estasiante paesaggio degli spazi della Real Academia de España in un incrocio multimediale. L’idea curatoriale, infatti, è quella di evidenziare la potenzialità del transactor e innestare un crossing disciplinare e di interventi relazionali tra gli artisti stessi, tra artisti e contesto territoriale, tra essere e desiderio, tra identità molteplici, tra memoria e utopia.
Santiago Morilla realizza un site-specific dipingendo sul pavimento del terrazzo un personaggio fantasmatico e dai tratti cartooneschi, tra il divino e l’umano, che allude alla figura di San Francesco, passato dal convento adiacente, e agli “Uccellacci e Uccellini” di Pier Paolo Pasolini. Il regista Jose Cabrera Betancort, presenta un loop di corti in 35 millimetri e video digitali e una video-installazione sul colonnato del Tempietto del Bramante dedicata a Beatrice Cenci, “fantasma” del luogo secondo la leggenda.
Avelino Sala Calvo che indaga sui significati comunicativi della simbologia del potere, realizza un site-specific sulla facciata dell’Accademia con slogan che rimandano all’era fascista in analogia al potere franchista. Francisco Villar e Jaime Conde-Salazar concepiscono un lavoro congiunto che, pur fissando i temi e le forme delle singole ricerche, si pone oltre il concetto dell’autorialità dell’opera e in linea con un’estetica della relazione. María Vallina intende dimostrare quanto possa mutare la prospettiva di un oggetto cambiando la sua medialità, modulandosi dalla pittura al disegno.
La foto-installazione di Juan Fabuel racconta quanto la materialità possa trasformare il significato dell’immagine fotografica.
Amaya Bombín Rodríguez interagisce con lo spettatore che diviene elemento significante delle sue immagini che traslano dal testo scritto al corpo dello spettatore-attore che lo “interpreta”. Il ciclo fotografico di Yolanda del Amo mostra come l’immagine possa “artefare” la realtà delle cose.
In mostra anche gli interventi dei teorici Nieves Soriano Nieto e Noemi de Haro García, del poeta Miguel Ángel Curiel Núñez e degli architetti Lola Montalvo, Mireia Barnadas i Ribas e José Antonio Flores Soto. Artista, quest’ultimo, che realizza un site-specific nel chiostro trasformandolo in una sorta di hortus conclusus.
Ufficio Stampa Raer
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Inaugurazione Venerdì 25 giugno 2010 alle ore 19
Reale Accademia di Spagna
piazza San Pietro in Montorio, 3 - Roma
Orario: Martedì-Domenica ore 10-19. Lunedì chiuso
Ingresso libero