Esiste un luogo neutro? Un «cubo bianco» ideale? Il significato cresce a strati e si modifica nel corso del tempo. Lo spazio e' impregnato dalla storia, dalla cultura e dalla religione. A Como, la chiesa di San Pietro in Atrio mantiene un ricordo della sua aura dopo il mutamento verso un uso laico. Annotazioni viandanti riflette il significato dello spazio architettonico e storico in particolare.... A cura di Antonio D'Avossa.
Annotazioni viandanti
Mostra a cura di Antonio d'Avossa
San Pietro in Atrio > Via Odescalchi > Como
Vernissage 3 settembre 2002 > h 18.30
Finissage 21 settembre 2002 > h 18.30
Martedì-Domenica h 15-19 > Fino al 22 settembre 2002
Esiste un luogo neutro? Un «cubo bianco» ideale? Il significato cresce a
strati e si modifica nel corso del tempo.
Lo spazio è impregnato dalla
storia, dalla cultura e dalla religione.
A Como, la chiesa di San Pietro in Atrio mantiene un ricordo della sua aura
dopo il mutamento verso un uso laico. «Annotazioni viandanti» riflette il
significato dello spazio architettonico e storico in particolare, e della
città circostante in generale.
Avvolto dalla pittura monocroma, lo spettatore svincola idealmente lo
sguardo verso gli antichi affreschi. Le scritte portano ai pensieri e alle
impressioni di Alessandro Volta viandante che attraversa il Gottardo a piedi
per arrivare a Zurigo (Viaggio in Svizzera, 1777).
Si tratta del percorso al
contrario di quello svolto 220 anni dopo dall¹artista.
Nello spazio centrale si confrontano impressioni di interni di un palazzo
voltiano con realtà contemporanee, tracce visive di una cronista del 2000:
architetture, strade e paesaggi dalla Polonia a Bergamo, da Piacenza a
Berlino.
Con la leggerezza dell'annotazione, con la fuggevole sensibilitÃ
del viandante, alla continua ricerca del «Da dove veniamo, dove stiamo
andando».
Con il patrocinio di
Comune di Como
Assessorato alla Cultura
Catalogo Skira
Con il sostegno di Pro Helvetia
> Imago mia
La fotografia e il video d'artista tra
concettualismo e intuizione > presentazione e autorappresentazione >
pubblico e privato
Conferenza il 10 settembre 2002 > h 18 > Centro Culturale Svizzero CCS
> Via
Politecnico 1/3 > Milano
La presenza sempre più frequente dell¹immagine fotografica e del video nella
recente pratica artistica impone una profonda riflessione sul rapporto che
si istituisce tra presentazione e autorappresentazione. La fotografia e il
video d¹artista, muovendosi tra concettualismo e intuizione, partecipano
alla vita pubblica e privata.
Gli interventi indagano su quei nodi che determinano l¹immagine e le sue
modalità di percezione, dal progetto
all¹opera.
L¹entrata in scena delle tecniche digitali ha promosso uno sviluppo in
termini planetari della fotografia e del video, come hanno dimostrato le
grandi esposizioni internazionali degli ultimi anni. La serata vuole essere
uno stimolo di riflessione su questi luoghi dell¹immagine contemporanea.
Partecipano:
Antonio d¹Avossa, docente all'Accademia di Brera, Milano (I)
> Paola di
Bello, artista, docente all¹Accademia Carrara, Bergamo (I)
> Paolo Bianchi,
critico e curatore indipendente (CH)
> Barbara Fässler, artista, docente
all¹Accademia Carrara di Bergamo (CH/I)
> Claudio Marra, docente
all¹Università di Bologna (I)
> Annelies Strba, artista (CH).
Per informazioni:
CCS Centro Culturale Svizzero, Domenico Lucchini, T 02 76 01 61 18;
ccsphmi@tin.it
Antonio d'Avossa, T/F 0322 58 92 61; adavossa@libero.it
Barbara Fässler 349 26 911 59; barbara.faessler@iol.it