Summertime si inserisce nell'ambito degli interventi per gli spazi pubblici di Elisa Vladilo, che attraverso l'uso del colore, crea delle animazioni in luoghi pubblici. Il progetto interviene nella zona pedonale del Borgo Teresiano di Trieste, in Via Dante e in Via Genova, inserendo tre elementi che appartengono al mondo della natura, le rotoballe di paglia.
Il progetto Summertime, ideato da Elisa Vladilo, è realizzato dall’Associazione di Trieste San Michele 11 uno spazio per l’Architettura, in coorganizzazione con il Comune di Trieste - Assessorato allo Sviluppo Economico e Turismo, con il contributo della Fondazione CRTrieste.
La sonorizzazione è realizzata da Giulio Budini. Hanno contribuito alla realizzazione: ERSA, cooperativa agraria sperimentale di Marianis (UD) - SANDTEX, colorificio (TS) - GUITTO, video (TS) - Sorveglianza Diurna e Notturna (TS) - Consorzio Agrario Friulano di Basiliano (UD).
Summertime si inserisce nell’ambito degli interventi per gli spazi pubblici di Elisa Vladilo, che attraverso l’uso del colore, crea delle animazioni nei luoghi che tutti frequentiamo quotidianamente. Il colore, a volte è usato come pittura, a volte è supportato da materiali vari determinati dalle specificità dei luoghi (es: feltro, pannolenci, stoffe, luci). La gamma dei colori è sempre tra aranci, rosa, gialli, a volte azzurro e verde, in toni brillanti e gioiosi, al fine di rivitalizzare i luoghi, e trasmettere un senso di positività, allegria, ludicità e spiritualità. (My Favorite Place, MoloAudace, 2007)
Summertime, è un progetto che festeggia il sentimento dell’estate, lo spirito del momento di svago e spensieratezza che caratterizza questo momento, intervenendo nella zona pedonale del Borgo Teresiano di Trieste, in Via Dante e in Via Genova.
Una zona dai palazzi particolarmente interessanti e belli del periodo absurgico, e di recente ripavimentata, uno scenario ricco e austero nello stesso tempo, dai toni bianchi e grigi; questi gli elementi che hanno determinato la scelta di questa area. Una zona molto frequentata, che si attraversa a piedi.
L’idea di inserire in questo ambito tre elementi che invece appartengono solitamente al mondo della natura, cioè le rotoballe di paglia, è proprio per creare uno spiazzamento, per portare in città alcuni elementi naturali, che in realtà solitamente non sono particolarmente presenti. E’ interessante e curioso il contrasto che si crea tra questi elementi naturali con la dimensione urbana, austera degli edifici austriaci.
Il tutto è evidenziato dal fatto che le rotoballe sono colorate; due di arancio e una di rosa, colori assenti nella configurazione urbana e architettonica consueta della zona. L’idea di utilizzare le rotoballe, è sia per il fatto che è un elemento della natura, e sia perché sono legate all’estate; penso che nell’immaginario collettivo, la visione delle rotoballe nei campi verdeggianti estivi, abbiano il sapore dell’estate.
Per sottolineare questo aspetto, alla presenza delle rotoballe colorate è abbinata la canzone Summertime di George Gershwin, compositore americano dei primi 900, di origini ebre russe. La canzone, ispirata da una ninna nanna ucraina, appartiene all’opera Porgy and Bess, composta nel 1935, nell’intento di creare uno spiritual nello stile della musica folk afroamericana; un’opera considerata tuttora una grande innovazione sia nel campo musicale, che attraversa il mondo classico, popolare e jazz e anche per il tema di cui tratta.
Nell’installazione di Via Dante e Via Genova, vengono proposte 30 versioni di diversi autori, tra cui Dizzie Gillespie, Billie Holliday, Angelique Kidjo, Janis Joplin, e vari altri.
Le tre rotoballe sono dislocate a distanza una dall’altra, inserendosi nel percorso dei passanti, presentandosi come un elemento di sorpresa lungo il tragitto. La scelta di utilizzarne solo tre e ben distanziate, rientra nell’idea di un intervento non invasivo dell’ambiente, che cerca un dialogo, creando una dimensione di intimità con la persona, distaccandosi dall’idea di monumentalità. Anche la musica è trasmessa con un volume moderato, per consentire una fruiblità ravvicinata della persona, creando una dimensione “a tu per tu”, dove ognuno può lasciare affiorare le personali evocazioni che gli elementi visivi e musicali possono suscitare. Un incontro a sopresa, anche per i passanti più affrettati e distratti, che possono comunque nel loro veloce transito, captare una sensazione di fresca giocosità, che si ritrovano magari a ricordare successivamente.
Inaugurazione 25 giugno 2010
Via Dante e via Genova, Trieste
installazioni sempre visibili