L'istallazione 'Sospesi' e' composta da trenta figure umane di terracotta che pendono verso il basso. Al centro del percorso creativo di Giannelli c'e' l'uomo, ingranaggio basilare della societa', ed il suo muoversi meccanicamente in scenari industriali e cibernetici.
Piccole figure umane, bipedi che pendono verso il basso: i loro corpi sono in allerta, reattivi, pronti. L’espressività, i movimenti e le tensioni di queste figure che sembrano giocare nell’aria avvertono invece il pericolo, l’incertezza e il dubbio del domani. L’istallazione “Sospesi” di Emanuele Giannelli, composta da trenta figure umane di terracotta, sarà presentata per la prima volta, dal 14 agosto al 5 settembre, nella Sala delle Grasce del complesso di Sant’Agostino. Un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.
Al centro del percorso creativo di Giannelli c’è l’uomo, ingranaggio basilare della nostra società, ed il suo muoversi meccanicamente in scenari industriali e cibernetici che ricordano i romanzi di fantascienza di Roy Bradbury e Philip K. Dyck. Con queste figure sospese l’artista trasmette l’idea di precarietà, il senso d’instabilità della società contemporanea; esseri umani sull’orlo dello smarrimento che ricreano il disorientamento e la perdita di punti di riferimento del nostro tempo. Sono sospesi sì, ma forti e coscienti del proprio momento; una scossa di adrenalina scorre lungo i loro corpi.
Emanuele Giannelli, artista poliedrico, ha sperimentato molti materiali, da quelli di recupero al gesso, dal bronzo alla resina. Per questa sua installazione ha scelto la terracotta, più consona per modellare i suoi corpi sospesi.
“Sospesi” ci presenta una profonda riflessione sulla nostra condizione di umani appesi ad un filo che ci lega indissolubilmente al destino.
Emanuele Giannelli nasce a Roma nel 1962. Nel 1981 si trasferisce in Toscana dove si diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel suo lavoro ha espresso contenuti che vanno dalla pop art all’industriale, ripetizioni seriali in cui l’uomo ha comunque il suo centro. In seguito la sua ricerca artistica si indirizza verso la cultura cibernetica: visioni aeree di città industriali, scenari alla Philip K. Dick nei quali l’uomo è costretto continuamente a ridiscutere il proprio ruolo e la sua stessa esistenza. I materiali da lui prediletti sono spesso oggetti di recupero: scarti di una società industriale e consumistica. Lavora, inoltre, gesso, resina, bronzo, terracotta. Ha tenuto numerose mostre personali e collettive sia in Italia, sia all’estero, tra le più recenti: “I luoghi dell’utopia” Palazzo Borbone a Viareggio nel 2008; MXM Arte a Pietrasanta, Klang Palazzo Paolina a Viareggio, “Korf Arte avanzata” al Camec di La Spezia, nel 2009.
Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
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Inaugurazione sabato 14 agosto, 19
Chiostro Sant’Agostino, Sala delle Grasce
via S. Agostino, Pietrasanta
Orario: ore 18 - 24; chiuso il lunedì
Ingresso libero