Museo di arte moderna e contemporanea - MART
Rovereto (TN)
corso Bettini, 43
0464 438887 FAX 0464 430827
WEB
Due Mostre
dal 22/9/2010 al 26/2/2011
mar-dom 10 - 18, ven 10 - 21, lun chiuso

Segnalato da

Flavia Fossa Margutti




 
calendario eventi  :: 




22/9/2010

Due Mostre

Museo di arte moderna e contemporanea - MART, Rovereto (TN)

Mario Botta. Architetture 1960-2010 e' un progetto espositivo curato dallo stesso architetto, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, che documenta le opere piu' significative realizzate da Botta in tanti anni di fortunata attivita' professionale: dalle prime case unifamiliari, ai grandi progetti pubblici realizzati in tutto il mondo. In mostra oltre 90 progetti documentati con schizzi e modelli originali, fotografie e documenti inediti. Con la mostra 'The Panza Collection. Conceptual Art', il Mart rende omaggio ad uno dei piu' grandi collezionisti internazionali del secondo dopoguerra, di recente scomparso: Giuseppe Panza di Biumo. Sono esposte circa 60 opere di artisti come Robert Barry, Jan Dibbets, Hamish Fulton, Robert Irwin, Joseph Kosuth, Lawrence Weiner, Sol LeWitt, Ian Wilson, Peter Wegner e tanti altri. La mostra, programmata e progettata da Gabriella Belli insieme a Giuseppe Panza nel 2008, sara' allestita nella sua formulazione originale.


comunicato stampa

Mario Botta. Architetture 1960-2010
Direzione scientifica di Gabriella Belli
Progetto mostra e allestimento: Studio Mario Botta, Lugano
Curatore tecnico: Elisabetta Barisoni (Mart); Paola Pellandini (Studio Botta)

A quasi otto anni dall’inaugurazione della grande sede del Mart a Rovereto, la cui nuova e accogliente architettura ha ospitato un’intensa serie di stagioni espositive, il museo rende omaggio al suo ideatore, l’architetto Mario Botta, autore del progetto, realizzato con la collaborazione dell’ingegnere Giulio Andreolli.

Mario Botta. Architetture 1960-2010 è un progetto espositivo curato dallo stesso architetto, con la direzione scientifica di Gabriella Belli. Sarà in mostra al Mart di Rovereto dal 25 settembre 2010 al 23 gennaio 2011.

La mostra documenta le opere più significative realizzate da Mario Botta, nato a Mendrisio nel 1943 e laureato a Venezia, in tanti anni di fortunata attività professionale: dalle prime case unifamiliari, originali espressioni della scuola ticinese, fino ai grandi edifici pubblici, biblioteche, teatri, musei, chiese e sinagoghe, realizzati in tutto il mondo.
Sono presentati oltre 90 progetti, tutti realizzati, documentati con schizzi e modelli originali, fotografie e documenti inediti.

L’esposizione si articola in 12 sezioni: La prima di esse intitolata “Incontri” è una sorta di spazio introduttivo costituito da suggestioni e memorie di artisti e opere, di personaggi della cultura e della musica che hanno lasciato un segno profondo nella formazione dell’uomo e dell’architetto.

Le altre sezioni, intitolate Abitare, Luoghi di lavoro, Scuole, biblioteche e tempo libero, Ricuciture urbane, Musei, Teatri, Spazi del Sacro, Interni, ripercorrono invece il personale percorso progettuale che ha portato Mario Botta a cimentarsi con tutte le tipologie edilizie. Da segnalare in particolare le emozionanti documentazioni dei progetti per il Museo Tinguely di Basilea, per il MoMA di San Francisco, per il Centro Dürrenmatt di Neuchâtel, per il restauro della Scala di Milano e, naturalmente, per lo stesso Mart di Rovereto.

Le ultime sezioni sono dedicate alle creazioni di Mario Botta nell’ambito di Allestimenti, Scenografie e Design: dalle fortunate sedie realizzate all’inizio degli anni Ottanta per Alias, alle lampade tra cui la “Shogun” commercializzata da Artemide a partire dal 1985, al recente “Tavolo per Cleto Munari”.

L’itinerario architettonico di Mario Botta, che trova le proprie origini nell’interpretazione della tradizione del Movimento Moderno e prosegue negli anni senza cedimenti su questa linea, si configura oggi come “ragione critica” rispetto alla fragilità dei modelli e delle mode offerte dalla globalizzazione. Nel suo studio di Lugano, l’architetto ticinese progetta edifici che trovano la propria ragione d’essere nella consapevolezza di interpretare la sensibilità della cultura contemporanea e nel contempo evocare quel territorio di storia e di memoria che costituisce il vero patrimonio dell’identità dell’architettura europea. “Il tessuto della memoria – scrive Botta nel testo del catalogo che accompagna la mostra – è una realtà viva che ci coinvolge come la filosofia o la storia dell’arte”.

Un atteggiamento, quello dell’architetto ticinese, che non va confuso con un cedimento alla nostalgia: presente e passato convivono dentro il suo linguaggio figurativo, fatto di geometrie e materiali. Mario Botta è perfettamente consapevole della necessità di doversi confrontare con la complessità e la frenesia del contemporaneo: “[il mio] obiettivo è quello di offrire uno spazio dove l’uomo possa sentirsi protagonista nel silenzio della propria solitudine e, nel contempo, partecipe di un rito collettivo. È proprio dentro la complessità e la rapidità delle attuali trasformazioni che l’architetto è chiamato a elaborare queste nuove risposte progettuali.”
L’architettura di Botta ritrova una vocazione primitiva di forma essenziale che modella lo spazio di vita dell’uomo e che, rispettando le funzioni alle quali deve rispondere, aspira ad offrire inedite emozioni.

La mostra sarà esposta poi, dal 1 aprile al 28 agosto 2011, nella prestigiosa sede svizzera, partners del Mart nel progetto, Centre Dürrenmatt di Neuchâtel.

Incontro pubblico con Mario Botta in occasione di Educa
La terza edizione di Educa, l’incontro nazionale sull’educazione che si tiene a Rovereto dal 23 al 26 settembre 2010, sarà la cornice per un incontro pubblico con Mario Botta.
Alla discussione, che si svolgerà venerdì 24 settembre alle 16 all’Auditorium Melotti, di fronte all’ingresso del Mart, parteciperanno anche Gabriella Belli, Aldo Colonetti, Paolo Crepet, Gillo Dorfles, con la moderazione di Federico Bucci.

Progetto mostra e allestimento: Studio Mario Botta, Lugano

Catalogo edito da Silvana Editoriale
Saggi in catalogo Carlo Bertelli, Gabriele Cappellato, Alessandra Coppa, Benedetto Gravagnuolo, Giuliano Gresleri, Jacques Gubler, Roman Hollenstein, Diego Peverelli, Lionello Puppi, Anne-Marie Werner

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The Panza Collection. Conceptual Art
Progetto di Giuseppe Panza di Biumo, a cura di Gabriella Belli

Con la mostra The Panza Collection. Conceptual Art, il Mart rende omaggio ad uno dei più grandi collezionisti internazionali del secondo dopoguerra, di recente scomparso: Giuseppe Panza di Biumo, grande sostenitore del Mart fino dalla metà degli anni Novanta, e tra i primi collezionisti ad aver concesso parte del loro patrimonio in deposito a lungo termine al nostro Museo.

La mostra, programmata e progettata da Gabriella Belli insieme a Giuseppe Panza nel 2008, vedrà la luce nella formulazione originale pensata dallo stesso collezionista, che, come è noto a coloro che hanno avuto l'onore di lavorare con lui, ha sempre progettato fin nei minimi dettagli tutte le esposizioni dedicate ai lavori della sua vastissima collezione. L’idea di una mostra che avesse come oggetto le opere di arte concettuale presenti nella sua collezione, è nata dall'esigenza – con lui condivisa – di ripensare al deposito a lungo termine attualmente presente in museo, selezionando alcune nuove opere, con particolare riferimento all'arte concettuale, tendenza più che mai attuale.

Il progetto è dunque maturato nell'arco di alcuni anni e oggi il Mart è in grado di presentare per la prima volta in Italia una selezione davvero straordinaria di lavori prodotti da autori di primaria importanza, tutti ordinati e selezionati dall'intuito profetico di Giuseppe Panza.

Saranno esposte circa sessanta opere di artisti di fama internazionale, come Robert Barry, Hanne Darboven, Jan Dibbets, Hamish Fulton, Robert Irwin, Joseph Kosuth, Lawrence Weiner, Sol LeWitt, David Tremlett, Franco Vimercati, Ian Wilson, Peter Wegner.
Il conte Panza iniziò ad acquistare arte concettuale nel 1969, con una svolta rispetto al decennio precedente, in cui si era avvicinato all’espressionismo astratto e alla Pop Art. Giuseppe Panza fu attratto in modo totalizzante dalla “ricerca dell’essenziale” propria del Minimalismo e dei suoi esiti concettuali successivi.

"Non è un’arte ostica o scopertamente intellettualistica – scriveva Panza – riguarda la vita quotidiana”. Un’affermazione che, negli anni Sessanta, poteva lasciare sconcertati, ma che il collezionista ha difeso con grande coerenza.
Come nota acutamente Evelyn C. Hankins nel suo saggio in catalogo, “la predilezione minimalista per le forme ridotte e per la ripetizione derivava non da interessi puramente formali ma da un nuovo rispetto per il ruolo della matematica e della logica nella pratica creativa".

Un clima intellettuale, questo, perfettamente compreso da Panza, che giudicava il pensiero “la più alta delle attività umane.” Il suo fu un atto di coraggio che ha permesso non solo la conservazione, ma spesso anche la creazione di nuove opere da parte di artisti che, a quarant’anni di distanza, sono considerati protagonisti esemplari di una stagione di grande creatività e innovazione.
Gli artisti selezionati per “The Panza Collection. Conceptual Art”, pur tra notevoli differenze condividono una caratteristica fondamentale: si sono opposti alle categorie tradizionali di pittura e scultura e hanno proposto una definizione di arte molto più ampia; dalle opere concettuali che privilegiano l’idea rispetto alla creazione di oggetti, alle grandi installazioni che sfidavano le concezioni convenzionali sulla percezione, e mettevano in discussione il confine tra un’opera d’arte e l’ambiente che la circonda.

Informazioni e prenotazioni
numero verde 800 397 760

Comunicazione
Responsabile: Flavia Fossa Margutti
Ufficio stampa:
Luca Melchionna 0464.454127 cel 320 4303487 press@mart.trento.it
Clementina Rizzi 0464.454124 cel. 338 6512683 press@mart.trento.it

Il Mart ringrazia:
Provincia autonoma di Trento - Assessorato alla Cultura
Comune di Trento
Comune di Rovereto

In partnership con:
UniCredit
Casa del Vino della Vallagarina

Partner tecnici:
Cartiere del Garda
Trentino S.p.a.

Per le attività didattiche:
Casse Rurali Trentine

Immagine: Jan Dibbets Sea/Horizon, 1971 The Panza Collection 15 fotografie a colori su alluminio, 3 pannelli di 19x115cm © Foto A.Zambianchi - Simply.it, Milano

Conferenza stampa di presentazione delle mostre Giovedì 23 settembre ore 12.00
Inaugurazione ufficiale Venerdì 24 settembre ore 18

MartRovereto
Corso Bettini, 43, Rovereto (TN)
Orari: mar. – dom. 10.00 - 18.00, ven. 10.00 - 21.00, lunedì chiuso
Biglietti: intero 10, ridotto 7
gratuito fino a 18 anni e sopra i 65
scolaresche: euro 1 per studente
biglietto famiglia (valido per tutti i componenti di un nucleo famigliare): euro 20
gratuito per gli Amici del Museo

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