Michele Bazzana
Eva Cenghiaro
Elisa Strinna
Michelangelo Consani
Bright Ugochukwu Eke
Ettore Favini
Vadim Fishkin
Christiane Lohr
Roberto Mascella
Giovanni Morbin
Andrea Nacciarriti
Nikola Uzunovski
Michael Sailstorfer
Sculture e interventi installativi scarni e sottili definiscono gli ambienti che ospitano la mostra tramite strutture semplici ed essenziali, simboli di un nulla, di un vuoto che non si contrappone al pieno. Il titolo scelto per questa esposizione gioca sull'ambiguita' di significato del termine inglese matter (materia/problema). Qual e' il problema? La domanda contiene la risposta: la materia.
a cura di Fuoriscala
in collaborazione con Amia SpA, Comune di Verona e Provincia di Verona
La mostra d'arte contemporanea allestita presso le sale espositive del Piano Nobile del Palazzo della Gran Guardia, riunisce importanti opere di artisti italiani e internazionali: Michele Bazzana, Eva Cenghiaro & Elisa Strinna, Michelangelo Consani, Bright Ugochukwu Eke, Ettore Favini, Vadim Fishkin, Christiane Löhr, Roberto Mascella, Giovanni Morbin, Andrea Nacciarriti, Nikola Uzunovski, Michael Sailstorfer.
What's the matter? Il titolo scelto per questa esposizione gioca sull'ambiguità di significato del termine inglese matter (materia/problema). Qual è il problema? La domanda contiene la risposta: la materia. Da un lato emerge la richiesta provocatoria di un ipotetico e distratto spettatore che, chiedendosi quale sia la questione, svela la propria incapacità nel riconoscere le problematiche ambientali di fronte alle quali è chiamato a rispondere, anche personalmente, col proprio comportamento; dall’altro la mostra sollecita lo spettatore a interrogarsi su quale sia il ruolo della materia e cosa questa rappresenti rispetto alla crisi ecologico-culturale che la società sta attraversando. What’s the Matter? affronta, infatti, il problema della produzione in eccesso, dello spreco, dell’accumulo e del suo riversarsi incontrollato nell’ambiente soffermandosi sulla relazione imprescindibile che intercorre tra il contenuto e il suo contenitore.
Sculture e interventi installativi scarni e sottili, definiscono gli ambienti che ospitano la mostra tramite strutture semplici ed essenziali, simboli di un nulla, di un vuoto che non si contrappone al pieno, che lasciando spazio alla riflessione, all’intuizione e allo stupore, educano e allenano l’anima a sottrarsi alla dittatura di un mondo che ci ammobilia e che si riversa nello spreco. La scultura, intesa nel senso più ampio del termine, svincolata dal limite dell' idea di oggetto, si inserisce nello spazio coinvolgendo lo spettatore entro una dimensione rarefatta, sospesa, delimitata soltanto dall'esile consistenza fisica dei dettagli strutturali che la contengono. L'opera si trasforma sostanzialmente in conduttore di immaterialità, in una sorta di estensione oltre i limiti fisici del sensibile. I materiali utilizzati per la realizzazione delle installazioni diventano strumenti per la propagazione di suoni, vibrazioni, rumori, micro spostamenti invisibili di altrettante particelle microscopiche, supporti per la trasmissione e la comunicazione di pensieri, idee, concetti.
Immagine: Giovanni Morbin, Scultura Sociale, 2003. Courtesy Artericambi
Inaugurazione 11 settembre ore 18.30
performance di Roberto Mascella
Palazzo della Gran Guardia
Piazza Bra, Verona
Tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 22
Ingresso libero