'Produzione di immagini' riunisce opere emblematiche del percorso artistico di Sandri, basato sull'uso sperimentale dell'impronta diretta su carta fotosensibile. La mostra, a cura di Eva Fabbris, ha il suo fulcro nell'opera Garage, nella quale si producono gli Autoritratti di tempi lunghi. Chi si affaccia verso l'interno del box viene ripreso da una telecamera e la sua immagine viene proiettata sulla parete di fondo.
L’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza inaugura sabato 18 settembre, alle ore 18,30, al LAMeC (Basilica Palladiana) la mostra di Fabio Sandri “Produzione di immagini”, che riunisce una serie di opere emblematiche del suo percorso artistico recente, basato sull’uso sperimentale dell’impronta diretta su carta fotosensibile. Questo supporto che reagisce alla luce, viene utilizzato come un elemento bidimensionale che registra in modo meccanico e automatico presenze e forme dello spazio tridimensionale e permette anche di dare forma allo scorrere del tempo.
L’artista ha iniziato questo percorso usando con modalità originali il fotogramma, tecnica già sperimentata nelle arti visive a partire dalle Avanguardie primo-novecentesche (in particolare da Man Ray e Lazslo Moholy-Nagy), nella quale le immagini vengono fissate senza l'impiego di una macchina fotografica: nel caso di Sandri, sono intere stanze abitative a venire registrate e riprodotte. Un’altra serie di lavori mostra i risultati dell’esposizione continua della carta fotografica alla luce naturale dell’ambiente e al fascio di luce più intensa di una videoproiezione.
La mostra, a cura di Eva Fabbris, ha il suo fulcro nell’opera-dispositivo Garage, una “nicchia d’ombra” nella quale si producono gli Autoritratti di tempi lunghi. Chi si affaccia verso l’interno del box viene ripreso da una telecamera e la sua immagine viene proiettata in tempo reale sulla parete di fondo, che è ricoperta parzialmente di carta fotosensibile. Grazie all’intensità luminosa della proiezione, quest’immagine si registra sulla carta: gli Autoritratti di tempi lunghi esposti in mostra sono stati realizzati nella primavera e estate del 2010 e ritraggono l’artista stesso e i visitatori del suo studio, ai quali Sandri ha chiesto di stare in posa sulla soglia del Garage per un minimo di quindici minuti. Nel corso della mostra si produrranno nuovi ritratti del pubblico, che avrà così la possibilità di fare in prima persona l’esperienza di un tempo lungo trascorso in una situazione di stasi, durante il quale “cerca” e forma una propria immagine.
Per questa occasione è stato prodotto un catalogo con testi di Tim Otto Roth ed Eva Fabbris.
Fabio Sandri è nato a Valdagno (Vicenza) nel 1964 e vive a Brogliano. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia; nel 1988 ha tenuto la sua prima mostra personale intitolata Luoghi. Dal 1991 al 1996 ha collaborato alla programmazione del laboratorio “Otttomat” di Montecchio Maggiore (Vicenza); insegna al Liceo Artistico “U. Boccioni” di Valdagno. Ha esposto il suo lavoro in Italia, Slovenia, Cekia e Gran Bretagna, di recente ha partecipato a Fotografia Europea 2009, tenuto mostre presso Exitarte di Vittorio Veneto e la Galleria Artericambi di Verona ed è stato presente in collettive presso l’Istituto di Cultura Italiana a Berlino, il Kurpfalzischmuseum di Heidelberg, la Kettle’s Yard dell’University of Cambridge.
La mosra e' realizzata con il sostegno di Regione Veneto, Aim e Gemmo Spa
Inaugurazione 18 Settembre 2010, ore 18.30
LAMeC (Basilica Palladiana)
Piazza dei Signori - Vicenza
Orario: martedì - domenica, 10.30 - 13 e 15 - 19
ingresso libero