Biblioteca dell'Accademia di Brera
Milano
via Brera, 28
02 86461929 FAX 02 86403643
WEB
Omaggio a Mario Di Iorio
dal 21/9/2010 al 22/10/2010
lunedi' - giovedi' 9-17, venerdi' 9.30-15

Segnalato da

Max Bortolotti



approfondimenti

Mario Di Iorio



 
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21/9/2010

Omaggio a Mario Di Iorio

Biblioteca dell'Accademia di Brera , Milano

Opere su carta 1982-1999. La mostra propone una sintesi delle ricerche sul segno e sul colore che portano il giovane artista ad assimilare diversi riferimenti della pittura del secondo '900.


comunicato stampa

A poco più di dieci anni dalla sua prematura scomparsa l’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla figura di Mario Di Iorio (Tarvisio 1958- Gorizia 1999) con una mostra di opere su carta che documentano le fasi significative del suo percorso pittorico. Formatosi presso l’Istituto d’Arte di Gorizia, l’artista frequenta dal 1982 al 1986 l’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Emilio Vedova. Conclusi gli studi inizia l’insegnamento a Venezia per assumere il ruolo di assistente presso una delle cattedre di Pittura dell’Accademia di Brera, dove insegna dal 1989 al 1999.

Dopo l’esauriente esposizione in diverse sedi istituzionali promossa nel 2009 dai Musei Provinciali di Gorizia questa mostra propone una sintesi delle ricerche sul segno e sul colore che portano il giovane artista ad assimilare diversi riferimenti alla pittura del secondo ‘900 (da Kline a De Kooning, da Still a Hofmann, da Tapies a Bacon). Sul finire degli anni Ottanta Di Iorio inizia infatti ad esplorare l’essenza del visibile passando dalla geometria al puro gesto, dalle trame rigorose ai vortici spaziali, dall’atto premeditato del dipingere alla sua liberazione emotiva.

Entro queste polarità ambivalenti l’artista esprime “l’istinto di darsi in modo totale alla pittura”, mescolando memorie figurali, frammenti autobiografici, codici astratti, percorsi interiori e mentali che sorreggono il suo instancabile desiderio di indagare il processo primario dei segni e dei colori. Parallelamente alle grandi tele si pone in modo non meno efficace la qualità disegnativa delle carte dove pastello, grafite, carboncino, inchiostro, biro, pennarello e altre soluzioni grafiche inventano tragitti del segno e vibrazioni cromatiche che si aprono verso ulteriori orizzonti di senso. Il carattere gestuale della pittura si accresce nel corso degli anni Novanta attraverso stati d’animo che si trasformano in ritmi spezzati, segni in libertà, equilibri instabili, disgregazioni della forma. A questa inquietudine creativa va commisurata l’identità di Mario Di Iorio e il sogno purtroppo interrotto della sua pittura “efficace, semplice, senza inutili orpelli, senza l’artificio nel cercare di stupire tecnicamente”. La mostra è organizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Gorizia. Un ringraziamento alla famiglia Di Iorio e a Francesca Agostinelli che ha coordinato la scelta delle opere.

Inaugurazione 22 settembre ore 18

Biblioteca dell’Accademia di Brera
via Brera, 28 - Milano
Orari: da lunedì a giovedì 9.00 – 17.00 venerdì 9.30 – 15.00
Ingresso libero

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