Simulacrum and Hyperbole. L'artista crea prodotti immaginari e li propone come impostori di un contenzioso commerciale. 7 spot commerciali di 60 secondi per ipotetici unguenti, ed elisir desiderati sono messi in onda dalle mura di una sala d'attesa, riprodotta nello spazio della galleria. Esposte inoltre 12 stampe fotografiche di varie dimensioni.
Imbevuti di glamour ed irriverenza, strozzati in visioni immaginarie, 7 spot commerciali di 60 secondi per ipotetici unguenti ed elisir desiderati sono messi in onda dalle mura di una sala d’attesa riprodotta nello spazio della galleria. L’artista crea prodotti immaginari e li propone come impostori di un contenzioso commerciale.
C’e’ discordanza tra quello che esiste in televisione e quello che e’ stato qui creato, essendo la prospettiva dell’artista non familiare con il mondo televisivo che lei stessa commenta. L’esperienza di cultura televisiva di Jebb e’ sempre stata limitata a brevi e sporadiche visioni, nonostante il fatto che lei stessa abbia effettivamente diretto spot commerciali per brands internazionali.
Assume attrici da Oscar e celebrita’ che stanno al suo gioco pronunciando dichiarazioni assurde e promesse fantasmagoriche. Life Eraser, interpretato da Tilda Swinton, propone una crema che inibisce la storia narrata dalle rughe sul viso. In My Perfect Bottom, Kyle Minogue presenta la possibilita’ di ottenere perfezione posteriore. Arielle Dombasle cade in oblio e credulita’ naif dopo aver applicato la cipria Trouble in Paradise, dal potere trasformativo. In queste opere, realizzate con risorse economiche limitate ed una troupe di sole due persone, le attrici interpretano i loro ruoli con estrema serieta’ come avrebbero fatto per qualsiasi altra produzione, svelando il misticismo legato alla pubblicita’ contemporanea dei beni di lusso.
Altre star del casting di Jebb sono Kristin Scott Thomas, Isabelle Townsend, Betony Vernon e Florence Thomassin. In mostra 7 video che le rappresentano e 12 stampe fotografiche di varie dimensioni.
Katerina Jebb (1962-), inglese, vive e lavora a Parigi. Autodidatta, lavora con medium diversi, Jebb esplora il corpo umano e la sua rappresentazione, si interroga sul sesso e l’identita’, disumanizza il reale e umanizza l’artificiale. Utilizza scanners, macchine fotocopiatrici industriali, e materiale tecnico fotografico obsoleto, spesso senza intervenire con ritocco digitale ed editing.
Pur rimanendo discretamente fuori dall’ establishment, il lavoro di Jebb e’ stato esposto al Whitney Museum, alla Barbican Art Gallery e alla Hayward Gallery. Lavori recenti sono stati acquisiti per la collezione permanente di Le Musée des Arts Décoratifs, Paris ed il Musée Réattu, Arles.
Immagine: Katerina Jebb, Tilda Swinton for Life Eraser, 2010, Still from Video, courtesy of Gloriamariagallery
Inaugurazione 23 settembre ore 18.30
Gloriamariagallery
via Watt, 32 Milano
Orari: dal Lunedì al Venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 o su appuntamento
Ingresso libero