In mostra i lavori degli ultimi 2 anni dell'artista, oltre a progetti inediti. Lecca lavora con un linguaggio che trae ispirazione dal mondo animale, mettendo in gioco i protagonisti della sua infanzia che nei suoi lavori diventano gli attori di video, foto, installazioni ironiche e talvolta irriverenti.
Il Museo d’Arte della città di Ravenna, dal mese di ottobre fino a gennaio 2011, propone
per il quarto anno consecutivo il progetto espositivo Critica in Arte realizzato in
collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e con il generoso
sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Critica in Arte vuole avere una valenza "militante" promuovendo tre appuntamenti
autunnali, a cadenza mensile, durante i quali un giovane critico presenta il lavoro di un
giovane artista in una mostra monografica allestita negli spazi del MAR. Critica in Arte
intende far luce sulle promesse della critica attualmente attiva in Italia e dedita
specificatamente alle espressioni artistiche delle ultime generazioni.
Coordinati da Claudio Spadoni, direttore del MAR, sono stati invitati a partecipare al
progetto Claudia Casali, critico e curatore del MAR di Ravenna; Camilla Boemio, critico e
curatore; Lorenzo Giusti, critico e curatore del nuovo Centro per l'Arte Contemporanea
EX3 di Firenze.
Il primo appuntamento in calendario è per sabato 2 ottobre alle ore 18.00: verrà
presentato il lavoro di Chiara Lecca (Modigliana, 1977) in una personale curata da
Claudia Casali. L'artista lavora con un linguaggio che trae ispirazione dal mondo animale,
mettendo in gioco i protagonisti della sua infanzia (maiali, agnelli, la natura e la campagna)
che nei suoi lavori diventano gli attori di video, foto, installazioni ironiche e talvolta
irriverenti, sempre attente a ricreare situazioni sottilmente ambigue, rivisitate, tra trompe
l'oeil e ready-made. L'artista ripropone in un percorso a ritroso i lavori degli ultimi due
anni, alcuni appositamente realizzati per la mostra ravennate.
Come scrive la curatrice nel catalogo, "nelle serie Still life e Domestic economy si rimane
incantati dall'atmosfera ovattata da ambiente borghese di un'altra epoca. I mobili, le teche
richiamano la nostra infanzia, quando nelle case delle nonne si trovavano ancora quegli
arredi o quei piccoli vetri incorniciati con la cartolina o la foto ricordo accompagnati da
fiori secchi. L'artista ricostruisce il mood dell'epoca con elementi in tassidermia, giocando
sulla apparenza, sull'inganno della visione poiché solo avvicinandosi alle opere scopriamo la
loro natura...
Così come nei calchi in grès di cervide, suino, ovino e bovino della serie
Garden (2008): perfettamente realizzati, sono nature morte accompagnate da piante grasse,
l'ironia della vita accanto al vissuto. Recentemente l'artista si è misurata con l'idea di far
rivivere gli animali attraverso le loro pelli, utilizzate dalle sartorie e qui riprese nelle loro
originarie forme. Ecco gli origami nelle forme dei conigli, delle mucche, dei montoni, vissuti
dall'uomo attraverso l'abbigliamento e fatti rivivere nel contesto artistico... Il recente video
Bowels si lega ad un momento particolare della vita dell'artista ed è stato appositamente
realizzato per la mostra ravennate. Tratta del concetto di "creazione": quasi in un ambiente
viscerale la matassa delle idee percorre e si dipana nel liquido celebrale fino ad essere
assorbita dalla materia nera ovvero dall'idea pura, geniale, che tutto sovrasta.
Misses (2010) riprende un lavoro presentato in occasione del Premio Campigna, dal titolo
Peli superflui. Il concetto di base affronta il tema, ricorrente nella poetica dell'artista,
dell'uomo che cerca di affrancarsi dalla sua dimensione animale trattando i peli e i capelli
forzatamente in modo da superare e mascherare la sua "bestialità". Ci agghindiamo, ci
abbelliamo, ci ingentiliamo per non mostrare il nostro lato animale. Queste parrucche
realizzate in crine di cavallo appaiono come in un atelier di moda, esposte su piedistalli per
accrescere la loro importanza e distrarre il visitatore dalla sua reale consistenza. Siamo
umani o ancora troppo animali?".
Accompagna la mostra un catalogo, con saggio del curatore, che ripercorre il lavoro degli
ultimi dieci anni, in una sorta di racconto antologico.
Tra le principali esposizioni si segnalano: The Goldberg’s Variations , Mya_Lurgo Gallery, Lugano,
2010; 51° Premio Campigna (Santa Sofia (Fc), Galleria d'Arte Contemporanea Vero Stoppioni, 2009;
Play Station, Kunst Meran/o Arte, Galleria Erwin Seppi, Merano (Bz); Degli uomini selvaggi e di altre
forasticherie, Lab 610XL, Sovramonte (BL), 2008; No Location Relocation , A.T. Kearney prize, A.T.
Kearney seat, Milano, 2008; Fenstersprung, PROG Zentru fur Kulturproduktion, Bern, 2008; ... del
maiale non si butta niente, Galleria Fumagalli, Bergamo, 2008; Confini, Parma, Palazzo Pigorini, 2006;
49° Premio Campigna, Santa Sofia (Fc), Galleria d'Arte Contemporanea Vero Stoppioni, 2006; XII
BJCEM Biennale giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Napoli, 2005.
Orari mostra: martedì, giovedì e venerdì: 9-13.30 e 15-18, mercoledì e sabato: 9-13.30, domenica 15-18. Lunedì: chiuso
Aperture straordinarie domenica 3 ottobre ore 10-18 e sabato 9 ottobre 9-13,30 e 18-23
Prossimi appuntamenti Critica in Arte 2010
14 novembre – 12 dicembre 2010 Alterazioni Video, a cura di Camilla Boemio
19 dicembre 2010 - 16 gennaio 2011 Ettore Favini, a cura di Lorenzo Giusti
Mar - Ufficio relazioni esterne e promozione
Nada Mamish - Francesca Boschetti
tel +39 0544 482017 – 482775
fax +39 0544 212092
ufficio.stampa@museocitta.ra.it
Inaugurazione sabato 2 ottobre 2010, ore 18
MAR-Museo d’Arte della città
via di Roma 13, Ravenna
Orari: martedì, giovedì e venerdì: 9-13.30 e 15-18, mercoledì e sabato: 9-13.30
domenica 15-18. Lunedì: chiuso
Aperture straordinarie domenica 3 ottobre ore 10-18
e sabato 9 ottobre 9-13,30 e 18-23
Ingresso libero