Sesto appuntamento di FuoriLuogo-OutOfPlace 2010. Il lavoro dell'artista trae spunto dagli aspetti della vita quotidiana che utilizza per esplorare l'indeterminatezza del luogo e dell'dentita'. Interviene Marco Biraghi.
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un lavoro di Susan Hefuna
interviene Marco Biraghi
Sesto appuntamento di FuoriLuogo|OutOfPlace 2010. “L’altra metà del contemporaneo”, ciclo di incontri per riflettere e discutere sul rapporto arte e conoscenza attraverso lo sguardo di sette artiste.
Susan Hefuna (Germania, 1962) vive e lavora tra Egitto, Germania e New York. Il suo lavoro trae spunto dagli aspetti della vita quotidiana che utilizza per esplorare l’indeterminatezza del luogo e dell’identità, in particolare 'negoziando' la sua stessa identità attraverso diversi strumenti, dalla fotografia al video, dal disegno alla scultura, fino ai mezzi di comunicazione digitale. La gran parte dell’arte della Hefuna è influenzata dalla sua duplice eredità culturale tedesco-egiziana, come ben si può vedere dalle suggestive immagini di famiglia, di spazi interni e di paesaggi cittadini de Il Cairo e delle zone circostanti. Attraverso l’esplorazione delle diversità tra le sue due culture di appartenenza Susan Hefuna tocca con mano quei dilemmi e quelle contraddizioni proprie della cultura contemporanea.
“I Mashrabiya screens si ispirano all’architettura, così come i miei disegni, le mie installazioni tridimensionali e le mie performance. Mi ispiro a quelle forme astratte che disegnano le strutture della vita. I micro dettagli come quelli che si vedono nelle composizioni scientifiche delle molecole e del DNA, danno uno spaccato del modo in cui noi vediamo lo spazio che ci circonda. Il mio lavoro è una reazione allo spazio, al modo in cui vediamo noi stessi quando dall’interno guardiamo all’esterno e quando dall’esterno guardiamo all’interno. Esploro le forme dei Mashrabiya, intese come finestre, come nascondigli, e le varie forme che hanno a che fare con i costumi architettonici presenti a Il Cairo".
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Marco Biraghi è professore di Storia dell’architettura contemporanea presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano.
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Mashrabiya screens
a work by Susan Hefuna
with the participation of Marco Biraghi
Susan Hefuna (Germany, 1962) lives and works in Egypt, Germany, New York City. She takes up everyday aspects of life in her work, exploring the indeterminacy of location and identity and her negotiation of her own identity through photography, video, drawing, sculpture, and digital media. Much of Hefuna’s work is informed by her dual heritage (German–Egyptian), and often features striking images of family, interior spaces, and cityscapes in and around Cairo.
Through the exploration of her own diverse heritage she touches directly on issues that are critical to the inquiry of many comtemporary artists.“ My wooden Mashrabiya screens are inspired by architecture aswell are my drawings and 3 dimensional installations, performances.In general I am inspired by abstract forms that make up the structures of life. Micro details like those seen in scientific compositions of molecules and DNA, give a breakdown of how we see space all around us. My work is a response to space, how we see ourselves when inside looking out and outside looking in. I explore the shapes of 'mashrabiya' screens, windows, blinds and various forms that pertain to Cairo's architectural habits.
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Marco Biraghi is professor of History of Contemporary Architecture at Politecnico of Milan (School of Civil Architecture).
Giovedì 14 ottobre 2010 ore 19
segue rinfresco
Centro di Documentazione Arti Visive di Connecting Cultures
via Giorgio Merula 62, 20142 Milano
ingresso libero