Geoffrey Hendricks
Driant Zeneli
Matteo Basile'
Alessandro Nassiri Tabibzadeh
Christian Frosi
Tomas Saraceno
Alfredo Jaar
Il progetto - frutto della collaborazione tra i ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Genova e Chan ContemporaryArtAssociation - si sviluppa attraverso una sezione scientifica, dedicata alla spiegazione del fenomeno atmosferico, e una mostra d'arte che offre al visitatore l'occasione per confrontarsi con linguaggi e sensibilita' diverse di artisti che hanno trovato nelle nuvole una comune fonte di ispirazione. Opere di Geoffrey Hendricks, Driant Zeneli, Christian Frosi, Tomas Saraceno, e molti altri.
Le nuvole sono un fenomeno conosciuto da tutti, eppure sempre affascinante: nella contemplazione del cielo
diventano di volta in volta figure, animali, personaggi fantastici, mentre non mancano quasi mai nella
raffigurazione del paesaggio. È proprio questo legame con la rappresentazione dello spazio che ne ha fatto
un elemento onnipresente nell’arte dal Medioevo ad oggi, attraverso declinazioni e significati differenti, ora
oggetto simbolico ora semplice elemento compositivo. Forme, colori, movimenti delle nubi hanno catturato
sin dall'antichità anche lo sguardo popolare, che ha saputo leggervi indizi per poter predire lo sviluppo dei
fenomeni atmosferici. Tuttavia, solo l'inizio del XIX secolo pone le basi per lo studio sistematico e rigoroso
dei meccanismi fisici che regolano l'evoluzione delle nubi.
Il progetto - frutto della collaborazione tra i ricercatori del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova e
CHAN ContemporaryArtAssociation - si sviluppa attraverso una sezione scientifica, dedicata alla
spiegazione del fenomeno atmosferico, e una mostra d'arte, offrendo al pubblico la possibilità di confrontarsi
con i due diversi approcci in un dialogo ricco e denso di rimandi.
Dal punto di vista scientifico, le nuvole sono un laboratorio di incredibile complessità e varietà. Ciò le rende
un inesauribile orizzonte di ricerca. La mostra presenta esperimenti facilmente riproducibili a casa, quali la
compressione di una lattina per il solo effetto della pressione atmosferica o la creazione di una nuvola in una
bottiglia. Attraverso esperimenti e pannelli informativi, il visitatore sarà messo in grado di comprendere quali
siano gli ingredienti principali per la formazione delle nubi e i meccanismi fisici che si attivano durante tale
processo. Una sezione di folklore è dedicata ad illustrare come nella storia e nelle differenti culture, l'uomo
abbia guardato alle nuvole come messaggere di futuro e, sfruttando le informazioni in esse contenute, sia
riuscito a prevedere alcune situazioni atmosferiche.
Le opere in mostra accostano il lavoro di artisti già affermati alla ricerca di artisti emergenti e offrono al
visitatore l’occasione per confrontarsi con linguaggi e sensibilità diverse, che hanno trovato nelle nuvole una
comune fonte di ispirazione. Dai mobili acquerelli di Geoffrey Hendricks - definito Cloudsmith o “il tizio delle
nuvole” per la sua lunga ricerca sul cielo - alla poesia del video di Driant Zeneli, che si lancia in volo con il
parapendio per realizzare il sogno di creare una nuvola. Un cielo nuvoloso fa da sfondo all’immagine
sottilmente inquietante di Matteo Basilè, mentre la città diventa lo sfondo per le rielaborazioni giocose di
Alessandro Nassiri Tabibzadeh in cui le nuvole assumono le forme dell’immaginazione dell’artista.
Una
diffusa fascinazione per questo fenomeno che, nel video di Christian Frosi, diventa il racconto di un viaggio
alla ricerca della Morning Glory, nuvola eccezionale che si forma sulle coste dell’Australia; al contrario le
immagini oniriche di Tomas Saraceno, realizzate nei pressi di sorgenti d'acqua calda islandesi in
un’atmosfera densa di vapori, creano una suggestiva fusione tra uomo e natura.
Nel video che documenta l’intervento realizzato da Alfredo Jaar al confine tra USA e Messico in ricordo
della tragica migrazione tra i due paesi, una nuvola, realizzata con migliaia di palloncini, diventa simbolo
universale di libertà e di speranza.
Per info:
http://www.festivalscienza.it
http://www.chanarte.com
Immagine: Alessandro Nassiri Tabibzadeh, Clouds, inkjet on cotton paper, 50x70cm
Inaugurazione 29 Ottobre 2010
Commenda di Prè
Piazza della Commenda, 1, 16126 Genova
Orari: martedì – venerdì dalle 9 alle 17
sabato, domenica e 1 novembre dalle 10 alle 19
Ingresso: Biglietti Festival