Antologia invernale. L'esposizione vuole evidenziare i temi principali indagati e rielaborati dal pittore torinese negli ultimi nove anni. La scelta e' resa da opere di medie e grandi dimensioni, tutte eseguite a tecnica mista su tavola lignea.
Il 6 novembre 2010 si aprirà la stagione invernale della galleria d’arte contemporanea Mercurio di Torino, inaugurando in concomitanza con la Notte delle Arti Contemporanee, evento torinese legato ad Artissima. La mostra raccoglierà un’antologia del maestro torinese Roberto Demarchi e avrà durata dal 7 novembre 2010 al 29 gennaio 2011, avvalendosi della collaborazione dell’Archivio Demarchi, Torino.
L’esposizione vuole evidenziare i temi principali indagati e rielaborati dal pittore torinese negli ultimi nove anni. La scelta è resa da opere di medie e grandi dimensioni, tutte eseguite a tecnica mista su tavola lignea. Ed ecco quindi che a partire dalle opere più intimamente legate alla ricerca presocratica delle origini della physis, vedi perì physeos y1/45 , si viene accompagnati lungo la strada che ha portato il pittore a rivolgere il suo linguaggio al racconto di storie, siano esse tratte dalla letteratura antica, vedi le “Eumenidi” di Eschilo, siano esse tratte da episodi dell’Antico o del Nuovo Testamento, vedi la “Pietà” o la “Crocifissione”, siano esse storie di grandi uomini e donne, vedi la monumentale tavola “Sulla Tomba di Rilke”. Nell' antologia si è voluto dare spazio alla coraggiosa rappresentazione pittorica di due miracoli, la “Risurrezione” e il “Cieco di Gerico”, già esposto alla Fiera dell’Arte Moderna e Contemporanea di Forlì 2009. Gli argomenti trattati da Demarchi “farebbero tremare le vene ai polsi a chiunque”, dice Marco Bussagli, tuttavia la bellezza che scaturisce dal sapiente mescolio di luce e numero permette all’osservatore di avvicinarsi a questi giganti dell’intelletto con senso spesso di meraviglia e non di timore.
Così, il prof. Claudio Strinati, definisce il Nostro: “Roberto Demarchi è un pittore del tutto particolare nel panorama artistico italiano della nostra epoca. La sua arte scaturisce da meditate premesse di ordine storico e filosofico tradotte in un linguaggio pittorico peculiare e difficilmente inquadrabile nelle grandi tendenze del contemporaneo. Lo si potrebbe certo collegare al filone astratto-informale essendo la sua arte rigorosamente aniconica, eppure le sue opere sono sempre “rappresentazioni” di contenuti precisi. E’ sostanzialmente inventore di un sistema iconografico non figurativo, ma pur gravido di profondi e complessi significati. Demarchi, in altri termini, è un ricercatore dell’essenziale e proprio in questo risiede il fascino unico della sua arte. […] Emerge un’alta lezione di stile e un’esperienza che ha pochi confronti con altre pur interessanti esperienze del nuovo millennio di cui l’arte del Demarchi appare valida e illuminante testimonianza.”
Roberto Demarchi (15 marzo 1951) è nato a Torino, dove ha compiuto studi classici e di architettura. Il suo percorso artistico, iniziato assai precocemente sotto la guida di Riccardo Chicco, ha consapevolmente scelto rari momenti di pubblica visibilità a partire dalla sua prima mostra nel 1969 presso la Galleria Cassiopea di Torino con presentazione di Angelo Dragone.
Dal marzo 2001 ha iniziato il ciclo ''Perì Physeos'', del quale nel 2003 l'editore Crocetti ha pubblicato una importante monografia realizzata sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio Comunale di Roma presentata in Campidoglio a Roma e a Palazzo Bricherasio a Torino, che raccoglie le testimonianze di alcuni dei più autorevoli letterati, poeti e filosofi italiani ed europei contemporanei.
Da allora la ricerca del pittore, oltre ad approfondire la riflessione sul pensiero presocratico che aveva generato il ciclo Perì Physeos, si è orientata anche sull'interpretazione e rappresentazione di tematiche sacre tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento. Di questa ricerca fa parte il ciclo della Genesi presentato a Torino il 13 novembre 2007, nella sede dell'Archivio di Stato, da Antonio Paolucci, che è il curatore anche della mostra dal titolo ''Genesi del Mondo e Genesi dell'Arte'', allestita in Santa Maria del Popolo a Roma dal 4 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009, nella quale, come scrive lo stesso prof. Paolucci, si propone accanto alla ''...vasta sinfonia pittorica che parla di Dio creatore dell'Universo, [...] l'antologia gloriosa dell'Uomo''.
Inaugurazione 6 novembre
Galleria d'arte contemporanea Mercurio
Via fratelli Calandra, 9/D - Torino
Orario: ma-ve 15.30-19.30, sabato 11.00-19.00
Ingresso libero