In mostra una selezione di video e opere dell'artista, inoltre nella giornata inaugurale il pianista Giancarlo Cardini, eseguira' alcuni brani di Chiari presso la Fondazione Paolo Grassi (convento di San Domenico). La complessita' e la profondita' dell'artista si esplicano nella distruzione delle tecniche della musica, della poesia, della pittura, per favorire e visualizzare gli aspetti complementari della realta' e la loro interdisciplinarieta'.
Sabato 13 novembre 2010 la Fondazione Studio Carrieri Noesi presenta la mostra Giuseppe Chiari. Ore 18 video e opere Palazzo Barnaba, via Principe Umberto 49, Martina Franca. Ore 19 musiche con il pianista Giancarlo Cardini, Fondazione Paolo Grassi convento di San Domenico, Martina Franca. Catalogo con scritti di Enrico Pedrini e Giancarlo Cardini.
Giuseppe Chiari è nato a Firenze nel 1926 ed è morto nel 2007. E’ un’artista di grande interesse storico, che ha segnato sia in campo artistico che musicale i linguaggi dell’arte tra gli anni ’60 e ’70. Risale ai primi anni ’60 l’amicizia con Heinz Klaus Metzger, che lo introduce nel movimento Fluxus. Chiari partecipa alle attività del gruppo esordiente a cominciare dai Fluxus festival europei del 1962. E dal 1962 Chiari inizia a comporre senza l’ausilio del pentagramma, affidando la sua musica esclusivamente al segno e alla parola scritta. La musica e l’arte possono essere espresse in modo “totale” perché totale è la visione che l’artista ha del mondo. E l’arte si sposta dal suo essere “produzione di oggetti” verso una “produzione di esperienza”.
Il modo di fare arte di Giuseppe Chiari, artista Fluxus, non si riduce all’idea dell’arte ‘nell’autoanalisi di se stessa’ (arte concettuale), ...”bensì l’arte è alterità contro identità”, “l’arte è il differente: è arte in quanto si pone come costantemente variabile, costantemente variabile perché è viva”. “L’arte è facile”, che è uno degli statements più conosciuti dell’artista fiorentino, vuole appunto attirare l’attenzione dell’osservatore mediante il paradosso, in modo da renderlo partecipe fruitore di un’evidente contraddizione. L’attitudine da parte di chi osserva quest’affermazione precisa in qualche misura la proprietà dell’arte stessa, in quanto la coscienza umana non è passiva ma svolge un ruolo determinante nel fare affiorare il processo artistico. Mediante il coinvolgimento l’artista rende complice il fruitore, spingendolo a liberarsi di tutte le norme e rituali inibitori che ancora lo incatenano. L’arte per Chiari non si limita come nel concettuale alla definizione dell’arte stessa, ma al contrario diventa la definizione dell’inverso dell’arte nelle sue differenze. Pertanto essa è la definizione dell’inverso dell’arte.
La complessità e la profondità del suo modo di vedere le cose, che si esplicano nella distruzione delle tecniche della musica, della poesia, della pittura, per favorire e visualizzare gli aspetti complementari della realtà e la loro interdisciplinarietà, mettono in luce la basilare importanza di un’analisi portata avanti per veicolare un sapere, una nuova episteme. Un sapere legato al procedere irreversibile, che spinge Chiari all’estrema precarietà di numerosi accadimenti acustici, dal carattere sempre più rarefatto fino al limite dell’udibile e alla visualizzazione dei testi artistici, alla soglia dell’impercettibile e dell’intelligibile. Giuseppe Chiari ha avuto un importante riconoscimento alla Kunsthalle Fridericianum di Kassel ed ha partecipato a diverse esposizioni internazionali negli Stati Uniti ed in Europa.
Immagine: Giuseppe Chiari: Tutte le opere sono opere, 1972 - cm 96 x 71 - n. 1584
Inaugurazione 13 Novembre 2010, ore 18
ore 19.00 Giuseppe Chiari - Musiche
con il pianista Giancarlo Cardini
c/o Fondazione Paolo Grassi
Convento di San Domenico
Fondazione Noesi per l'Arte Contemporanea
via Principe Umberto, 49 (Palazzo Barnaba) - Martina Franca (TA)
La mostra resterà aperta nei giorni venerdì, sabato e domenica dalle 17.30 alle 20.30
ingresso gratuito