La ricerca dell'artista si muove attorno a temi scientifici che non possono prescindere da domande etico-filosofiche e religiose, come l'evoluzione biologica, le manipolazioni genetiche e il rapporto di forza innescato con l'uomo. Le sue opere svelano quindi un'indagine sull'autonomia dei sistemi auto-organizzati esistenti in natura - sia biologici che umani - nonche' sulla rilevanza, utilita' e validita' degli stessi.
ProjectB presenta la prima personale in Italia del giovane artista britannico Hugo Wilson.
La sua ricerca artistica si muove attorno a temi scientifici che non possono prescindere da
domande etico-filosofiche e religiose, come l’evoluzione biologica, le manipolazioni
genetiche e il rapporto di forza innescato con l’uomo.
Le sue opere svelano quindi un’indagine sull’autonomia dei sistemi auto-organizzati
esistenti in natura - sia biologici che umani - nonché sulla rilevanza, utilità e validità degli
stessi.
Fulcro della mostra è Self Feeder, la manipolazione di un cuore di pecora sottoposto ad
un processo di fusione e corrosione: esagerandone la caratteristica di sistema chiuso di
ogni apparato circolatorio, crea un effetto paralizzante.
La primordiale relazione tra Uomo Natura e Divino si manifesta attraverso l'intervento che
l'uomo compie sulla Natura cercando di modificare l’ordine preesistente che la crea e la
regola, ma essendone comunque sovrastato.
Il tema è esplicito nei disegni di animali come il dodo, cacciato e estinto- dipinto a olio
ripreso dal famoso Agnus Dei di Zurbaran - e nei minuziosi lavori a carboncino raffiguranti
il glittodonte, un grande mammifero simile all’armadillo, e l’armadillo stesso, esempi di
studio sull’evoluzione della specie.
Il reale bisogno di dominare si impone non solo in natura bensì anche in una dimensione
più sacra: in mostra cianografie di siti sacri mostrano come gli stessi nei secoli abbiano
cambiato nome con l’avvicendarsi di civiltà dominanti.
Eppure, si domanda Wilson, esistono ancora sistemi emergenti liberi dalla mano
dell’uomo? Le opere raffiguranti piante velenose, dipinte con il loro antidoto che cresce
in natura in altre piante presenti a pochi metri di distanza, potrebbero suggerire un
superiore ordine divino.
Immagine: Dodus Dei, Oil paint on prepared panel, 95cm x 117cm, 2010.
Uff. Stampa Silvia Macchetto
T 39 338 3429581 E silvia.macchetto@gmail.com
Opening 16 Novembre 2010, ore 19 - 21
ProjectB
Via Borgonuovo 3, 20121 Milano
Orari: Lunedì - Venerdì ore 10.30-13.00 e 14.00-19.00, Sabato su appuntamento
ingresso libero