Parrella espone fotografie in bianco e nero che ritraggono bambini di tutto il mondo, documentando momenti della loro socialita': gioco, formazione e vita con gli altri. Bonazzi mostra invece delle rielaborazioni digitali: composizioni metafisiche, stranianti, in cui tutto e' dove non dovrebbe essere.
SpaziArti Ungallery è lieta di invitarvi giovedì 18 novembre 2010 all’inaugurazione della nuova mostra: L’alba della vita: Felicità e Inquietudine a cura di StatArt (Daniela Pacchiana, Jessica Paolillo e Carmen Tatò).
In occasione della giornata dei Diritti del bambino SpaziArti ha voluto contribuire alla manifestazione con un ruolo attivo, proponendo una mostra che ha come tema l’infanzia.
Due gli artisti in mostra che analizzano i diversi aspetti della condizione del bambino.
Francesco Parrella e Stefano Bonazzi, dotati di particolare sensibilità, riescono a cogliere e a descrivere l’essenza dell’infanzia attraverso immagini eloquenti.
Diverse le tecniche impiegate che ci restituiscono una disamina approfondita degli aspetti rilevanti dell’infanzia.
Francesco Parrella espone quindici fotografie in bianco e nero che ritraggono bambini di tutto il mondo, documentando momenti della loro socialità: gioco, formazione e vita con gli altri. Volti e occhi di bambini che catalizzano lo sguardo. Parrella, con le sue fotografie, registra immagini d’infanzia carpite durante i suoi numerosi viaggi a fianco di associazioni dedite al conseguimento dei diritti del bambino, quali Help Express, Pa Nepal e Bambini in Romania. Durante l’inaugurazione della mostra verrà proiettato un trailer di Help Express relativo al viaggio in Romania per consegnare gli aiuti a bambini di famiglie disagiate, con le relative interviste agli organizzatori che hanno permesso la realizzazione di tale progetto.
Stefano Bonazzi mostra, invece, quattordici rielaborazioni digitali. Con le sue immagini crea corti circuiti visivi nei quali i volti dei soggetti sono nascosti da maschere. Colpiscono le composizioni metafisiche, stranianti, in cui tutto è dove non dovrebbe essere: caos calmo.
Attua un’analisi cinica dell’introspezione della fanciullezza. L’artista interiorizza le proprie sensazioni e le filtra attraverso un linguaggio artificiale che dà una visione distaccata della realtà pur sviluppandosi da essa. Le sue creazioni sono per questo sospese in un equilibrio afono che oscilla tra pacatezza e inquietudine, realtà e visioni allucinate.
Inaugurazione 18 novembre 2010 ore 18:30
SpaziArti
corso Buenos Aires 23, Milano
Orari: tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle ore 17:00 alle ore 19:30.
Ingresso libero