Gina Abate
Lucia Abbasciano
Silvia Abbiezzi
Annabel Adler,
Antonella Affronti
Anna Aurenghi
Daniela Baldo
Roberta Barbieri
Maria Carla Baroni
Clara Bartolini
Donatella Baruzzi
Rosanna Battaiotto
Elisabetta Baudino
Giuliana Bellini
Rosetta Berardi
Luisa Bergamini
Donatella Berra
Natalia Berselli
Petra Bialas
Bicci
Laura Bizzozero
Maria Elena Borsato
Anna Boschi
Daniela Brambilla
Donata Buccioli
Marina Buratti
Gabriella Calandra
Maria Amalia Cangiano
Angela Caporaso
Carmen Carlotta
Marilu' Cattaneo
Ada Celico
Silvia Cibaldi
Elena Ciocca
Rossella Cipressi
Eleonora Cirant
Elisabetta Pagani
Elena Colombo
Ilaria Commisso
Emanuela Comparetti
Graziella Contessi
Marisa Cortese
Nicoletta Crocella
Dade
Stefania Dalla Torre
Caterina Davinio
Carola De Agostini
Francesca De Lucia
Mirta De Simoni Lasta
Valeria Diamanti
Gabriella Di Trani
Fausta Dossi
Maria Teresa Fata
Gretel Fehr
Giovanna Ferioli
Mavi Ferrando
Lupe Ficara
Monica Fiori
Giuditta Fontana
Eliana Frontini
Patrizia Gabriele
Renata Galanti
Donatella Galeazzi
Ornella Garbin
Silvana Gatta
Anna Rosa Faina Gavazzi
Sabrina Ghiri
Flavia Girardi
Helene Gritsch
Ornella Guzzetti
Kalamari
Marisa Keble
Jane Kennedy
Kosty
Grazia Lavia
Patrizia Lonardi
Veronica Longo
Tania Lorandi
Marilena Maglio
Nadia Magnabosco
Marilde Magni
Silvia Majocchi
Paola Malato
Marina Mariani
Maddalena Mauri
Elisa Mazza
Libera Mazzoleni
Elena Menga
Emanuela Mezzadri
Maria Micozzi
Annalisa Mitrano
Patrizia Molinari
Sara Montani
Oriella Montin
Franca Munafo'
Ester Negretti
Felice Alis Nusselein
Anna Olivares
Laura Oltolina
Betti Oneto
Jacqueline Orio
Daniela Pellegrini
Edy Persichelli
Mari Jana Pervan
Irene Petrella
Anna Petrungaro
Miriam Piccicuto
Patrizia Piodella
Laura Pitscheider
Marilisa Pizzorno
Marta Popescu Jianu
Tiziana Priori
Antonella Prota Giurleo
Milvia Quadrio
Giuseppina Geraldina Riccobono
Alina Rizzi
Tiziana Rosmini
Serena Rossi
Lucrezia Ruggieri
Marina Sanchez
Edi Sanna
Evelina Schatz
Stefania Selmi
Spelta
Gabi Summa
Micaela Tornaghi
Armanda Verdirame
Carla Veronese
Rosanna Veronesi
Angela Vinci
Paola Zan
Maria Grazia Zanmarchi
Donatella Airoldi
Lorenza Amadasi
Maria Carla Baroni
Rosarita Berardi
Paola Casulli
Anna Maria Carroli
Corinna Conci
Gabriela Fantato
Gretel Fehr
Vittoria Latella
Cristina Laghi
Tania Lorandi
Francesca Maffioli
Nadia Magnabosco
Marilde Magni
Antonella Prota Giurleo
Maria Puliatti,
Giuseppina Geraldina Riccobono
Carla Roncato
La mostra-evento, completa di documentazione e pubblicazione, si pone lo scopo di far riflettere le donne su come sia indispensabile reagire alla violenza con l'arma della denuncia e della richiesta di aiuto. Ogni artista ha affrontato una sfaccettatura diversa della violenza.
A cura di Tania Lorandi
Condannare e schierarsi dalla parte di una cultura che non tollera la violenza sono i passi
fondamentali per affrontarla.
Ancora oggi persistono pregiudizi che vedono la donna affettivamente dipendente e subordinata
alla figura maschile. L'incontro/scontro tra culture diverse e la conseguente difficoltà di interazione
complica ulteriormente le cose. Altri luoghi comuni impongono alla donna il compito di curare
"relazioni" come se non avesse desideri o bisogni diversi. Inoltre, la sindrome deformante “della
madonna da marciapiede” (la visione della donna che spazia da santa a prostituta senza vie di
mezzo), porta a considerarla uno stereotipo. Senza parlare dei danni provocati dalla televisione e
dalla pubblicità che la propongono come bambola o manichino!
Senza dubbio la donna occidentale è ancora prigioniera di questi condizionamenti a causa dei
quali accetta relazioni non equilibrate che lasciano via libera a rapporti basati sul potere e sulla
violenza. Inoltre, i media ci confondono le idee, non ponendo limiti chiari a quelle ambiguità che
"tollerano" la violenza: nel loro spazio mediatico si creano le condizioni che fanno sopravvivere i
maltrattamenti e mettono a tacere le naturali capacità di reazione e di opposizione, caratteristiche
di sopravvivenza proprie anche del generare, sinonimo di femminilità. Troppo frequentemente la
donna, indotta a considerarsi inadeguata e incapace di agire, rinuncia a denunciare i danni subiti e
a rivendicare i suoi diritti.
Purtroppo, i fatti dimostrano che nessuna cultura, paese o ambiente sono immuni alla violenza. Nel
corso del tempo, la ripartizione dei ruoli e l’uso della forza ha determinato lo sterminio di importanti
società matriarcali. Ogni cultura ancora esistente ha dovuto fare i conti con ciò che la sua storia ha
tramandato: ad esempio, ancora oggi il comportamento aggressivo, impulsivo e violento viene più
facilmente perdonato al maschio, perché considerato innato.
Certamente uno dei più importanti fattori di prevenzione e di protezione contro la violenza sulle
donne è rappresentato dalla sensibilizzazione socio-culturale. In questo senso, l’avvento della
nuova psichiatria e lo sviluppo della moderna psicologia hanno contribuito non poco al tentativo di
migliorare il rapporto con sé stessi e con il mondo circostante. Un’attenzione maggiore è attribuita
alle relazioni nei rapporti umani. La necessità di imparare a comunicare attraverso la parola, lo
sguardo e il corpo sono un grande passo verso la nascita di un essere umano piu "civile" che
dimostri di aver accettato i suoi limiti, che dia una possibilità alla critica e dunque alla crescita.
Ecco che, in quel risanarsi della persona attraverso una comunicazione piu autentica, la donna -
ma soprattutto la donna creativa - ha un posto primordiale. Poichè la sua creatività è più legata alla
natura stessa delle cose e allo scorrere della vita, l'arte diventerà il mezzo per eccellenza per
rilevare le risorse specifiche del mondo femminile.
La mostra d’arte contemporanea (S)oggetti contundenti, completa di documentazione e di una
pubblicazione, oltre a far riflettere su cosa sia un (S)oggetto contundente, incita a reagire alla
violenza con l’arma della denuncia e della richiesta di aiuto. Inoltre, il dialogo, il confronto, lo
scambio franco e sincero intrecciato fra tutte le partecipanti durante la costruzione della mostra e
la stesura del libro ha dimostrato che l’unione e la solidarietà sono un mezzo per difendersi dai
(S)oggetti contundenti.
L'intervento di ogni artista, che ha affrontato una sfaccettatura diversa della violenza, offre con
l'immagine e la parola soluzioni e mezzi per debellarla. Queste percezioni e tentativi di
elaborazione, che illustrano l’integrità e la complessità del genere femminile, sono rivisti con
attenzione e sensibilità molto acute, passando in rassegna alcuni dei linguaggi più contemporanei
delle arti. Pittrice, scultrice, fotografa, scrittrice, poetessa... la donna creativa è in prima linea su
tutti i fronti e ci restituisce emozioni in modo intenso, a volte pervase di rabbia e mosse dal vissuto,
altre volte ponendoci domande, mostandoci i meccanismi del suo pensiero con la volontà di
rendere comprensibili i suoi percorsi creativi. La loro rielaborazione attraverso la creazione artistica
viene allora ad opporsi a questi rimasugli di condizionamenti sociali già superati e diventa uno
strumento per annientarli e per impedire l'insorgere di altri nuovi.
Opere di:
Pippa Bacca, Rosanna Borgo,Titti Botticchio, Clara Conci, Corinna Conci,
Valentina Crivelli, Carla Crosio, Eleonora De Montis, Patrizia Diamante,
Mavi Ferrando, Raffaella Formenti, Eliana Frontini, Micaela Giuseppone,
Cecilia Guastaroba, Fabienne Guerens, Pina Inferrera, Marie Ligier,
Rosaria Matarese, Ezia Mitolo, Maila Navarra, Melania Piumino, Alessandra
Sawicki, Raffaella Simone.
Attrici: Domitilla Colombo, Camilla Mangili.
Testi di:
Donatella Airoldi, Lorenza Amadasi, Maria Carla Baroni, Rosarita Berardi,
Paola Casulli, Anna Maria Carroli, Corinna Conci, Gabriela Fantato, Gretel
Fehr, Vittoria Latella, Cristina Laghi, Tania Lorandi, Francesca Maffioli,
Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Antonella Prota Giurleo, Maria Puliatti,
Giuseppina Geraldina Riccobono, Carla Roncato.
Accompagnata dalla mostra ALT- ilcorpoèmio
a cura di Donatella Airoldi e Mavi Ferrando.
Catalogo: edizioni apARTe
Ufficio stampa: Gretel Fehr - gretel.f@libero.it
Inaugurazione 25 novembre 2010 ore 18:30
EticOAtelier - Banca Etica
via Musei 31, Brescia
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 13.45. Pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00 su appuntamento tel: 030 2400988.
Ingresso libero