viamoronisedici spazioarte
Bergamo
via Moroni, 16/A
347 2415297 FAX 035 4592486
WEB
Mariella Bettineschi
dal 26/11/2010 al 27/12/2010
mart-sab 16-19

Segnalato da

viamoronisedici/spazioarte




 
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26/11/2010

Mariella Bettineschi

viamoronisedici spazioarte, Bergamo

Miraggi. In mostra una 'collezione di sguardi': miraggi, apparizioni, visioni interiori che sostanziano il lavoro creativo estraendo e combinando luoghi e figure del vissuto, del quotidiano, della storia dell'arte recente e passata.


comunicato stampa

a cura di Enrico De Pascale

Come in un’antica quadreria i volti stanno allineati sulla parete in una sequenza ininterrotta, cadenzata, orizzontale. Solo volti femminili, però: tracciati in punta di matita con un segno esile e sicuro, sul fondo luminoso del foglio. Una galleria di antenate? Una raccolta di tipi femminili? Un variegato pantheon di eroine dei tempi moderni? Forse una collezione di autoritratti, le cangianti espressioni, i differenti sguardi dell’artista allo specchio, a testimonianza di un ben noto topos dell’arte pittorica secondo cui ogni ritratto è, sempre, in ultima analisi, un autoritratto. D’altra parte, in tutta evidenza, i tratti fisionomici di queste maschere sono assai simili, ancorchè ridotti all’essenziale: pochi, sintetici tratti a delineare viso, capelli, collo, labbra.

Lo spunto originario, l’archetipo figurale, -ce lo rivela la stessa artista- è una piccola terracotta del Quattrocento abruzzese raffigurante un’assorta, estatica Vergine Maria, con uno sguardo apparentemente assente m a sovraccarico di pensieri, immagini, premonizioni. Una riflessione sullo sguardo, allora; sull’immaginazione creativa capace di evocare mondi, fantasticare destini, vedere l’invisibile; sullo sguardo ex-statico, fuori da sé dell’artista, evocato dai frammenti cartacei che letteralmente sgorgano, si irradiano dagli occhi di queste giovani donne, al punto che tutto il loro volto diventa sguardo. “Quando vedi l’occhio, vedi qualcosa uscirne.

Vedi lo sguardo dell’occhio” (L.Wittgenstein). Una “collezione di sguardi” quindi: miraggi, apparizioni, visioni interiori che sostanziano il lavoro creativo estraendo e combinando luoghi e figure del vissuto, del quotidiano, della storia dell’arte recente e passata: Goya, i fiamminghi, Mirò... Sul piano tecnico e operativo l’artista rilegge la tradizione del collage dada-surrealista, in cui il prelievo di realtà, il frammento, il ritaglio, coesistono e interagiscono col disegno creando associazioni inaudite, come nelle visioni dei mistici, come nel lavoro onirico e in quello creativo.

Una dialettica tra i diversi livelli della comunicazione estetica che è nel cuore di molta ricerca contemporanea, -in Giulio Paolini per esempio, tra i primi anche a riconsiderare la pratica modernista del collage- che si interroga oltre che sullo statuto dell’opera sul mistero stesso della visione, in bilico tra interiorità e mondo, tra verità e immagine.

Inaugurazione sabato 27 novembre 2010, ore 17

Viamoronisedici spazioarte
via Moroni 16/a, 24122 Bergamo
orario: martedi a sabato 16 - 19
ingresso libero

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