Galleria in Villa
Castiglioncello (LI)
via G. Biagi, 17/19
0586 759077

Renato Vigo e Corrado Gai
dal 10/12/2010 al 8/1/2011
tutti i giorni (martedi chiuso) 10-13, 16-19.30

Segnalato da

Elena Capone



approfondimenti

Renato Vigo
Corrado Gai



 
calendario eventi  :: 




10/12/2010

Renato Vigo e Corrado Gai

Galleria in Villa, Castiglioncello (LI)

Pittori e scultori, Renato Vigo (1895-1983), artista innovativo nella Livorno del Novecento, e Corrado Gai, giovanissimo talento indipendente, insieme in una inedita doppia personale. Un ricco allestimento dove si potranno ammirare le opere surreali dell'autore storico, ed alcuni pezzi inediti di Gai.


comunicato stampa

Un filo conduttore che si muove sulla scia della ricerca del colore, della luce e della forma, per due autori lontani nel tempo, ma vicini nella continuità, sperimentabile, dell’espressività e dell’invenzione.

Pittori e scultori, Renato Vigo (1895-1983), artista innovativo nella Livorno del Novecento, e Corrado Gai, giovanissimo talento indipendente, nel panorama labronico contemporaneo, insieme in una inedita doppia personale, organizzata dal più anziano degli eredi di Vigo, il gallerista Roberto Odierna, che presenta a Castiglioncello (Rosignano Marittimo – LI), nella sede della Galleria “In Villa”, dall’11 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011, un ricco allestimento dove si potranno ammirare le opere surreali dell’autore storico, ed alcuni pezzi inediti di Gai.
Un augurio di Buon Natale e Felice Anno, all’insegna dell’arte pura e viva, per il patron, che intende rendere anche un sentito omaggio allo stile proprio, ed all’impegno nella ricerca, perseguita dal nonno.

Su un arco temporale che va dal primo, e dal secondo, dopoguerra, agli anni Settanta-Ottanta, l’incredibile capacità innovativa di Vigo, la forza compositiva e l’immaginazione libera, nei lavori realizzati negli anni ‘50, ancora poco dopo il secondo conflitto mondiale. E Corrado Gai, che ne incontra l’opera nel 2008 e ne filtra la potenza con i dipinti “omaggi a Vigo”, presenti nella mostra, e che cala nell’ambiente del suo “SurreGailismo”. Un ritaglio fondamentale del passato e della storia artistica stessa della sua città, in un nuovo ambiente già sedotto e proiettato nelle incertezze scenografiche del futuro.

Non cala di un millimetro di tela, la forza dell’atmosfera di Renato Vigo. Pittore livornese “atipico” rispetto alla tradizione comunque splendida del paesaggio, dominante nella città labronica del ‘900. Ma anche rappresentante di quel surrealismo che imperversava sulla scena internazionale, e di cui è un riconosciuto e diretto protagonista.
Un’opera pittorica potente quanto semplice. Il senso modernissimo del colore e della forma, concessioni personalissime all’esotismo festoso, nelle figure pittoriche dalla consistenza scultorea, nell’interazione esterna con la luce.
Sono alcune delle cifre che ne contraddistinguono la ricchissima produzione. Sagome istintuali e razionali insieme abitano la sua visione, una riuscita sintesi di facoltà interconnesse, ma ben distinte, che però Vigo riesce ad orchestrare verso quell’invenzione plastica figurativa, che apre alle potenzialità stesse dell’informale.
Le composizioni di piante improbabili, dotate di vita autonoma ed intenzionali, personaggi da fiaba moderna, e oggetti del quotidiano, la caduta della distinzione fra umano e vegetale, su sfondi sottilmente visionari, notturni e tenebrosi, o bianchi e futuribili, in cui convivono, senza contrasto, gioia e solitudine, certezze e disorientamento, sensualità recondite e innocenza, laddove si costruisce la storia di una ricerca incessante, come nell’onirico, in definizione fra il conscio e l’inconscio.

Nuova organizzazione del cosmo e degli ambienti dell’immaginario, la calma dopo il caos, e il caos come condizione permanente e produttiva, introduzione ad una ricerca libera dall’interno verso l’esterno, in uno specchio immediato, nella forza vorticosa dove il colore dialoga sottilmente con la luce: sono le “stanze” di una nuova poetica pittorica, il “SurreGailismo” di Corrado Gai, il giovane artista livornese, talento autodidatta, fra le tentazioni potenti delle “esplosioni” di colore e la solidità di una ricerca filosofico-esistenziale, aperta con coraggio ed immaginazione, dove il senso profondo del presente e del passato, si proietta sulle vertigini insondate di un viaggio premonitore.

L’evento sarà presentato e documentato nel numero speciale del periodico “Arte a Livorno…e oltre confine” , diretto da Mauro Barbieri.

Galleria in Villa
via G. Biagi, 17/19 Castiglioncello (LI)
Tutti i giorni (martedì chiuso), nell’orario 10-13, 16-19.30
ingresso libero

IN ARCHIVIO [13]
Dario Ballantini
dal 26/4/2013 al 11/5/2013

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede