Sculture in gres. "Dagli anni '60 la sua scultura si apre a diverse problematiche e la vocazione per la materia del gres si sviluppa in un rapporto piu' aperto con la sostanza."
CARLO ZAULI (Faenza 1926-2002)
Una delle grandi figure della scultura italiana del dopoguerra. Come molti maestri di generazioni precedenti, da Martini a Melotti, Fontana e Leoncillo,
sviluppa la sua formazione artistica anche nell'ambito della ceramica. Già negli anni cinquanta apre un suo laboratorio, oggi divenuto Museo Carlo Zauli, ed inizia ad esporre in Gallerie e Musei le sculture in grès, un materiale che gli è molto congeniale.
Dagli anni sessanta la sua scultura si apre a diverse problematiche e la vocazione per la materia del grès si sviluppa in un rapporto più aperto con la sostanza, il volume e la pelle del corpo plastico della ceramica.
Cominciano in quegli anni le serie dei Vasi sconvolti e le Zolle e inoltre integra le sue grandi opere Rilievi e Alto rilievi in Spazi Pubblici inserendoli in rapporto con l'Architettura e l'Urbanistica. Sono di quegli anni la Stele per l'Ospedale Civile di Faenza e l'Altorilievo per la facciata dell'Hotel Hilton di Teheran e il Cubo Alato per l'Università di Tel Aviv.
Dopo la morte si apre al pubblico il Museo Carlo Zauli di Faenza nelle cui sale sono esposte le sue opere più belle.
Questa mostra a Livorno è realizzata grazie alla collaborazione del Museo Carlo Zauli di Faenza.
Nel catalogo che accompagna la mostra a cura delle Edizioni Peccolo, l'introduzione è di Angela Madesani.
Inaugurazione: sabato 11 dicembre 2010 ore 18,00
Galleria Peccolo
piazza della Repubblica, 12 - Livorno
Orari: tutti i giorni 10-13 e 16-20
festivi e lunedì mattina chiuso