Ciascuno dei cinque artisti/fotografi scelti dai curatori, ognuno con la propria cifra stilistica, punta l'obbiettivo su quello che e' l'oggetto di indagine piu' affine alle proprie corde.
L'apparente leggerezza del titolo non deve trarre in inganno, poiché i lavori proposti, a volte anche molto diversi tra loro per tematiche e tecniche, sono tutti caratterizzati da una densa carica evocativa e di contenuto.
Ciascuno dei cinque artisti scelti dai curatori, ognuno con la propria cifra stilistica, punta l'obbiettivo su quello che è l’oggetto di indagine più affine alle proprie corde: che si tratti della propria intimità più segreta dei lavori suggestivi e dalle atmosfere rarefatte di Sylvie Romieu o, all'opposto, dell’ambiente che ci circonda e in qualche modo ci assedia negli abbacinati paesaggi urbani di Gabriele Croppi, siano le profondità a volte paurose dell’inconscio che ritroviamo negli ambienti stranianti e vagamente metafisici di Adriano Eccel, negli affilati bianchi e neri di Francesco Nonino o infine la tensione a una ritrovata armonia con la natura, in comunione con i suoi ritmi e le sue stagioni che si percepisce nei ritratti, più simili a pitture che a fotografie, di Roberto Kusterle. Quello che scorre sotto la superficie di tutte queste opere sono i moti dell’anima, le vibrazioni di quel sensibilissimo e indefinibile organo umano di fronte ai “misteri” del quotidiano, con i suoi istanti sospesi o le sue crudeltà a volte così gratuite, le occasioni abbandonate all’attesa e gli interrogativi destinati a rimanere tali.
Evento in collaborazione con
Weber & Weber
Arte moderna e contemporanea (Torino)
Inaugurazione: 18 dicembre dalle 18 alle 22
Laboratorio delle Arti
vicolo Barozzieri, 7/a - Piacenza
Dal lunedi al sabato dalle 16 alle 19 o su appuntamento