Nella sua personale romana, a cura di Andrea Bellini, Carlo De Meo presenta un ciclo di lavori nuovi, un gruppo di sculture dal carattere zoomorfo, elaborate attorno al concetto di trasformazione, di mimesi e di metamorfosi. Partendo da una riduzione del proprio corpo al 33% De Meo realizza sculture a meta' strada tra uomo e animale, curiosi personaggi in bilico formale ed esistenziale.
Esposizione di scultura dell'artista Carlo De Meo
Il 19 ottobre 2002 alle ore 18,30 si inaugura una personale del giovane
Carlo De Meo, uno degli artisti scelti da Francesco Bonami (curatore delle
Biennale di Venezia 2003) per la mostra del 18 settembre scorso presso la
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. L'esposizione 'Exit. Nuove
geografie della creatività italiana' ha rappresentato uno spaccato della
ricerca artistica italiana più avanzata, ed in qualche modo ha già fatto
storia.
Nella sua personale romana, a cura di Andrea Bellini, Carlo De Meo presenta
un ciclo di lavori nuovi, un gruppo di sculture dal carattere zoomorfo,
elaborate attorno al concetto di trasformazione, di mimesi e di metamorfosi.
Partendo da una riduzione del proprio corpo al 33% De Meo realizza sculture
a metà strada tra uomo e animale, curiosi personaggi in bilico formale ed
esistenziale. Proprio attorno ad una scultura da vestire si concentrava la
ricerca precedente di Carlo De Meo: l'artista realizzava strutture con tubi
luminosi che diventavano una sorta di cornice e propagine del proprio corpo.
Inizialmente Carlo De Meo ha praticato un tipo di oggettualismo
processuale, in quanto l'attenzione si concentrava essenzialmente sul
procedimento di costruzione dell'opera più che sull'opera stessa. De Meo
usava tagliare oggetti di uso comune, generalmente in plastica e gomma, come
secchi, pinne, palloni, spugne, ecc., trasformandoli in altro, privandoli
della loro destinazione d'uso per cambiargli letteralmente i connotati. Ne
veniva fuori una fantastica e stramba galleria di nuovi personaggi
domestici, i 'tagliati', alcuni astratti, altri con curiose forme biomorfe.
La mostra di scultura, resa possibile grazie alla sensibilità dimostrata per
le attività culturali dal XX Municipio e dall'Assessorato competente, si
svolgerà a Roma nella Torretta di Ponte Milvio dal 19 al 23 ottobre 2002.
La mostra rimarrà aperta fino al 24 ottobre 2002 con i seguenti orari
16,30 _ 21,00
Organizzazione: Luca Modugno - MODO comunicazione
t 0685303057 / f 068841384
Art division
Viale Regina Margherita, 158 - Roma
Torretta di Ponte Milvio, Roma