Per la prima volta dalla sua scomparsa viene proposta al pubblico una mostra che consente di analizzare in maniera approfondita la figura di questo artista.
Si inaugura sabato 19 ottobre presso la Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia la mostra “Omaggio ad Alberto Manfrediâ€. Per la prima volta dalla sua scomparsa viene proposta al pubblico una mostra che consente di analizzare in maniera approfondita la figura di questo nostro grande artista.
L’esposizione comprende una cinquantina di lavori che coprono gran parte della sua produzione, dagli anni della formazione a quelli della maturità , dai celebri interni di atelier con le modelle, ai paesaggi, agli ormai famosi animali che hanno sicuramente rappresentato un presenza “umana†della sua vita.
Artista completo e di straordinaria sensibilità , Alberto Manfredi ha continuato per anni a ripetere un soggetto “apparentemente†uguale.
Come scrive Paolo Bellini: “Nella reiterazione c’è il desiderio inappagato di dire quel che non si riesce mai a dire. Il convincimento cioè che non si è detto mai abbastanzaâ€.
… “Lontano dalle mode e dai tic di gran parte dell’arte della sua epoca, fedele a se stesso e alle sue origini, meticoloso difensore della pratica artistica come vera unica possibilità per un artista di qualsiasi approfondimento anche teorico, Manfredi ha condotto la sua ricerca espressiva con un rigore ed una convinzione rari, quasi monastici, ritagliandosi uno spazio che oggi tutti gli riconoscono e del quale soltanto il tempo potrà testimoniarci la giusta misura.†(Fabrizio Dall’Aglio, Nel segno di Manfredi, Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia, 1998).
In mostra opere emblematiche come le figure femminili, isolate o a gruppi, nello studio del pittore. Dietro, un sovrapporsi di linee e piani in cui individuare un oggetto o una sua parte: il tavolino, la poltrona, la sedia, la stufa, una lampadina, …. i suoi compagni di studio.
Ampio respiro viene dato nella mostra ai dipinti di paesaggio. Passando attraverso la lezione cubo-futurista Alberto Manfredi è riuscito ad estrarne e “creare†un mondo inequivocabilmente tutto suo di rara eleganza e modernità .
Da ultimo quegli animali che il grosso pubblico ha “scoperto†in occasione della grande antologica che Palazzo Magnani gli ha dedicato nell’estate del 2000. Ha scritto: “Adoro gli animali, li osservo attentamente, li invidio, …. i più accorti vanno in letargo.†E’ un mondo che è appartenuto più alla sua vita privata che a quella artistica pur nella raffinatissima e intima lettura pittorica.
2000 & Novecento
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