Auditorium Parco della Musica
Roma
viale Pietro de Coubertin, 10
06 80241281 FAX 06 80241212
WEB
Nam June Paik / Metamkine & Martux-m
dal 27/1/2011 al 12/3/2011
lun-ven 17 - 21; sab, dom e festivi 10 - 21

Segnalato da

Massimo Pasquini




 
calendario eventi  :: 




27/1/2011

Nam June Paik / Metamkine & Martux-m

Auditorium Parco della Musica, Roma

A Nam June Paik e' dedicata la quarta mostra della Fluxus Biennial, con due opere esposte: le videoinstallazioni 'Homage to Pythagoras' e 'Cage in Cage'. La collaborazione tra Martux_m e i Metamkine e' una performance live in divenire. Un incontro tra suono e immagine per costruire una relazione ibrida e inaspettata tra cinema impuro e architetture sonore.


comunicato stampa

a cura di Achille Bonito Oliva

A Nam June Paik (Seoul 1932-Miami 2006), figura chiave non solo di Fluxus ma di tutta l'arte contemporanea, è dedicata la quarta mostra della Fluxus Biennial. Conosciuto come il padre della video-arte è stato un pioniere nell'elaborazione elettronica delle immagini, influenzando la ricerca artistica fino ad oggi. La mostra, allestita in AuditoriumArte, si inaugurerà il 28 gennaio e resterà aperta al pubblico fino al 13 marzo 2011.

Le due opere principali esposte sono le videoinstallazioni "Homage to Pythagoras" e "Cage in Cage", la prima un tributo a uno dei padri della razionalità occidentale, la seconda un omaggio all'amico John Cage, genio musicale e sponda di un serrato dialogo culturale tra Oriente e Occidente. Così è Nam June Paik, artista ponte tra misticismo orientale e concretezza occidentale, uno sciamano del video che ha saputo trasformare i simboli della cultura orientale in paradigmi di un mondo lontano oggi riempito dalla una cultura di massa che tende ad omogenizzare le differenze.

Dopo l’inaugurazione della mostra il 28 gennaio, alle ore 21 in Teatro Studio, si terrà la performance live di Martux_m e i Metamkine. La serata è uno degli eventi di Afterfluxus, il ciclo di performance e spettacoli organizzati in occasione delle mostre fluxus.

Nam June Paik (Seoul, 1932-Miami 2006) fu il primo artista a riconoscere pienamente le potenzialità dei media elettronici e della loro influenza sulla cultura e sull’economia e a far proprio il loro linguaggio tecnologico come espressione artistica. Dopo aver compiuto studi di estetica, storia dell’arte e musica all’Università di Tokio, si stabilì per alcuni anni in Germania, dove nel 1958 conobbe John Cage, David Tudor, Gorge Maciunas, Joseph Beuys ed entrò subito a far parte di Fluxus: le prime esperienze di video arte si svilupparono all’interno di questo movimento artistico al confine tra integrazione e disgregazione, impegnato a togliere importanza all’oggetto artistico per darla invece alle situazioni, allo spettacolo. Dal 1960 in poi Nam June Paik si spostò freneticamente tra New York e Berlino, Parigi e Londra, vivendo in prima persona il concetto di mobilità come stimolo alla vita.
Paik divenne famoso in tutto il mondo come il primo video-artista della storia dell’arte. Suo è il primo esperimento di televisione affidata ad artisti via satellite che trasmetteva programmi d’arte contemporaneamente in Corea, Giappone, Francia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, rendendo così evidente l’intento di fondere e scambiare in diretta numerose lingue e altrettante culture artistiche e sociali profondamente diverse e distanti tra loro.

Il progetto FLUXUS BIENNIAL, curato da Achille Bonito Oliva per l’Auditorium, è strutturato in una serie di “piccole grandi mostre” di alcuni protagonisti di Fluxus. Attorno a ogni appuntamento espositivo è abbinato un calendario di concerti e performance, storiche e contemporanee, che coinvolgono artisti ai quali viene chiesta una rilettura di quello spirito di immediatezza e di relazione/interazione con l’individuo alla base della filosofia e dell’estetica “intermedia” Fluxus.
Dopo George Maciunas, George Brecht e Wolf Vostell è la volta di Nam June Paik.

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Metamkine & Martux-m
FLUX-US
28 gennaio 2011 - Teatro studio ore 21
Auditorium Parco della Musica, Roma

La collaborazione tra Martux_m e i Metamkine è una performance live in divenire. Un incontro tra suono e immagine per costruire una relazione ibrida e inaspettata tra cinema impuro e architetture sonore.
Una performance concepita come pura improvvisazione, dove nulla è già decodificato e dove il gioco dell'incontro - tra suono, immagini di pellicola e luce - è quella componente dove tutto è possibile, alla ricerca di quella giocosa "rivoluzione permanente" oltre i confini delle discipline artistiche già caratteristica dei concerti e delle performances Fluxus.

La Cellule d'Intervention METAMKINE è un gruppo aperto che include musicisti e filmmakers che sperimentano la relazione tra l'immagine e il suono. Dal 1987 diversi progetti sono satati realizati e presentati a festivals, galelrie d'arte, cinema e spazi di arte contemporanea in Francia, Europa, Canada, USA, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Dal 1995 hanno sviluppato collaborazioni con altri gruppi o artisti quali Nachtluft (Svizzera), Kinobits (Francia), Loophole Cinema (Inghilterra), Tom Cora (USA), Le Cube (Francia), La Filibuste (Francia), Voice Crack (Svizzera).
Attraverso la magia di specchi, proiezioni multiple e un editing molto ingegnioso sulla scena, in ognuna delle loro performances i Metamkine producono e dirigono un nuovo film, accompagnandosi con una colonna sonora live realizzata con frammenti di nastro e suoni di antichi sintetizzatori, ampliando così i confini del linguaggio cinematografico e della colonna sonora nella performance live.
Metamkine è: Christophe Auger, Xavier Quérel, films e proiettori 16 mm.
Jérome Noetinger, strumenti elettroacustici

Maurizio Martusciello aka Martux_m è percussionista, compositore, produttore ma soprattutto musicista elettronico ed alchimista elettroacustico tra i più noti e attivi in Italia e all’estero nel campo delle arti elettroniche digitali che coniugano suono e immagine.
Martux_m costruisce con il proprio lavoro e la propria ricerca nei confronti del suono un'importante compenetrazione tra la tradizione della musica concreta ed elettroacustica e la sintesi dell'elettronica digitale contemporanea.
I suoi progetti, definiti trans-sonici, spaziano dall'elettroacustica alla glitch music, dall'ambient alla minimal techno. Da qui il senso della "x" come incrocio, inter-connessione tra i vari linguaggi.
Un percorso il suo, aperto alla contaminazione, alla ricerca di sovrapposizioni tra generi, attraverso la quale intravedere nuovi codici della creazione sonora.

Ufficio stampa Fondazione Musica per Roma
06-80241574-231-228-261

Immagine: Nam June Paik, Homage to Pythagoras

Inaugurazione 28 gennaio 2011, ore 19

AuditoriumArte
viale Pietro de Coubertin, 30, Roma
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 21
Ingresso libero

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Giami Piacentile
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